La curiosità

Che cosa ci fa Zendaya sulle Alpi grigionesi?

La star di «Dune» è stata a Vals per girare una campagna promozionale per On Running, di cui è ambasciatrice
© ON Running
Red. Online
16.10.2024 21:00

Che cosa ci faceva Zendaya sulle Alpi svizzere? Movimento all'aria aperta. Questa è la risposta semplice, immediata e anche un po' ingenua. In realtà, la star di Dune si trovava a Vals, nel canton Grigioni, per realizzare un servizio fotografico e alcuni spot promozionali per il marchio svizzero di calzature e abbigliamento sportivo On Running, di cui è ambasciatrice. Al centro della campagna i nuovi articoli della collezione «Movement» autunno/inverno 2024. Zendaya ha infatti firmato un partenariato pluriennale, annunciato l'estate scorsa, come ambasciatrice di On.

Nella campagna pubblicitaria, che vede Zendaya slittare su una toboga, si sottolineano gli aspetti positivi di praticare movimento all'aria aperta. «Cerco di passare tempo all'aperto tutti i giorni, che sia per portare a passeggio il mio cane o bere un caffè (o entrambi)», dice l'attrice in uno dei video promozionali. «È importante perché mi fa sentire davvero meglio. Lo so che può sembrare ridicolo, ma a volte le piccole cose possono tirarti su d'umore. Quando hai una brutta giornata, una di quelle in cui non hai nemmeno voglia di alzarti dal letto, fare anche solo un po' di movimento può farti stare meglio».

Zendaya parla quindi dell'importanza di uscire dalla propria comfort zone. «Dobbiamo sforzarci di uscire dalla nostra comfort zone perché non sai mai che cose magiche potrebbero accadere se ci provi. A volte lasciamo che la paura ci impedisca di scoprire la parte migliore di noi stessi. Almeno, per me è così. Da bambina ero molto timida e avevo la costante paura di ritrovarmi in situazioni imbarazzanti: perciò evitavo di provare cose nuove. Mi è stato quindi difficile uscire dal guscio. Ora sono in una fase in cui provo a dire "sì" alle novità e a mettermi in gioco un po' di più». In relazione a ciò, la star di Dune spiega quanto è stato importante per lei il cinema. «Ho avuto la fortuna di interpretare personaggi che mi hanno spronata dal punto di vista fisico spingendomi a fare cose che, altrimenti, non avrei mai fatto. Ciò mi ha permesso di crescere e scoprire parti di me stessa che non conoscevo».

Non è comunque la prima volta che Zendaya viene in Svizzera, invitata da On. Nel mese di giugno, infatti, l'attrice, cantante, ballerina e produttrice cinematografica statunitense era stata a Zurigo per girare una campagna promozionale per il marchio elvetico di calzature e abbigliamento sportivo. In quell'occasione si era dedicata a un'altra attività sportiva: il tennis. E lo ha fatto alla grande: già, perché di fronte, come avversario, aveva nientepopodimeno che Roger Federer che, lo ricordiamo, figura tra gli azionisti di On Running. L'iconica partita era andata in scena davanti al quartier generale del marchio svizzero.

Un'immagine positiva, dunque, quella che l'azienda prova a veicolare di sé stessa. Tuttavia bisogna ricordare che On è finita al centro di diverse polemiche. Quella più recente ha visto il marchio elvetico criticato per il prezzo eccessivo di una collezione realizzata con il marchio di lusso spagnolo Loewe. Alcuni modelli costano infatti fino a 500 franchi. On ha giustificato il prezzo con l'alta tecnologizzazione della scarpa, con un'intersuola «ultraleggera e morbida» nonché una «perfetta ammortizzazione». In precedenza, era stata la rivista K-Tipp a puntare il dito contro il marchio elvetico denunciando il fatto che i costi di produzione, in Vietnam, sarebbero irrisori se paragonati ai prezzi di vendita finali, al grido «margini eccessivi e scarsa qualità». On aveva però rispedito la critica al mittente dicendo che nel Paese asiatico i dipendenti vengono pagati «oltre il minimo salariale». Una difesa, questa, che non aveva soddisfatto minimamente le associazioni di settore, tant'è che era stata lanciata perfino una petizione online. Fra febbraio aprile, ancora, a Zurigo erano state organizzate due proteste dagli attivisti di Campax. Il 13 giugno scorso, invece, era stata un'inchiesta di «Temps présent» della RTS a sollevare un polverone in quanto sosteneva che le scarpe indossate dall'ex numero uno del tennis, in realtà, non sarebbero così ecologiche.

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