California

Los Angeles con «gli idranti a secco», perché è così difficile domare le fiamme

La bassa pressione dell'acqua e gli idranti prosciugati hanno messo in luce quelle che gli esperti definiscono «vulnerabilità nei sistemi di approvvigionamento» idrico della città, non costruiti per incendi di questa portata
© KEYSTONE (AP Photo/Ethan Swope)
Red. Online
10.01.2025 13:56

Gli incendi che stanno devastando l'area di Los Angeles hanno mandato in fumo un'area di circa 117 chilometri quadrati, più o meno le dimensioni di San Francisco. Il bilancio, per il momento, è di almeno 10 morti e 200 mila sfollati. Il presidente eletto Donald Trump ha chiesto le dimissioni del governatore democratico della California, Gavin Newsom: «È tutta colpa sua!», ha scritto su Truth. Trump accusa il governatore di avere ridotto l'accesso all'acqua e ha chiesto che la «lasci scorrere verso il suo Stato arido, affamato e in fiamme, invece di mandarla nell'Oceano Pacifico». Che cosa c'è di vero?

«Perché gli idranti sono rimasti a secco mentre i vigili del fuoco lottavano contro gli incendi», titola un articolo del Los Angeles Times. Durante la lotta contro gli incendi, le squadre sono state ripetutamente ostacolate dalla bassa pressione dell'acqua e dagli idranti che sono «a secco». Problemi che hanno messo in luce quelle che, secondo gli esperti, sono «vulnerabilità nei sistemi di approvvigionamento» idrico della città, non idonei a combattere incendi di questa portata.

Il sistema idrico che rifornisce i quartieri semplicemente non ha la capacità di erogare volumi d'acqua così elevati per diverse ore, ha dichiarato al giornale Martin Adams, ex direttore generale del Los Angeles Department of Water and Power (DWP). «Il sistema non è mai stato progettato per combattere un incendio selvaggio che poi avvolge una comunità». Al Pacific Palisades, il sistema di approvvigionamento idrico locale è progettato per fornire abbastanza acqua per combattere l'incendio in una casa, un appartamento o un edificio commerciale, ha aggiunto Adams. «Nel caso di un rogo di vaste proporzioni che coinvolge l'intera comunità, il numero di unità antincendio è 10 volte superiore, e tutte prelevano acqua dal sistema in una volta sola».

L'insostenibilità di Los Angeles

Mentre le fiamme si diffondevano rapidamente, martedì e mercoledì, i funzionari hanno temporaneamente bloccato gli elicotteri per il lancio dell'acqua a causa dei venti straordinariamente forti di Santa Ana, rendendo le squadre dei vigili del fuoco dipendenti dai limitati sistemi idrici a terra. Le operazioni di spegnimento hanno messo a dura prova il sistema idrico, «spingendolo all'estremo», con una richiesta d'acqua di quattro volte superiore rispetto al solito sull'arco di 15 ore, ha dichiarato Janisse Quiñones, amministratore delegato e ingegnere capo del DWP. Gli idranti hanno funzionato alle quote più basse, ma nelle aree più collinari – come le Palisades Highlands — sono rimasti a secco. Per ovviare a questo inconveniente, le autorità cittadine hanno inviato autocisterne per rifornire d'acqua gli operatori nelle zone in cui le scorte erano limitate.

La sindaca di Los Angeles, Karen Bass, è finita nella bufera per avere tagliato i fondi del dipartimento dei vigili del fuoco (LAFD) di 17,6 milioni di dollari per destinarli ai senzatetto. Il politico democratico Brad Sherman ha detto alla CNN che la riduzione di cui si parla era relativa all’addestramento nel corso del 2025 e quindi non ha nulla a che fare con l’attuale situazione. «I tagli non saranno confermati, credo, e sono stati forse sconsiderati, ma non sono il motivo del disastro di Palisades». Rick Caruso, costruttore di L.A. che ha perso la corsa a sindaco della città nel 2022 contro Bass, ha rivolto critiche anche al DWP: «È tutta una questione di gestione della leadership, di cui stiamo assistendo al fallimento, e tutti i residenti ne stanno pagando il prezzo più alto».

I ricercatori del settore idrico affermano tuttavia che i limiti delle infrastrutture sono una caratteristica comune a molti sistemi idrici urbani. «Non sono generalmente progettati per combattere incendi selvaggi di grandi dimensioni e di lunga durata». E Los Angeles è insostenibile: non ha le risorse idriche necessarie a rifornire la sua popolazione. Il 10% delle forniture idriche arriva dalla falda locale, un altro 2% dalle acque bianche cittadine (purificate). L’88% dell’acqua, però, viene portata attraverso l’acquedotto del fiume Colorado – lungo 390 chilometri, inizia al confine con l‘Arizona – e dalla Valle di Owens, al Confine del Nevada.

Servono cambiamenti?

Il capo dei vigili del fuoco di Pasadena, Chad Augustin, ha dichiarato: «È molto comune, in una città, quando si verifica un incendio di queste dimensioni con così tante risorse, che si vada a sollecitare l'approvvigionamento idrico e il sistema idrico. E se si verifica una perdita di energia elettrica che può avere un impatto sulla pressione, la situazione peggiora ulteriormente». Ma gli incendi di grandi dimensioni nell'area diventando sempre più frequenti. Da qui la domanda del Los Angeles Times: non è ora di ampliare i serbatoi di stoccaggio e le altre infrastrutture idriche locali?

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