La storia

A Locarno tre decenni di sorrisi in quell'«Angolino» pieno di giochi che resiste

Incontro con la giovane giocattolaia Aline Silini, che ha rilevato lo storico negozio della Città nel 2021: «Non potevo lasciarmi sfuggire questo gioiello»
La 26.enne ha rilevato l’attività, inaugurata nel 1994 da Roberta Bianda, nel 2021 © CdT/Chiara Zocchetti
Jona Mantovan
28.11.2024 06:00

«L’Angolino» di Locarno continua a resistere. Il negozio di giocattoli in centro, oggi gestito da Aline Silini, ha appena compiuto i trent’anni ed è entrato, da tempo, nella tradizione della Città. All’imbocco di via della Motta, i balocchi natalizi in mostra nelle vetrine salutano i passanti. Mentre le esclusive figure del presepe in esposizione, realizzate a Napoli da mani esperte, sono in contrasto con un’industria quasi del tutto globalizzata.

«Sì, sono fiera di aver portato a Locarno questo capolavoro di artigianato, credo sia una primizia», afferma sorridente Aline Silini. La giovane imprenditrice ha rilevato l’attività nel 2021 da Roberta Bianda, che l’aveva appunto aperta nel lontano 1994. Il traguardo dei tre decenni è notevole, soprattutto in un settore alle prese con una concorrenza spietata e su scala mondiale. C’è ancora spazio per una giocattoleria? Secondo lei, sì: «Ci avevo pensato a lungo quando all’epoca avevo letto l’articolo su “laRivista”, il mensile di Locarno e valli, dedicato alla proprietaria, la quale raccontava di volersene andare in pensione. Alla fine, ho concluso che non potevo lasciarmi sfuggire un tale gioiello», spiega la 26.enne al Corriere del Ticino.

Ci avevo pensato a lungo, ma alla fine non potevo lasciarmi sfuggire un gioiello come questo
Aline Silini, titolare de «L’Angolino», 26 anni

E così, dopo un soggiorno linguistico in Germania e proprio durante un periodo di lavoro a Lucerna per mettere in pratica il tedesco, finalmente la decisione: tornare in Ticino per diventare giocattolaia. Un «passaggio di consegne» decisamente morbido, però, dato che l’impegno oltrecantone non era ancora finito. «Dopo un primo incontro in negozio con Roberta, nel quale ho capito come la decisione fosse stata più azzeccata che mai, l’avvio ha visto protagoniste lei e mia madre, Brigitte».

Non trascorre una settimana e già appare la prima difficoltà: le chiusure a causa della seconda ondata della pandemia da coronavirus. «È stato comunque un periodo importante per capire come funzionano le cose, conoscere i fornitori e iniziare a prenotare i giocattoli, un settore nuovo per me. Ora posso dire che sono sempre più contenta di questa scelta e la rifarei senza esitazione».

Uno studio costante

Una sorta di «secondo apprendistato» portato avanti sotto l’attenta quanto esperta supervisione di Roberta. Nonostante il periodo burrascoso con le porte chiuse, l’attività in realtà non si è mai fermata, anche grazie alle consegne a domicilio o all’esterno del negozio.

Fin dall’inizio, la filosofia de «L’Angolino» è stata puntare su giochi di nicchia, «intelligenti» e in grado di stimolare lo sviluppo cognitivo delle piccole e dei piccoli. «Abbiamo ninnoli pensati per lo sviluppo della motricità e della logica. Attività da proporre nel periodo chiave delle età più tenere, quando s’iniziano a scoprire tante cose. Siamo specializzati nel campo e quindi nel nostro assortimento abbiamo dal pupazzetto per una nascita ai giochi di magia, oltre a bambole e bamboline, burattini artigianali, mosaici e rompicapo. Studiamo i vari aspetti di ogni prodotto: da dove proviene? Di che materiale è fatto? Chi l’ha progettato? Affinché il cliente sappia con esattezza cosa sta acquistando».

Formazione e didattica

Alcuni scaffali della piccola attività sono contrassegnati con l’indicazione «Formazione e didattica». Ci si può ben immaginare come i docenti possano apprezzare un’offerta del genere, di sicuro non proprio all’ordine del giorno nelle grandi superfici.

«Spesso non si possono sapere le necessità dei bambini o cosa potrebbe piacere loro, oltre al fatto che oggi la scelta è vastissima. Mi sento spronata ad andare avanti grazie ai commenti positivi, anche di frequentatori storici, arrivati fino alla proprietaria originale e nei quali si afferma come il servizio sia ottimo come in passato».

Il grande concorso

La nostra interlocutrice fa il punto sull’andamento degli affari: «Vendiamo tutto l’anno e lavoriamo molto, soprattutto d’estate, grazie al turismo. Il Festival del Film porta parecchia clientela e i nostri pacchetti vanno fino in America, Francia, Germania. Siamo tanto orgogliosi. Per non parlare di questo periodo, uno dei più importanti dato che si cercano i regali di Natale, di San Nicolao... ma pure i compleanni sono ancora tanti». Non poteva mancare, nella magia e nella “bottega dei sorrisi” un concorso per celebrare l’importante anniversario: «Si può partecipare fino al 16 dicembre direttamente qui e si può vincere un buono di 100 franchi».

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