Cornaredo in piedi, Sabbatini nella storia
Tutti in piedi. Riconoscenti. Emozionati, anche. Per il traguardo clamoroso tagliato da Jonathan Sabbatini. Capitano bianconero. Capitano infinito. Applaudito e omaggiato a ridosso del recupero di campionato contro il Basilea. La partita di Cornaredo con i renani è la numero 412 per il centrocampista uruguaiano, giunto in Ticino nell'estate del 2012. Una vita fa, già, mentre oggi immaginare la squadra bianconera senza il «Sabba» appare un controsenso.
Accompagnato da moglie e figli, il numero 14 del Lugano ha ricevuto - commosso - il tributo dei tifosi. "Grazie, solo grazie per l'affetto che continuate a dimostrarmi" ha affermato Jonathan, mentre in curva Nord veniva issata una sua gigantografia con lo stemma della città sullo sfondo. È quindi arrivato l'omaggio della società, guidata dal CEO Martin Blaser e dal direttore sportivo Carlos Da Silva, ma presente praticamente in corpore sul terreno da gioco. A fianco del nuovo uomo dei record, poco prima del fischio d'inizio dell'arbitro Dudic, c'era però anche la bandiera che sin qui aveva sventolato sopra tutte le altre: René Morf, certo. Da un pezzo di storia all'altra, insomma, per un passaggio di testimone carico di significato. 412 partite. Ma ce ne saranno ancora. Tutti in piedi. Solo applausi.