Calcio

Croci-Torti e l'intervista di Steffen: «Parole forti ma che ci fortificheranno»

Alla vigilia della sfida esterna contro lo Young Boys, il tecnico del Lugano è tornato sulle controverse dichiarazioni del nazionale rossocrociato: «Strascichi inevitabili, gestiti però da persone adulte»
©CdT/Gabriele Putzu
Massimo Solari
17.02.2023 12:55

Un ottomila da scalare. Senza bombole d'ossigeno. E con alle spalle una settimana quantomeno delicata. Il Lugano si prepara per la sfida del Wankdorf, contro la capolista Young Boys, in emergenza. A livello di effettivi e, aggiungiamo noi, di dinamiche interne. «Ho solo tre difensori di ruolo, servono soluzioni alternative, ma non vogliamo interpretare la parte della vittima sacrificale, no vogliamo fare il colpaccio» sottolinea l'allenatore Mattia Croci-Torti. Hajrizi, Daprelà e Valenzuela: eccole le tre pedine a disposizione; Hajdari è squalificato, Espinoza fuori gioco e Facchinetti non al meglio. Toccherà magari a Renato Steffen fare su e giù dalla corsia di sinistra? «Ne abbiamo parlato, ma continuo a considerarlo in un ruolo più offensivo» puntualizza il mister. Aprendo indirettamente il tema del momento.

«L'intervista di Renato? È stata forte. Una di quelle che inevitabilmente comporta degli strascichi. Personalmente nelle sue parole ho percepito tanta autocritica. E pure una richiesta d'aiuto al resto del gruppo». A non mancare, però, erano pure le critiche allo spogliatoio o a una parte di esso. «Ne abbiamo ovviamente discusso e sono convinto che da una situazione del genere il Lugano possa uscire fortificato» afferma il Crus. Per poi menzionare i due precedenti «scottanti». «Aliseda era stato messo fuori rosa e da allora ha fatto il clic che tutti si aspettavano. Quando invece è stato sospeso Ziegler, la squadra ha ottenuto quattro vittorie e un pareggio». Insomma, il tecnico dei bianconeri rimane positivo. «Quando si forma un gruppo - e il nostro è cambiato tantissimo nell'ultimo anno e mezzo - vi sono diverse fasi. Ecco: dopo la prima c'è spesso quella dei conflitti, durante la quale magari alcuni giocatori vogliono imporsi sugli altri, o per l'appunto vengono rilasciate delle interviste non così ideali. Ma ripeto: l'importante è sapere gestire da persone adulte simili momenti. Facendo in modo di creare nuove dinamiche, migliori equilibri e puntando un aspetto cruciale: l'armonia interna». Cosa attendersi, ora, da Steffen? «Che si assuma le sue responsabilità» conclude deciso Croci-Torti. 

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