Anche Coca Cola abbandona Chiara Ferragni dopo il «Balocco gate»
Prima sono stati i fan ad abbandonarla sui social, ora sono pure alcune delle aziende con cui aveva stipulato dei contratti commerciali. Già, perché a ogni azione corrisponde una conseguenza e a questa dura legge non si può sottrarre nemmeno Chiara Ferragni. La famosa influencer, scrive Repubblica, era stata scritturata lo scorso dicembre per uno spot pubblicitario che, idealmente, sarebbe dovuto andare in onda a fine gennaio sfruttando la concomitanza dell’avvio del Festival di Sanremo di cui, l’anno scorso, la Ferragni è stata una delle protagoniste indiscusse e, aggiungiamo noi, molto discusse per la scelta di outfit e monologo. Ma torniamo allo spot. Era già tutto pronto: contratto firmato a dicembre e riprese già girate a Milano. Poi, però, l’imprevisto che ha spinto l’azienda di Atlanta a fare un passo indietro: lo scoppio del «Balocco gate» e la conseguente decisione presa il 14 dicembre scorso dell’Antitrust di sanzionare le aziende della Ferragni «per pratiche commerciali scorrette»; 400.000 euro di multa per Fenice e 675.000 per Tbs Crew.
Interpellata dal quotidiano italiano, Coca Cola ha preferito non rilasciare dichiarazioni in merito, ma, nel frattempo, è corsa ai ripari e ha confezionato una campagna pubblicitaria sostitutiva.
Cosa sta succedendo
Coca Cola non è comunque la prima azienda a voltare le spalle a Chiara Ferragni. La prima è stata Safilo che, lo scorso 21 dicembre, aveva disdetto il contratto di licenza per gli occhiali a marchio Ferragni, firmato nel marzo del 2021. Chissà allora che, dopo questi primi due marchi, a stretto giro di posta anche altre aziende decidano di slegare la propria immagine da quella, ora parzialmente compromessa, della famosa influencer.
Così come alcuni dei suoi follower, soprattutto lo zoccolo duro, hanno comunque deciso di stare dalla parte di Chiara Ferragni e difenderla dagli attacchi che hanno fatto seguito al «caso Balocco», analogamente ha fatto il gruppo di cartoleria Pigna che si è schierato dalla parte dell'influencer. «Collaboriamo con Chiara Ferragni da diversi anni, avendo avuto modo di apprezzarne le doti umane e imprenditoriali» ha detto l’amministratore delegato Massimo Fagioli in dichiarazioni riportate da Repubblica. «La relazione commerciale tra i due brand italiani è stata proficua e soddisfacente in tutti i mercati in cui operiamo. La storia di 185 anni di Pigna, la nostra leadership e il nostro stile aziendale ci portano a guardare verso il futuro, con l’auspicio che l’attuale non facile contesto possa essere superato».
Da una parte abbiamo dunque le aziende che hanno deciso di distanziarsi da Chiara Ferragni, dall’altra quelle che hanno deciso di scendere in campo al suo fianco. E in mezzo? Molti dei marchi con cui l’influencer ha dei contratti in essere hanno preferito non esporsi, anche perché rescindere gli accordi precedentemente presi potrebbe essere più dannoso che non accostare la propria immagine a quella della famosa influencer. Ma chi sono le aziende che hanno deciso di prendere tempo in attesa di capire e valutare i futuri sviluppi della vicenda? Tra di esse ci sono la svizzera Nestlé, Procter & Gamble, Calzedonia, Intimissimi, Morellato e Monnalisa.
Secondo Repubblica, intanto, Chiara Ferragni avrebbe firmato negli ultimi giorni un importante contratto con un marchio che fa parte di un colosso internazionale: in questo senso si potrebbe quindi leggere e interpretare il suo ritorno sui social dopo il silenzio seguito al caso Balocco.