Rabadan: «Sarà un'edizione coi fiocchi, speriamo non di neve...»
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«Non si può immaginare Bellinzona senza il suo carnevale. Fa parte della tradizione e della storia della nostra città. Speriamo dunque in un’edizione coi fiocchi, ma non quelli di neve...». Il sindaco Mario Branda ha coraggio da vendere. Qualora la Turrita dovesse davvero essere imbiancata, verrebbe tacciato - come si suole dire - di averla... «gufata» al Rabadan. Scherzi a parte, è oramai scattato il conto alla rovescia per i bagordi numero 162 che andranno in scena da giovedì 27 febbraio a martedì 4 marzo. Il programma ricalca quello degli scorsi anni. Formula vincente non si cambia, insomma. L’unica vera novità è contraddistinta dalle casse «volanti» per le tre serate clou (quindi giovedì, venerdì e sabato) all’esterno del «Villaggio» ma in prossimità dei portali e da quelle «fisse» nelle quali convertire il pass settimanale (le vendite stanno andando benone) acquistato online con il braccialetto. Così facendo si eviteranno le code.
La sicurezza costa
I dettagli sono stati forniti oggi durante la conferenza stampa organizzata a Palazzo Civico alla presenza anche della Corte con alla testa il Re (al secolo Renato Dotta) e la Regina (Elisa Ghelmini), i quali sono già reduci dalla partecipazione a decine di frizzi e lazzi al Sud delle Alpi. A snocciolare gli appuntamenti in agenda è stato il presidente della Società Rabadan Giovanni Capoferri, in carica dal giugno 2021. Ogni anno la manifestazione attira nella Turrita migliaia di festaioli provenienti dalla Svizzera italiana ma pure dalla vicina Penisola. Molto, se non tutto, dipende dalla meteo. L’anno scorso erano stati 140 mila, complice qualche giorno/sera piovigginoso/a. Il record era stato fatto registrare nel 2023, con 190 mila. Per l’edizione alle porte non sono state fatte cifre. Ad eccezione di quelle relative al budget complessivo (circa 2 milioni) e ai costi per la sicurezza (330 mila). In quest’ultimo caso ricordiamo che le spese, un quarto di secolo fa, ammontavano «solo» a 35 mila franchi. Nel 2024 le diffide erano state 54; trenta in meno di quelle dell’anno precedente. La maggior parte delle quali riguardava persone che hanno cercato di entrare senza il pass.
Educazione e rispetto
«Nelle ultime due edizioni abbiamo avuto sempre meno problemi. Addirittura l’anno scorso non si sono registrati danni. Qualche rissa sì, ma è da prevedere vista la forte affluenza. I giovani sono cambiati», ha puntualizzato Capoferri. Educazione e rispetto sono viepiù frequenti fra le maschere. Meraviglioso. Al Rabadan (ma non solo) si deve andare per divertirsi. «Vogliamo favorire un approccio responsabile alla festa. Grazie alla collaborazione con Radix prosegue la campagna di sensibilizzazione attraverso i social per la promozione della salute e la prevenzione delle dipendenze. Questa iniziativa mira ad incoraggiare comportamenti consapevoli tra i partecipanti, contribuendo a creare un ambiente sicuro ed inclusivo per tutti», ha evidenziato il presidente del comitato. Le buone maniere dovranno valere anche sui trasporti pubblici. L’offerta è stata ulteriormente potenziata a fronte di un leggero aumento dei costi a carico del Rabadan (+6%). I pass carnascialeschi saranno come sempre validi come titoli di trasporto su treni e bus.
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Il programma
Il sindaco Mario Branda ha tenuto a sottolineare «l’ingente sforzo degli organizzatori» e l’importante investimento per garantire un appuntamento senza note dolenti: «Spesso non ci si rende conto dell’apparato che occorre mettere in piedi per una manifestazione simile. La città si farà trovare pronta e, come Municipio, siamo sereni che il carnevale si svolgerà al meglio». Ed eccoci al programma della 162. edizione che, graficamente, omaggia il Brasile, Paese dell’allegria ma altresì della saudade. La stura ai bagordi verrà data giovedì 27 febbraio a mezzodì con il «Carnevale del cuore» al capannone in piazza del Sole con ben 850 iscritti. Alle 21 Re e Regina riceveranno le chiavi dal primus inter pares della capitale in piazza Nosetto. A seguire festa con diversi DJ e gli scanzonati Sgaffy.
Venerdì si aprirà con il pranzo degli anziani e, dalle 14.30, l’atteso corteo dei bambini lungo il viale Stazione che l’anno scorso era stato annullato a causa di Giove pluvio; sfileranno 3.000 mini-sudditi, ma potevano essere di più date le numerosissime richieste. Alla sera l’ospite clou, al capannone, sarà il gruppo musicale italiano Il Pagante. Lunga giornata quella di sabato 1. marzo. Dopo la visita al mercato della Corte e il pranzo a base di busecca a Daro, dalle 14 il viale Stazione rimbomberà sulle note delle guggen. Che alle 16.30 si esibiranno in piazza Collegiata. Dalle 21 ci si scatenerà al capannone.
Il corteo mascherato
Domenica... è sempre domenica. Dalle 10 in piazza Nosetto spazio alla musica con le sei guggen ospiti (di cui una dalla Germania) e poi, alle 13.30, ecco il grande corteo mascherato con 3.200 maschere e 53 numeri; verrà trasmesso in diretta sulla RSI e in differita su RTS. Prima di andare a dormire si potrà ballare qualche liscio. Lunedì a comandare Bellinzona ci penseranno i bambini; in seguito, dalle 21, andrà in scena il «Rabathlon» in piazza Collegiata (iscrizioni su www.rabadan.ch o sul posto dalle 19). I frizzi e lazzi turriti andranno in archivio martedì 4 marzo con il classico pranzo a base di risotto e luganighe al capannone, la musica delle guggen (dalle 20) ed il party conclusivo. Sul palco salirà, tra gli altri, la Jovaband Beach party. Alle 5 tutti a nanna. Forse.