Calcio

Da Silva fuga ogni dubbio: «Croci-Torti rimane l'allenatore del Lugano, al 100%»

Il direttore sportivo bianconero mette fine alle speculazioni circa la posizione del tecnico e si dice soddisfatto del girone d'andata
Il direttore sportivo bianconero Carlos Da Silva. ©CdT/Gabriele Putzu
Massimo Solari
18.12.2023 18:32

Ha voluto prendersi 24 ore. Ma non perché vi fossero particolari dubbi sulla bontà del lavoro svolto lungo il girone d'andata. All'indomani del folle pareggio ottenuto contro il Servette, il bilancio del direttore sportivo del Lugano Carlos Da Silva è infatti inequivocabile. E ciò anche in riferimento alla posizione dell'allenatore, nelle ultime settimane messa in dubbio da tante - a questo punto troppe - speculazioni.

«Il 21 gennaio, quando riprenderà il campionato contro lo Stade Losanna, Mattia Croci-Torti sarà sulla panchina del Lugano. Posso garantirlo al 100%». Parole chiare. Definitive, anche. «Certo, se si facesse avanti l'Inter magari le cose potrebbero cambiare» scherza il ds bianconero. Per poi tornare serio: «Nei momenti più delicati vissuti dalla squadra durante l'autunno abbiamo sempre voluto riflettere in modo razionale. Non con la pancia e le emozioni. Perciò, persino quando abbiamo raccolto appena 1 punto in cinque partite, il ruolo del tecnico non è mai stato un tema. Qui e a Chicago». Da qui alla ripresa degli allenamenti, il 2 gennaio, non sono dunque previsti vertici tra le parti. «Non lo erano e non lo saranno» ribadisce Da Silva: «Con Croci-Torti d'altronde ci confrontiamo quotidianamente. E in modo costruttivo».

Bene. Una fiducia tale in Croci-Torti da parte della società, tuttavia, non è stata percepita in modo così netto all'esterno. Soprattutto nei momenti di maggiore pressione, quando i risultati non arrivavano o alcune decisioni - come l'allontanamento di Nicholas Townsend - hanno portato a conclusioni affrettate. «Non siamo entrati nel merito della questione Townsend perché non era legata alla posizione di Croci-Torti, la quale non è mai stata un tema al nostro interno. Il gruppo, al di là delle mancate vittorie, si è sempre allenato bene, con la giusta fame. La direzione dello spogliatoio, detto altrimenti, è sempre stata giusta». 

Il pensiero del direttore sportivo si riflette dunque in un bilancio che tende al positivo. «Sì, sono soddisfatto. Non contentissimo, ma soddisfatto. Peccato non aver fatto di più in Conference League. Mentre in campionato ci mancano quattro punti, a fronte della sconfitta casalinga contro il Servette e di quella a Zurigo con il GC. Quei punti persi fanno male. Dovremo poi migliorare l'approccio alle partite. Va bene segnare tanti gol nei secondi tempi, ma non possiamo permetterci di inseguire ogni volta l'avversario. O pensare di poter reagire costantemente come avvenuto domenica a Ginevra. È anche una questione di concentrazione e impostazione delle gare da parte di giocatori che siamo soliti scegliere in quanto “dominanti”, per attitudine. Senza voler per forza risolvere subito la contesa». Dal 2 gennaio, giorno della ripresa degli allenamenti del Lugano, il confermatissimo Mattia Croci-Torti saprà quindi dove porre l'accento.

 

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