Boas Erez non sarà alla guida del Papio: «Sono molto deluso»
«Per me non è una sorpresa assoluta, ma sono evidentemente dispiaciuto». Boas Erez commenta a caldo la decisione presa dall’amministratore apostolico Alain de Raemy di non affidargli il rettorato del Collegio Papio di Ascona in sostituzione di don Patrizio Foletti che ha annunciato di voler lasciare la carica dopo 22 anni di servizio, avendo raggiunto i 71 anni di età. «Ridurre la questione ad una mera percentuale di lavoro lo ritengo un po’ poco soddisfacente» aggiunge Erez, la cui candidatura avanzata dal Consiglio di Fondazione del Papio è stata bocciata proprio per il fatto che il 62.enne professore di matematica all’Università della Svizzera italiana avrebbe potuto assumere la carica di rettore del Collegio asconese con un onere lavorativo limitato al 20%. Così infatti prevede il regolamento dell’ateneo ticinese, specifica una nota diffusa oggi pomeriggio da Filippo Lombardi, presidente del Consiglio di Fondazione del Papio. «Consiglio di Fondazione con il quale c’era un disegno concordato per una direzione allargata», ricorda il candidato scartato dall’amministratore apostolico aggiungendo di essere «dispiaciuto per il fatto di non poter approfondire le idee che avevo iniziato a sviluppare quando ero stato designato quale candidato alla carica di rettore del Papio», conclude Boas Erez.
Un «limite» noto a tutti
A pesare nella «bocciatura» da parte dell’amministratore apostolico della candidatura del 62.enne per la guida del Papio sembra esser dunque stato il tempo che avrebbe potuto mettere a disposizione per la carica piuttosto che il suo profilo di professore universitario con grande esperienza sia all’estero (ad esempio quale professore alle Università di Harvard e Bordeaux), sia in patria dove ha assunto la carica di rettore dell’USI dal 2016 al 2022. Un «limite» del quale il Consiglio di Fondazione era ben consapevole, tanto che due mesi fa, nell’annunciare pubblicamente il nome del 62.enne quale candidato alla carica di rettore del Papio precisava che: «Se monsignor Vescovo trasformasse questa proposta in nomina, il professor Erez assumerebbe l’incarico a tempo parziale, mantenendo la sua attuale posizione di professore ordinario di matematica presso l’Università. Il Consiglio di Fondazione del Collegio lo incaricherebbe allora in primo luogo di presentargli un concetto innovativo per una direzione che possa indirizzare collegialmente l’istituto in vista del prossimo anno scolastico e affrontare le importanti sfide che attendono il Papio negli anni a venire». Intenzioni, queste, che non si potranno dunque concretizzare, almeno nella forma ritenuta finora valida. Con la conseguente delusione dei vertici dello storico istituto scolastico privato asconese. Vertici che, sempre nella nota stampa diramata oggi, si dicono dispiaciuti «che non sia stata accolta una proposta che ritenevamo molto valida e qualificata». Di rito i ringraziamenti a Boas Erez «per la disponibilità e l’entusiasmo di cui aveva dato prova accogliendo la richiesta fattagli.
La ricerca continua
Ora per Filippo Lombardi e per gli altri membri del Consiglio di Fondazione del Papio, cui compete per statuto il compito di proporre i candidati alla carica, la ricerca di un nuovo rettore del Collegio continua. È questa la richiesta fatta espressamente loro da Alain de Raemy. Ricerca che con il nominativo di Boas Erez si credeva di aver condotto in porto dopo un lungo e non facile lavoro di selezione. Nel 62.enne il Consiglio di Fondazione del Papio aveva individuato la capacità di portare nel Collegio la dimensione più importante per gli allievi: il passaggio e l’orientamento dalla nostra scuola verso l’Università. «Chi meglio di un ex rettore e attuale docente dell’USI può farlo», affermava due mesi fa Filippo Lombardi al CdT.
Ancora un candidato laico?
Con la designazione di un laico quale candidato alla guida del Collegio, scelta che parrebbe condivisa dall’amministratore apostolico, i vertici del Papio avevano deciso che era ormai giunto il tempo per una svolta epocale. Un secondo passo storico dopo quello che era stato compiuto da monsignor Piergiacomo Grampa nel 2008 con la creazione di un Consiglio di Fondazione composto da laici. Ora si tratterà di capire se la scelta di affidare la guida dell’Istituto scolastico ad un laico sarà confermata dai vertici dell’istituto scolastico che comprende Medie e Liceo.
Decisione maturata dopo varie riflessioni
Alain de Raemy lo aveva detto: la decisione al riguardo della candidatura di Boas Erez alla carica di rettore del Papio sarebbe giunta entro la fine dell’anno. E così è stato. Una decisione che l’amministratore apostolico ha comunicato al Consiglio di Fondazione del Collegio asconese durante l’incontro tenutosi domenica. E questo dopo aver sentito il parere del Collegio dei Consultori - che nel tempo dell’Amministrazione apostolica prende il posto del Consiglio Presbiterale e del Consiglio Pastorale - ed aver analizzato i risultati della consultazione svolta tra i docenti del Papio.