Il caso

Anziani, mancano 250 posti

È quanto prevede la Pianificazione cantonale nel Bellinzonese, entro il 2030, per le strutture per la terza età - Per farsi trovare pronta la Città mette mano ai suoi istituti e ne edificherà uno nuovo - Investimento stimato di 80 milioni
© CdT/Chiara Zocchetti
Alan Del Don
04.03.2025 21:00

«La Rete integrata dei quattro istituti ha permesso di ottimizzare le risorse e i servizi attraverso l’organizzazione centralizzata di alcune attività (informatica, contabilità, gestione acquisti, farmacia, formazione, eccetera), promuovendo economie di scala e una politica sanitaria comunale coordinata. A questi se ne dovrebbe aggiungere un quinto, la Casa anziani Greina, la cui cessione alla Città è prevista per la fine del 2025 (e sarà a breve oggetto di un apposito messaggio municipale)».

Un poker di istituti

Un poker di istituti per la terza età ed un altro, già gestito transitoriamente da due anni, che è lì ad un passo e che verrà presto rilevato. Bellinzona dispone attualmente di 278 posti letto, ai quali si aggiunge la sessantina della Greina. Le strutture nei prossimi due decenni scarsi necessiteranno tuttavia di un profondo restyling stimato - come vi abbiamo anticipato venerdì scorso - in 80 milioni di franchi lordi (di cui 24-39 coperti da sussidi cantonali). Nei paragrafi che seguiranno faremo il punto sui vari interventi.

La tendenza in atto

Entro il 2052 le persone con più di 80 anni residenti nella capitale sono destinate pressoché a raddoppiare sfiorando quota 6.000. Attualmente il 21,5% circa della popolazione è già nell’età della pensione. E, come se non bastasse, la Pianificazione integrata cantonale entro il 2030 prevede un «buco» di 250 posti letto nel Bellinzonese. Occorre intervenire. Subito.

E per farlo l’Esecutivo, affiancato da un apposito gruppo di lavoro interno all’amministrazione, ha elaborato una strategia di sviluppo a medio-lungo termine riassunta nel messaggio appena trasmesso ai consiglieri comunali. Le parole chiave sono «priorità di intervento» e «pianificazione coordinata» considerando l’evoluzione demografica fino al 2052. Perché le finanze cittadine sono quelle che sono, come sappiamo. Non si può pretendere la luna.

Camere e bagni moderni

Sotto la lente ci sono in particolare due complessi. Per due fasi di cantiere entro altrettanti lustri. Il primo è la casa anziani Comunale, nella Turrita; inaugurata nel 1992, dispone di 72 posti letto. Il secondo è l’istituto di Sementina, aperto un anno dopo, conta 80 posti. «Sono innanzitutto previsti due investimenti in delega municipale per sistemare le situazioni più urgenti, in attesa del rifacimento complessivo, come ad esempio la sostituzione del mobilio danneggiato, la rimessa a norma delle lampade d’emergenza, ecc.; interventi che non necessitano l’intervento di progettisti esterni, ma sono gestiti direttamente dal Settore opere pubbliche».

Si procederà inoltre con l’adeguamento del livello di sicurezza. Verranno altresì ammodernati le camere e i bagni. A lavori ultimati le case anziani potranno continuare per altri tre decenni. Complessivamente si prevede un investimento di quasi 16 milioni. Bisogna ancora capire se gli ospiti dovranno essere trasferiti temporaneamente altrove. Per quanto riguarda la Comunale il primo credito (di 2,6 milioni) passerà al vaglio del Legislativo in primavera; il restyling inizierà in autunno.

Individuati dei terreni

Il grosso della spesa è legato alla realizzazione della futura casa anziani in sostituzione della Greina. Quest’ultima verrà demolita dopo il 2035, ma nel frattempo necessita di un mini risanamento urgente per poco meno di 2 milioni. Per l’edificazione ex novo di un istituto da 100 posti letto, pronto nel 2037, si ipotizza una spesa di 35,5 milioni.

«I risultati preliminari della ricerca di terreni per un’edificazione sostitutiva della Casa anziani Greina hanno portato all’individuazione di alcuni sedimi sul territorio comunale che potrebbero essere adatti ad ospitare questo progetto. È in corso uno studio di fattibilità per definire quale mappale si presta meglio e a quali condizioni», puntualizza il Municipio. Che aggiunge, quale ipotesi, pure l’eventuale costruzione di una «nuova» Greina, per circa 25 milioni, alla quale togliere i veli nel 2040.

Patrimonio importante

Ricordiamo che, ad eccezione del Centro Somen (50 posti letto, di proprietà dell’EOC e affittato dal Comune per quanto riguarda il blocco stazionario), il patrimonio immobiliare degli altri tre istituti è pari a 65 milioni. Il terzo è la Residenza Pedemonte in città (aperta nel 2016 con 76 posti).

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