Caos al TPC

I prossimi passi, tra supplenti e nomine

Dopo le dimissioni di Mauro Ermani, al Tribunale penale cantonale restano operativi solo due giudici su cinque - Ecco le procedure per la sostituzione
© CdT/Gabriele Putzu

Il presidente del Tribunale penale cantonale (TPC) Mauro Ermani si è dimesso con effetto immediato. A conti fatti, al TPC restano operativi i soli Marco Villa e Amos Pagnamenta. E ora? Secondo il consigliere di Stato Norman Gobbi occorre guardare avanti e, per assicurare il buon funzionamento delle istituzioni, mettere in secondo piano conflitti e rivalità. «Al centro va riposto sempre l’interesse pubblico», commenta il direttore del DI. Nel concreto, però, quali saranno i prossimi passi? «Per sostenere il lavoro del TPC, il Tribunale d’appello sta cercando soluzioni di carattere organizzativo, ad esempio aumentando l’impiego dei giudici supplenti anche con funzioni operative, magari in qualità di giudici relatori», rileva ancora Gobbi. Cifre alla mano, infatti, il carico di lavoro per i giudici del TPC è piuttosto importante. Nel 2023 il Tribunale penale cantonale ha aperto 299 nuovi incarti (283 nel 2022), 109 dei quali atti d’accusa alle Assise criminali e 190 alle Correzionali. Di quest’ultimi, 50 erano procedure abbreviate e 35 opposizioni a decreti d’accusa. La media decennale è quindi pari a 259 incarti, ossia circa una cinquantina a testa ogni anno.

Per la nomina del supplente che prenderà temporaneamente il posto di Quadri e Verda Chiocchetti (lo prevede l’articolo 24 della Legge organica giudiziaria), il Consiglio di Stato deve tuttavia attendere la decisione della Commissione di ricorso sulla Magistratura sull’effetto sospensivo richiesto nei ricorsi contro la destituzione dei due giudici. In ogni caso, come noto, la figura è già stata individuata. Diverso, per contro, il discorso per la successione di Ermani. Trattandosi di una dimissione (la posizione sarà vacante a breve) si potrà già procedere con la ricerca di un giudice di ruolo. La stessa Legge organica giudiziaria prevede che qualsiasi giudice del Tribunale di appello (quindi anche pretori e giudici di una Camera civile) possano annunciarsi per la carica. In caso si facciano avanti più persone, l’incarico verrà assegnato con il criterio dell’anzianità. A quel punto verrà aperto un concorso pubblico per la posizione rimasta scoperta. Posizione la cui nomina spetterà al Gran Consiglio. Ovviamente, se nessuno dovesse farsi avanti per la carica di giudice del Tribunale penale, verrebbe invece aperto il concorso direttamente per questo ruolo.

Il Tribunale d’appello si compone di 28 giudici e di 16 supplenti eletti dal Gran Consiglio per un periodo di dieci anni. È suddiviso in tre Sezioni: la Sezione di diritto civile (che include la Corte di appello e di revisione penale), la Sezione di diritto pubblico (TRAM, Tribunale cantonale delle assicurazioni, Camera di diritto tributario e Corte dei reclami penali) e il Tribunale penale cantonale.

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