Il caso

Basilea, Lucerna e Bellinzona unite dalle maschere

Il Rabadan non genera soltanto ricadute economiche per gli hotel e la ristorazione, ma è fondamentale anche a livello turistico - In prospettiva verranno così creati dei pacchetti congiunti con i due storici carnevali d’Oltralpe
© CdT/Chiara Zocchetti
Alan Del Don
22.02.2025 06:00

«Il Rabadan è un generatore non indifferente di ricadute economiche sia in termini di bar e ristorazione sia di pernottamenti. Proprio per questa sua caratteristica turistica, la nostra OTR è molto vicina alla manifestazione e la promuove tramite i propri canali. Dal semplice sito alle promozioni sui social o ancora su piattaforme settoriali, come ad esempio il mercato digitale della Schweizerische Südostbahn».

Il direttore dell’Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino Juri Clericetti il carnevale cittadino lo «vive» appieno. Divertendosi, ma anche e soprattutto a livello professionale. Dalla sua scrivania in piazza Collegiata sa che i bagordi che si apriranno giovedì prossimo rappresentano una finestra unica sulla capitale. Sul Ticino. Un veicolo per far conoscere il territorio.

Alla ricerca delle sinergie

Per gli hotel e la ristorazione i frizzi e lazzi sono una manna dal cielo. Se non si raggiunge il pienone poco ci manca. Nella Turrita durante i sei giorni arrivano in media almeno 150 mila maschere. Molte delle quali pernottano nelle strutture ricettive del comprensorio. Pensiamo ai componenti delle guggen provenienti da Oltralpe (quest’anno saranno cinque) oppure, addirittura, dall’estero (all’imminente edizione vedremo esibirsi una band della Germania). Ma piace altresì ai festaioli confederati, viepiù in crescita. Il corteo della domenica verrà come sempre trasmesso in diretta dalla RSI ed in differita dalla RTS, mentre vi saranno dei servizi pure sulla SRF, senza dimenticare TeleTicino.

Il mercato di riferimento

Ciò è sinonimo di visibilità. «Da qualche anno stiamo cercando di promuovere ulteriormente il Rabadan nel nostro principale mercato di riferimento, quello della Svizzera tedesca e romanda, con l’idea di creare un vero e proprio prodotto elvetico legato al carnevale. L’idea è di mettere in rete e in sinergia la manifestazione bellinzonese con quelle di Basilea e Lucerna», ci spiega Juri Clericetti.

Senza dimenticare Biasca

Il direttore dell’OTR ha citato due «pilastri» del carnevale nel nostro Paese. La manifestazione di Basilea (che andrà in scena dal 10 al 12 marzo) è la più grande in Svizzera e fa parte dell’identità della città. Anche a Lucerna (dal 27 febbraio al 4 marzo come nella Turrita) si fa baldoria fra Usgüüglete (l’esibizione delle guggen), Monstercorso (la sfilata) e Guugerbaum (l’albero dei gruppi). L’OTR ha dunque colto l’occasione della copertura televisiva della RSI, anche dei due carnevali svizzero tedeschi, per promuovere il Rabadan al di là del San Gottardo. Ma non solo.

«Attraverso un concorso offriamo l’esperienza di vivere i tre carnevali mettendo a disposizione le giornaliere per il viaggio in treno, l’entrata ai cortei e i pernottamenti. Per non limitare la nostra azione di promozione alla capitale e guardare pertanto alle valli, abbiamo inserito pure i bagordi di Biasca che si svolgono come da tradizione ambrosiana la settimana successiva (dal 5 all’8 marzo; n.d.r.)», sottolinea Clericetti.

Cosa bisognerà fare

Il quale aggiunge che «nei prossimi anni il lavoro di promozione con gli altri grandi carnevali svizzeri dovrà essere implementato. Da una parte con uno slogan che sia la voce dei tre appuntamenti in una promozione congiunta e, dall’altra, con la creazione di pacchetti che permettano di accedervi a prezzi favorevoli».

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