Bioggio

Il terremoto di Kering crea scosse politiche

Alcuni consiglieri comunali del Centro lamentano la mancata comunicazione da parte del Municipio sul rimborso fiscale al colosso della moda – Partono un’interpellanza e una richiesta d’intervento agli Enti Locali
©Chiara Zocchetti
Giuliano Gasperi
04.02.2023 06:00

Continua a tenere banco, a Bioggio, il caso Kering. Per la precisione, il rimborso che il Comune deve versare al colosso della moda per motivi fiscali e le conseguenze che questa stangata – la cifra è coperta dal segreto fiscale – avrà sulle finanze locali.

Vezia e Cadempino, come da noi anticipato nelle scorse settimane, si trovano nella stessa situazione, ma è a Bioggio che l’inedito scenario sta avendo ripercussioni politiche, con quattro membri della Commissione della gestione che hanno chiesto l’intervento della Sezione Enti Locali per come il Municipio ha gestito la comunicazione in merito alla necessità d’indennizzare il suo contribuente extra large.

Come è successo

Prima di continuare facciamo un passo indietro e torniamo al 2019, quando Kering aveva deciso di ridimensionare la sua presenza nel nostro cantone in seguito alle accuse di aver frodato il fisco italiano e quello francese. Come? Facendo figurare molti più utili del dovuto in Ticino.

Le vicende successive, di cui è emerso poco o nulla, avevano portato a una sorta di ricalcolo dei contributi fiscali versati negli anni passati da Kering in terra elvetica. Ricalcolo che per i tre Comuni del Luganese in cui ha operato Kering si è tradotto in delle sottovenienze. In altre parole, Bioggio, Vezia e Cadempino hanno incassato più di quanto avrebbero dovuto. Il problema è che al momento di stimare quelle entrate non lo sapevano. Non immaginavano che sarebbe arrivato un terremoto.

A Vezia se n’era accennato

In seguito al nostro primo articolo sul tema, uscito lo scorso 17 gennaio, a Bioggio è scattata l’interpellanza. Solo un mese prima, infatti, il Consiglio comunale aveva discusso di finanze, ma del rimborso da versare a Kering, prima e durante la seduta, non si era fatto alcun cenno.

A Vezia, invece, pur non entrando nei dettagli di cifre e procedure per non violare il segreto fiscale, il sindaco Roberto Piva aveva avvertito il plenum che il Comune avrebbe dovuto fare i conti con una grossa uscita.

Il sindaco di Bioggio Eolo Alberti, il mese scorso, ci aveva assicurato che il Legislativo sarebbe stato informato «a tempo debito». Una risposta che tuttavia è stata giudicata insoddisfacente dai consiglieri comunali del Centro Melissa Bernasconi, Adriano Fattorini, Pietro Poretti e Mauro Bernasconi, che nei giorni scorsi hanno messo nero su bianco, in un’interpellanza, tutta la loro perplessità per la mancata comunicazione da parte dell’Esecutivo.

La spada invisibile

Al Municipio viene chiesto a quanto ammontano i ristorni dovuti a Kering, che impatto avranno sui bilanci comunali e sul moltiplicatore. La somma come detto è coperta dal segreto fiscale, ma il Municipio in qualche modo dovrà registrare l’uscita nel Consuntivo, e non risulta che ci siano state tante altre sottovenienze. Il quartetto popolare democratico domanda poi quando l’Esecutivo è stato informato del rimborso e come mai, se ne era a conoscenza in tempi utili, non ha informato né la Commissione della gestione, chiamata a esaminare il Preventivo e il messaggio sul moltiplicatore del 2023, né l’intero Consiglio comunale, che il 20 dicembre si è trovato a discutere di questi due temi senza sapere della spada di Damocle che pendeva sui conti comunali.

Tutto a Bellinzona

Gli interpellanti aggiungono che i commissari della Gestione, «pur non essendo a conoscenza della sottovenienza», esaminando la proposta municipale di mantenere il moltiplicatore al cinquantasette percentoavevano elencato una serie di fattori negativi, chiedendo di rinviare la discussione sull’imposta.

«Se a quel momento il Municipio era già al corrente delle tassazioni definitive e della necessità di rimborsare a Kering somme importanti – incalzano i quattro – perché non ha ritirato il messaggio sul moltiplicatore e ha insistito per farlo votare dal Legislativo?».

Alla fine la discussione su quale aliquota applicare è stata rinviata, mentre il Preventivo 2023 ha ricevuto luce verde. Intanto, come detto, quatto membri della Commissione della gestione hanno portato il caso sul tavolo della Sezione Enti Locali.

Ammissione e amarezza

Da noi contattato, il sindaco fa sapere di essersi scusato di fronte alla Gestione per non aver detto subito delle sottovenienze. «Non l’ho certo fatto in malafede, anche perché una cosa del genere non può essere tenuta nascosta a lungo. Ho aspettato perché avevamo chiesto alle autorità superiori una serie di chiarimenti, in particolare sull’entità della cifra a carico di Bioggio rispetto a quella che dovranno versare altri Comuni».

Alberti si dice comunque sereno.

«Daremo tutte le risposte del caso agli Enti Locali». Sereno, ma anche amareggiato per le polemiche interne. «Se mi devono attaccare in questo modo... che lo facciano. È la politica del resto, va bene così, ma mi spiace perché ho sempre cercato di essere oggettivo e di collaborare. Per una volta che ci prendiamo un paio di settimane in più per approfondire una questione...».

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