Attentato a Mosca, non risultano cittadini svizzeri coinvolti

«La rappresentanza svizzera a Mosca è in contatto con le autorità competenti. Al momento il DFAE non dispone di informazioni su eventuali cittadini svizzeri colpiti. Ulteriori chiarimenti sono in corso». È la rassicurazione fornita dal Dipartimento federale degli affari esteri, da noi contattato, a proposito dell'attentato di venerdì al Crocus City Hall, rivendicato dall'ISIS.
Sono infatti 850 i cittadini svizzeri iscritti nel Registro degli svizzeri all'estero in Russia. Di questi, il 60% vive nella capitale. Il DFAE, e in particolare l'Ambasciata di Svizzera a Mosca, non sono stati contattati da cittadini svizzeri dopo l'attacco che conta almeno 143 vittime.
Intanto, Vladimir Putin ha parlato alla nazione dichiarando il 24 marzo giornata di lutto nazionale. Il presidente ha spiegato che i quattro responsabili, due dei quali avevano passaporti del Tajikistan, sono stati arrestati. «Un atto terroristico sanguinoso e barbaro, chi c’è dietro pagherà», ha dichiarato.
«Evitare grandi assembramenti»
Meno di due settimane fa, l'ambasciata statunitense aveva messo in guardia i propri cittadini rimasti nella capitale russa dal pericolo di attentati di «estremisti» contro «grandi raduni a Mosca, compresi concerti». A questo proposito, il Dipartimento federale degli affari esteri a Berna precisa di avere aggiornato «I consigli di viaggio» rivolti ai cittadini svizzeri in Russia. Questi «poggiano su un'analisi della situazione attuale effettuata dal DFAE e sono permanentemente controllati».
Ai cittadini svizzeri sono sconsigliati i viaggi a destinazione della Russia, come pure i soggiorni non urgenti. «La Russia ha inserito in una lista di "Paesi non amici" la Svizzera e altri Stati che hanno adottato sanzioni nei suoi confronti (a causa della guerra in Ucraina, ndr.). Non si possono escludere contromisure della Russia a discapito della Svizzera e dei suoi cittadini e cittadine». Le autorità russe, inoltre, «considerano le persone con doppia cittadinanza svizzero-russa esclusivamente come persone di cittadinanza russa e generalmente non ammettono la concessione della protezione consolare da parte della Svizzera».
Ma c'è di più. Il DFAE segnala ripetute azioni terroristiche sul territorio della Federazione Russa. «La zona del Caucaso settentrionale e le grandi città sono state particolarmente colpite». Nonostante le misure di sicurezza siano state rafforzate, non si può escludere il rischio di atti terroristici. Le autorità russe preposte alla sicurezza mettono in guardia sul pericolo di attentati a infrastrutture pubbliche e durante assembramenti (metropolitana, stazioni ferroviarie, treni, aeroporti, ecc.). «Evitate gli assembramenti, le manifestazioni e le vicinanze di installazioni militari».
La presidente della Confederazione, Viola Amherd, ha espresso solidarietà con il popolo russo in seguito all'attacco terroristico a Mosca. Ieri, il DFAE aveva fatto lo stesso. «L'atto terroristico perpetrato a Mosca ha causato terribili sofferenze. Condanniamo fermamente questo atto – ha scritto su X –. I nostri pensieri sono rivolti alle famiglie e ai feriti. Esprimiamo la nostra solidarietà al popolo russo».