LAC - Lugano Arte e Cultura
Una sala concertistica e teatrale da 1000 posti, interamente rivestita in legno e dotata di una speciale conchiglia acustica modulare e rimovibile, accoglie un ampio calendario di spettacoli e concerti. È la sede principale delle stagioni di LuganoInScena e di LuganoMusica, alle quali si affiancano le attività dell’Orchestra della Svizzera italiana. Vi si tengono inoltre alcuni appuntamenti della stagione concertistica della Radiotelevisione Svizzera di lingua Italiana.
Il MASI
Il LAC accoglie anche il Museo d’Arte della Svizzera Italiana (MASI), nato dall’unione tra il Museo Cantonale d’Arte e il Museo d’Arte della Città di Lugano. I suoi tre piani espositivi ospitano mostre temporanee e la collezione permanente. A questi spazi si affiancano quelli di Palazzo Reali in via Canova, già sede del Museo Cantonale d'Arte.
Il patrimonio artistico in dotazione al MASI conta oltre 14’000 opere, che coprono un ampio arco temporale dalla fine del Quattrocento ai giorni nostri. La programmazione presso il LAC si articola soprattutto in linee espositive volte ad approfondire l’arte moderna e la ricerca contemporanea, mentre a Palazzo Reali vengono presentate opere che spaziano dagli inizi del Quattrocento fino alla prima metà del Novecento, con un'attenzione particolare al territorio.
La Collezione Olgiati
Lo spazio -1 è la sede espositiva dedicata alla collezione d'arte contemporanea di Giancarlo e Danna Olgiati. Situato nei sotterranei del Central Park di fronte al centro culturale, lo Spazio -1 è stato ristrutturato dall’architetto del LAC, Ivano Gianola, per presentare allestimenti e mostre temporanee della Collezione Olgiati.
Questa importante raccolta di opere d'arte propone un percorso che muove dalle vicende artistiche internazionali d’inizio Novecento per giungere al presente, soffermandosi su momenti e movimenti cruciali come il Futurismo, lo Spazialismo, il «Nouveau Réalisme» e l’Arte Povera.
Perché il LAC
L’obiettivo del LAC è di promuovere le diverse arti puntando sulla qualità dell’offerta, con l’intento di coinvolgere e formare un pubblico quanto più vasto e internazionale possibile. Nelle parole di Michel Gagnon, direttore del centro culturale, «Il LAC non è un luogo nel quale si viene solamente per vedere uno spettacolo, un concerto o una mostra, ma una realtà dinamica e sempre viva. Ho un’idea precisa: voglio rendere il LAC unico, con un forte orientamento nazionale e internazionale».
Spazi e architettura
Nato come luogo di condivisione e contaminazione fra le diverse discipline artistiche, il LAC testimonia sin dalla sua configurazione architettonica la propria vocazione di realtà aperta, di incontro fra le arti, gli artisti e il pubblico.
L’architetto Ivano Gianola – esponente della cosiddetta «Scuola Ticinese» e vincitore del concorso internazionale per il progetto architettonico – ha voluto creare un edificio fortemente rivolto alla città e in dialogo con essa. I visitatori vengono accolti in un’ampia hall, pensata come una grande finestra che rende appena percepibile il limite tra interno ed esterno. La hall si affaccia sulla piazza Bernardino Luini che si apre sul lago, con il suo incantevole panorama, e collega il centro culturale con il complesso cinquecentesco della chiesa di Santa Maria degli Angioli, annessa all’antico convento dei francescani minori. Una scelta di continuità spaziale tra interno ed esterno voluta per cercare di azzerare il più possibile la separazione tra gli spazi fisici. Un invito a vivere il LAC nella quotidianità come una porta aperta e un nuovo cuore pulsante della città. Dalla suggestiva hall d’ingresso si accede alla sala teatrale e concertistica con 1000 posti a sedere. Dal lato opposto della hall si accede invece al MASI che si sviluppa su tre livelli espositivi. Completano la struttura altri importanti spazi come il Teatrostudio, le diverse sale multiuso, l’Agorà – anfiteatro esterno a fianco della hall – e lo Spazio -1 che ospita la collezione d’arte moderna e contemporanea di Giancarlo e Danna Olgiati.