Nazionale

Il Kosovo spaventa i rossocrociati

La storica amichevole del Letzigrund finisce 1-1: i Dardani - trascinati dal pubblico - scappano con Rashica, prima del pareggio di Lotomba
©Gabriele Putzu
Massimo Solari
29.03.2022 19:53

C'è chi arrivato con mezz'ora di ritardo. Vuoi per l'orario insolito del fischio d'inizio - le 18 -, vuoi per l'ingorgo cittadino, creato dalla fiumana di tifosi riversatasi al Letzigrund. Sul piano sportivo, invero, i ritardatari non si sono persi un granché. Perché il primo tempo di Svizzera-Kosovo non ha offerto particolari sussulti. Quantomeno in campo. E soprattutto sul fronte elvetico. Diverso, totalmente diverso, il discorso relativo all'ambiente. Il contorno. Il colore. Chiamatelo come preferite. La prima storica fra le due selezioni, infatti, è stata ammantata da un incredibile velo di entusiasmo. Come decine e decine di tifosi hanno voluto coprire il corpo e le spalle con magliette e bandiere divise a metà. Il rossocrociato da un lato, il blu e il giallo kosovaro dall'altro. Un'amichevole speciale, già, quella di Zurigo. Presa d'assalto dalla comunità albanese presente nel nostro Paese, in evidente maggioranza in uno stadio da tutto esaurito. Ventimila persone e i riflettori puntati quasi solamente su Granit Xhaka - al 100. gettone in Nazionale - e Xherdan Shaqiri. Gli eroi dei due mondi, stelle rossocrociate di etnia albanese, sono stati osannati all'annuncio delle formazioni. Mentre in partita, più per affettuoso disturbo che ostilità, sono stati anche accompagnati da fischi e «buuu». Entrambi, va detto, non hanno lasciato il segno. Certo, «XS» ci ha provato, immaginiamo soltanto trascinato da quali emozioni e vibrazioni. A farla da padrona, nel suo caso così come per molti compagni, è però stata l'imprecisione. Rare le giocate e le combinazioni riuscite da parte della squadra di Murat Yakin. E così, a emergere è stata la personalità del Kosovo. Più leggero, frizzante e dentro al match. Bravo, di riflesso, a sfruttare la passività elvetica. Dopo aver sfiorato il vantaggio alla mezz'ora - decisivo Kobel sul colpo di testa di Berisha -, la formazione di Alain Giresse ha quindi capitalizzato la propria mole di gioco. E forse anche il maggiore orgoglio portato sul terreno da gioco. A sbloccare il risultato, a inizio ripresa, è stato Rashica, con Zuber di nuovo sul banco degli imputati. Come a Wembley, esatto. L'esterno svizzero ha perso palla sui 40 metri, dando il la alla rete degli ospiti. E, ovviamente, al delirio dei kosovari. Padroni in campo e, di fatto, pure del Letzigrund. Sin lì pericolosa con un paio di conclusioni da fuori e poco più, la Svizzera è infine rinsavita. Proprio alla buon'ora. Cömert è andato vicinissimo al pareggio sugli sviluppi di un angolo. A gonfiare la rete, con una precisa inzuccata al 61', è quindi stato Lotomba. La luce, e da chi sennò, è stata accesa da Shaqiri, che con un filtrante delicatissimo ha innescato il cross vincente di Mbabu. Con le squadre allungate, e l'uscita di scena di un nervosissimo Xhaka, la gara ha progressivamente perso equilibrio e ordine. Da un lato e dall'altro. E al 72' solo un miracolo di Kobel - volato all'incrocio - ha impedito a Dresevic di raddoppiare per il Kosovo. Shaqiri, ancora lui, ha invece cercato l'eurogol dalla metà campo, andandoci per altro molto vicino. Per il fantasista dei Chicago Fire si è trattato dell'ultimo sussulto, prima di uscire tra gli applausi e le urla del pubblico. Tutt'altro trattamento, cinque minuti più tardi, è per contro stato riservato a Andi Zeqiri. L'entrata in campo del terzo rossocrociato con radici kosovare è infatti stata accompagnata da un'ondata di fischi. Della serie, no, il tentennamento e l'ambiguità di un paio di anni fa - quando il giocatore sembrava vicinissimo ad abbracciare la selezione balcanica - non sono andati giù ai Dardani. Per quella che, in una serata di festa, ha costituito l'unica macchia. Il risultato, nel finale, non è più cambiato.

Il tabellino 

Svizzera 1

Kosovo 1

0-0

Reti: 52’ Rahsica 0-1, 61’ Lotomba 1-1.

Spettatori: 20.800 (tutto esaurito).

Arbitro: Buquet (Francia).

Svizzera: Kobel; Mbabu (62’ Rodriguez), Elvedi (62’ Frei), Cömert, Lotomba; Xhaka (62’ Freuler), Sow; Okafor (81’ Zeqiri), Shaqiri (75’ Steffen), Zuber; Gavranovic (62’ Embolo).

Kosovo: Muric; Hadergjonaj, Rrahmani, Kryeziu, Vojvoda (90’ Kastrati); Idrizi (68’ Dresevic), Loshaj (75’ Fazliji), Berisha (75’ Muslija); Rashica (90’ Domgjoni), Bytyqi (68’ Zhegrova), Muriqi.

Ammoniti: 29’ Muriqi.

Note: Svizzera senza Akanji, Widmer (indisponibili), Sommer (ammalato), Schär, Zakaria, Seferovic e Fassnacht (infortunati).

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