Stati Uniti

Ecco quali potrebbero essere gli uomini di Trump nelle posizioni chiave

A poche ore dalla vittoria del tycoon valsagli un secondo mandato presidenziale, cominciano le speculazioni sulle persone che potrebbero far parte della sua squadra governativa
© REUTERS/Brian Snyder
Red. Online
07.11.2024 18:01

A poche ore dalla vittoria di Donald Trump valsagli l'ottenimento di un scendo mandato in qualità di presidente degli Stati Uniti, iniziano già a circolare i nomi delle persone che potrebbero ricoprire alcuni dei ruoli chiave nell'amministrazione del tycoon. A renderli noti è il Washington Post che ha sentito alcune fonti informate sulla situazione che hanno parlato a condizione di anonimato.

Per il ruolo di segretario al tesoro sono sostanzialmente due i nomi che circolano: quello del miliardario investitore in hedge fund John Paulson e quello del consigliere economico Scott Bessent. Il senatore Marco Rubio, tra i finalisti per diventare compagno di Trump nella corsa alla Casa Bianca, e l'ex direttore ad interim dell'intelligence nazionale Richard Grenell si contenderebbero invece la funzione di segretario di Stato. Un altro finalista per la vicepresidenza, il governatore del North Dakota Doug Burgum, dovrebbe entrare a far parte del gabinetto, insieme a Vivek Ramaswamy.

Linda McMahon, che ha guidato la Small Business Administration nel primo mandato di Trump, potrebbe invece essere nominata segretaria al commercio.

La prima grande decisione che Trump dovrà prendere riguarderà poi la designazione del capo del suo staff. Susie Wiles, la sua principale consigliera della campagna, è una delle principali candidate. Quello di Wiles non è però il solo nome che circola; a contenderle il posto ci sarebbe anche Brooke Rollins, che fa parte di un gruppo esterno allineato al tycoon.

Un'altra nomina importante per Trump sarebbe quella di procuratore generale. A contendersi la funzione sarebbero i senatori Mike Lee ed Eric Schmitt nonché John Ratcliffe, ex direttore dell'intelligence nazionale.

Un informatore sentito dal quotidiano statunitense ha inoltre precisato che nella scelta della sua squadra, Trump vuole evitare persone sleali che cercherebbero di sovvertirne l'agenda. Nel mirino del tycoon, in particolare, sarebbero finiti i dipartimenti di Giustizia e Difesa in quanto essi, secondo il neoeletto presidente, avrebbero regolarmente ostacolato la sua azione politica durante il primo mandato alla Casa Bianca.

Il Washington Post riporta poi che Robert F. Kennedy Jr., il quale aveva espresso scetticismo sui vaccini, dovrebbe avere un ruolo nella supervisione della salute e della sicurezza alimentare. In un'intervista alla MSNBC, Kennedy Jr. ha detto che intende eliminare interi dipartimenti dalla Food and Drug Administration. Inutile dire che la figura di Kennedy Jr. ha generato non pochi malumori tra gli esperti di sanità pubblica i quali temono che l'infrastruttura sanitaria pubblica del Paese potrebbe venire indebolita.

Più difficile, invece, che vada in porto il progetto trumpiano di eliminare il dipartimento dell'Istruzione. Per attuarlo servirebbe infatti una supermaggioranza di 60 voti al Senato, un ostacolo difficile se non impossibile da superare.

Tra i papabili a ricoprire ruoli chiave nell'amministrazione Trump circolano poi profili controversi per lo stesso tycoon in quanto affiliati all'iniziativa politica Project 2025 da cui il neopresidente aveva preso le distanze durante la campagna elettorale. A spiccare è in particolare il nome di Brendan Carr che sarebbe tra i favoriti alla presidenza della Federal Communications Commission.

Resta poi da capire la posizione di Elon Musk: ricoprirà un ruolo chiave nel nuovo Governo?

Sulle tempistiche con cui saranno scelte le persone che faranno parte della squadra di Trump, la portavoce della sua campagna, Karoline Leavitt, ha dichiarato in una nota che il neopresidente «inizierà presto a prendere decisioni» sul personale e ha aggiunto: «Esse saranno annunciate quando saranno prese». In una dichiarazione separata, il portavoce di Trump, Steven Cheung, ha affermato che il presidente Joe Biden ha invitato il tycoon alla Casa Bianca «per garantire una transizione senza intoppi» e che Trump «non vede l'ora dell'incontro, che avrà luogo a breve».

Riguardo al modo di procedere di Trump, ricordiamo che egli aveva segnalato di voler riorganizzare alcune funzioni del Governo per aumentare l'autorità presidenziale, indebolire la responsabilità legale ed espandere la sua capacità di aggirare il Congresso. La nomina di persone leali disposte a superare i limiti del potere governativo per attuare i suoi piani potrebbe essere la chiave del suo successo nel riprendere l'approccio aggressivo che ha esercitato durante il suo primo mandato per disfare l'eredità del suo predecessore, espandere ampiamente il potere presidenziale e rimodellare il ruolo globale dell'America.

Trump ha inoltre detto che licenzierà il procuratore speciale Jack Smith, il che porrebbe fine ai due casi penali del Dipartimento di Giustizia contro di lui.

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