Dall'aggregazione 3.137 posti di lavoro in più
Dall’aggregazione i posti di lavoro complessivi a Bellinzona sono passati da 24.380 (dato del 2018 estrapolato dall’«Annuario statistico ticinese») a 27.517 (2023). Un aumento, dunque, di 3.137 addetti (+13% circa) nei settori primario, secondario e terziario. Prima della nascita della Città composta da 13 ex Comuni, nella «vecchia» Turrita, il totale degli occupati era pari a 16.445. Una crescita costante destinata a confermarsi anche nei prossimi decenni, come abbiamo riferito una settimana fa. I progetti strategici in fase di realizzazione dovrebbero garantire centinaia di nuovi posti di lavoro che consentiranno di sopperire, ad esempio, alla perdita degli attuali 510 impieghi alle Officine FFS, che entro fine 2028 verranno smantellate. Su quell’area di oltre 100 mila metri quadrati si svilupperà un innovativo quartiere che, secondo quanto illustrato nel Programma d’agglomerato di quinta generazione, assicurerà 400 posti di lavoro e 500 abitanti.
Polo biomedico, ma non solo
Dopo il matrimonio la capitale è diventata più attrattiva. Le scelte politiche, come quella di puntare sul polo biomedico e sulle scienze della vita che generano un valore aggiunto di 80 milioni di franchi (una volta e mezzo superiore alla produttività media dell’economia cittadina: oltre 300 gli occupati a tempo pieno), sta dando i frutti sperati. Oggi più di un impiego su 100 è in quel settore. E in tempi brevi, in via Chiesa, verrà realizzato il complesso dell’Istituto oncologico di ricerca (investimento stimato di 45 milioni) accanto a quello inaugurato a fine novembre 2021 dell’Istituto di ricerca in biomedicina. Mentre lo stabile Fabrizia in via Vela, rilevato dal Comune per 6 milioni quasi tre anni fa, è già completamente occupato da start-up e non solo. Poi, certo, non va nascosto, c’è anche chi fa fatica. Come i commercianti del centro storico, fra alcune chiusure registrate negli ultimi anni a fronte di qualche apertura. Piccole realtà che il Municipio non ha dimenticato, ma che forse necessiterebbero di una strategia altrettanto performante?
Percentuale in doppia cifra
Sta di fatto che, tornando alle cifre iniziali, l’incremento di occupati ha riguardato in modo particolare il terziario, quindi il settore economico nel quale vengono forniti dei servizi. Nella fattispecie gli addetti sono passati da 20.533 (2018) a 24.047 (2023); gli impieghi rappresentano l’87,4% del totale. Da notare, in ogni modo, che la percentuale è calata rispetto a prima della fusione (91,1% nel 2017, pari a 14.988). Sono diminuiti, come evidenziato nell’opinione pubblicata ieri sulle nostre pagine dai granconsiglieri MPS Giuseppe Sergi e Matteo Pronzini, i posti di lavoro nel settore secondario: da 3.465 a 3.043, dal 14,2% del totale all’11,1%. Nel 2017 la percentuale non raggiungeva comunque la doppia cifra (8,7%). Il primario, infine. In questo caso vi è stato un leggero aumento (da 382 impieghi nel 2018 a 427 un lustro dopo) dovuto, immaginiamo, al fatto che in alcuni quartieri sono attive delle aziende agricole.
La parte del leone
Le aziende, appunto. Complessivamente a Bellinzona ce ne sono - dati sempre del 2023, gli ultimi disponibili - 3.609. Anche in questo caso la parte del leone la fanno quelle del settore terziario (3.055, 84,6%). Quelle del secondario sono 438. Cosa è cambiato rispetto a cinque anni fa? Che il totale è cresciuto (le imprese in generale erano 3.470, +139), idem quelle del terziario (+175, erano 2.880); quelle del settore secondario sono per contro calate (erano 462 nel 2018 e ora, come detto, sono 24 in meno).
Così nel distretto
Negli altri quattro Comuni del distretto - i cui aventi diritto di voto il 18 ottobre 2015 hanno bocciato l’unione con Bellinzona che avrebbe dovuto essere di 17 quartieri - i posti di lavoro sono complessivamente 7.550 (dato del 2023). Gli addetti sono attivi in 1.030 aziende. Sono così ripartiti: Arbedo-Castione (3.020 impieghi per 380 aziende), Sant’Antonino (2.295 e, rispettivamente, 251), Cadenazzo (1.904 e 316) e Lumino (331 occupati in 83 aziende). Arbedo-Castione, come noto, da fine 2028 potrà beneficiare dei 360 impieghi delle nuove Officine FFS.