La storia

Guarda mamma, il Ticino è (di nuovo) a Times Square

Lo spot che promuove il nostro cantone torna nella piazza super-affollata di New York: «Gli Stati Uniti sono il quarto mercato di riferimento per noi» spiega Angelo Trotta
Marcello Pelizzari
12.04.2024 16:15

Guarda mamma, il Ticino è a Times Square. Di nuovo. A quasi due anni di distanza, e grazie a un accordo con Svizzera Turismo, il nostro cantone è ritornato nel cuore della Grande Mela. Fra luci al neon e viavai di gente. Meglio: potenziali turisti. Nello specifico, dallo scorso 8 aprile e fino a domenica, due volte all'ora, chiunque passi dalla citata Times Square alzando gli occhi verso il maxi-schermo può imbattersi nel video promozionale di 14 secondi dedicato, appunto, al Ticino. E già ci immaginiamo gli americani scandire, o provare a scandire, il nome: «Ticinoooouh». Un'iniziativa certo meritevole di attenzione, soprattutto considerando le polemiche legate alla Pasqua e al marketing al contrario dei giornali e portali svizzerotedeschi, riunitisi al grido «altro che Sonnenstube».

Detto questo, quali sono le ragioni di una simile mossa? Riformuliamo: davvero il nostro cantone interessa all'America e, di riflesso, agli americani? Da noi interrogato, Ticino Turismo ha fornito alcuni dati interessanti a riguardo. Nel 2013, per dire, i turisti statunitensi avevano passato 51.560 notti alberghiere alle nostre latitudini. Nel 2023, invece, sono state 88.006. In termini percentuali, ancora, l'aumento di pernottamenti di turisti statunitensi, fra il 2022 e il 2023, è stato del 20,41% mentre l'aumento di turisti canadesi è stato del 13,74%. In poco più di un decennio, a livello di Nordamerica, i pernottamenti sono passati da 59.139 a 96.213. Una crescita netta. A conferma che sì, il Ticino «vuò (e può) fà l'americano». 

«Il mercato statunitense è sicuramente uno dei nostri target principali» spiega, al riguardo, il direttore di Ticino Turismo Angelo Trotta. «È il nostro quarto mercato di riferimento dopo il resto della Svizzera, la Germania e l'Italia. Nel 2023, in Ticino si sono registrati circa 90 mila pernottamenti alberghieri da parte di turisti statunitensi, un dato in aumento del 20% rispetto al 2022 ma comunque in crescita anche rispetto alla situazione pre-COVID».

Di qui la decisione, logica, di «continuare a investire sempre di più» per attirare persone dal Nordamerica. «Sono numerose, a tal proposito, le attività che facciamo, soprattutto in collaborazione con Svizzera Turismo e con gli Enti turistici regionali». Di recente, proprio pensando al mercato statunitense e in generale a quello nordamericano, il Ticino ha ospitato il Travel Leaders Network International Summit, attraverso il quale è stato possibile promuovere il nostro cantone a livello globale. Rafforzando, al contempo, l'immagine del Ticino «come destinazione capace di offrire esperienze di lusso e qualità». Massimo Boni, direttore dell’Ente Turistico del Luganese, aveva speso parole al miele per il vertice: «Siamo lieti di aver ospitato un incontro così importante nella nostra destinazione, perché ci ha permesso di entrare in contatto con un centinaio di operatori americani e di presentare loro le proposte dei nostri prodotti turistici. L'ospitalità è uno dei nostri principali assi strategici e siamo pronti ad accogliere la clientela più esigente».

Tornando a Times Square, il video di 14 secondi è incentrato sulla cosiddetta cultura mediterranea della Svizzera. Non a caso, lo slogan scelto da Svizzera Turismo è «We need mediterranean flair, we need Switzerland». «Il mercato statunitense è molto vasto» conclude Trotta. «Disponendo di risorse limitate, abbiamo portato e portiamo avanti attività mirate rivolte a un target alto spendente». Un target che si trova a New York, ma non solo: «Pensiamo anche alle altre città della costa est e alla California».

In questo articolo: