Calcio

«Battere il San Gallo ci farebbe svoltare»

Domenica il Lugano ritrova l’avversario battuto in finale di Coppa Svizzera - «Ma affrontiamo una squadra diversa, la partita avrà quindi un altro sapore» avverte il tecnico Croci-Torti
L'allenatore bianconero. ©Keystone/Crinari
Massimo Solari
26.08.2022 15:53

Bellissima. E indimenticabile. Ma per certi versi ingombrante. La Coppa Svizzera conquistata lo scorso 15 maggio assomiglia a un brano cantato a squarciagola in gioventù, annebbiati dal primo grande amore. Una sbandata finita inevitabilmente male e, appunto, associata per sempre a quei versi e a quelle note. Il Lugano, per dire, vorrebbe lasciarsi alle spalle il pomeriggio trionfale del Wankdorf. Eppure il trofeo alzato al cielo da Jonathan Sabbatini è sempre lì. Pronto a riaffiorare. Come un ricordo dolceamaro. Prendete Mattia Croci-Torti: alla vigilia della ripresa del campionato aveva dichiarato di «essersi messo alle spalle» il magico successo di Berna. Già. Questa sera, insieme ad alcuni dirigenti, il Crus prenderà però parte alla serata organizzata dal Fans Club Vallemaggia. Con tanto di Coppa alla mano. «Far rivivere ai tifosi le emozioni del 15 maggio non ha nulla a che fare con quanto avviene in spogliatoio» tiene tuttavia ad assicurare l’allenatore ticinese. «È una questione mentale. Bisogna solo essere bravi a tenere ben separate le due dimensioni. Gestendo, insomma, un passato che di tanto in tanto riaffiorerà».

«Il trend è positivo»

Che ciò succedesse a poche ore dalla gara di campionato contro il San Gallo, beh, era in fondo scontato. L’avversario surclassato tre mesi e mezzo fa nella capitale è memoria ancora fresca. E al contempo nuova sfida. Domenica la truppa di Peter Zeidler sarà infatti ospite a Cornaredo. «Con il dente avvelenato? Di sicuro desiderosa di confermare le grandi prestazioni fornite nelle prime uscite stagionali» osserva Croci-Torti. Anche il Lugano ha ripreso tono e vigore nelle ultime settimane. «Con tre vittorie in quattro incontri il trend è positivo» conferma il tecnico. Per poi stilare un bilancio parziale: «È lecito aspettarsi sempre qualcosa in più. Ma se ripenso all’inizio complicato, credo che non abbiamo mai cercato scuse. Provando a dare un senso a ogni partita disputata. Grazie a una rosa più ampia e, di riflesso, all’asticella che si è alzata in allenamento, il campo ha infine iniziato a darci ragione. Il bicchiere, a mio avviso, è mezzo pieno». E domani potrebbe essere rabboccato. «Battere il San Gallo darebbe un altro senso a questo avvio di campionato» afferma senza timori il Crus: «Sì, i tre punti ci farebbero svoltare. Oltre a permetterci di tornare a esultare a Cornaredo. Definirla “ossessione” è forse eccessivo, ma ritrovare il successo davanti al nostro pubblico, riaccendendo l’entusiasmo dell’ambiente, è per me fondamentale».

Mattia Bottani verso il forfait

In termini di trasporto e temperamento, l’ultimo atto di Coppa Svizzera - rieccolo - sembra il miglior suggerimento per la formazione bianconera. «La verità è che affrontiamo una squadra diversa» replica Croci-Torti: «Okay, la filosofia del San Gallo è la stessa. Gli interpreti, tuttavia, sono cambiati. La compagine di Zeidler attacca e difende in modo differente e ha perso pure un giocatore come Ruiz. Insomma, la partita avrà un altro sapore. Banalmente perché pure il mio Lugano è nel frattempo mutato». Di più: rispetto al 15 maggio, domani i sottocenerini rischiano di dover rinunciare a Mattia Bottani. Alla miccia della fase offensiva, dunque. «Difficilmente sarà del match» conferma il tecnico. «Dispongo comunque di valide alternative. Su tutti Maren Haile-Selassie, sempre decisivo negli ultimi incontri». Bene. Alla squadra di Mattia Croci-Torti, però, continua a mancare qualcosa. «Un solo profilo in realtà» indica il diretto interessato. «Mentre vi parlo si sta sviluppando una trattativa molto interessante. Sì, qualcosa di bello potrebbe accadere a breve». A Lugano, lo ricordiamo, serve un terzino capace di giostrare sia a destra sia a sinistra. E, si sussurra, il nome finito sul taccuino del direttore sportivo Carlos Da Silva è di quelli importanti. Vicinissimo a essere convinto dal progetto bianconero. Poco importa l’assenza della Conference League. «Se la qualificazione del Vaduz mi ha fatto rosicare? No, anzi. Sono felicissimo per Franklin Sasere e ovviamente per il mio amico Alessandro Mangiarratti» afferma Mattia Croci-Torti. Per poi comunque ammettere: «La vittoria del Be’er Sheva ai rigori, invece, mi ha fatto trascorrere dieci minuti poco piacevoli». La gioia da un lato e l’amarezza dall’altro. Come un ricordo bellissimo e al contempo ingombrante che non se ne vuole andare.

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