Lugano porta a casa il Preventivo e stringe il «patto» sui risparmi
Un fitto intreccio di numeri e parole. Questo è stato il dibattito sul Preventivo di Lugano, che il Consiglio comunale ha approvato con alcune modifiche rispetto a quanto proposto dal Municipio. Per esempio quella chiesta dalla Commissione della gestione di aumentare di 100 mila franchi le uscite dell’Ufficio di intervento sociale per ristabilire il credito a favore del Progetto di primo impiego, pensato a favore dei giovani che si affacciano al mondo del lavoro. L’idea ha raccolto 39 voti favorevoli, incassando anche il sostegno del Municipio. Sindaco e colleghi si sono allineati anche a un’altra richiesta: quella di mettere nero su bianco, nella decisione sul Preventivo, l’impegno a una riduzione minima dei costi di dieci milioni, soprattutto intervenendo sulle spese per il personale e su quelle per beni e servizi (34 voti favorevoli) ma anche (su richiesta del Municipio) sulle spese di trasferimento (si veda l’ultimo paragrafo). Si è poi passati a due proposte relative al moltiplicatore. Per la precisione a quello per le persone giuridiche (dal 2025 è possibile differenziare l’aliquota) che sarà dell’82% (quello per le persone fisiche rimarrà al 77%) come voluto dal Municipio per compensare gli «sconti» alle aziende maturati con la riforma fiscale. Non hanno avuto fortuna né il PLR, che si era battuto per mantenere l’aliquota al 77% anche per le persone giuridiche (14 voti favorevoli) né la Sinistra, che proponeva di alzarla all’85% (11). A livello di preferenze, comunque, la proposta che ha raccolto meno consensi (4) è stata quella del gruppo Avanti con Ticino & Lavoro, che auspicava un mandato a un ente esterno per la revisione della spesa della Città (costo: 60 mila franchi). Il Preventivo nel suo complesso è stato approvato con 26 voti favorevoli e 18 contrari. Gli altri si sono astenuti.
Dicasteri bocciati
La discussione è stata lunga (ma nemmeno troppo: poteva andare peggio) e segnata da contrasti. Quello fra il PLR (che nelle settimane scorse aveva annunciato di non voler approvare il Preventivo in mancanza di misure incisive per il contenimento della spesa) e la Lega (che per tutta risposta ha deciso di non approvare i conti dei dicasteri dei due municipali liberali radicali) ha portato alla mancata luce verde per i settori di competenza di Roberto Badaracco (cultura, sport ed eventi) e Karin Valenzano Rossi (sicurezza e spazi urbani).
Parola al Municipio
In controtendenza con le polemiche, dal sindaco Michele Foletti è giunto un appello alla concordanza. «Mi spiace che qualcuno si voglia chiamare fuori – ha detto riferendosi al PLR – ma abbiamo trovato una maggioranza responsabile che vuole lavorare. L’ultima cosa di cui ha bisogno Lugano è una battaglia politica: cerchiamo insieme di trovare soluzioni per la città, poi per combatterci avremo tempo più avanti: c’è tempo ogni quattro anni per farlo». Il municipale responsabile delle finanze Marco Chiesa ha fatto notare che un risparmio di dieci milioni, per la gestione corrente, non basterà: «Dovremo individuare altri cinque milioni fra risparmi e maggiori entrate». Un altro obiettivo «estremamente importante» è mettere un limite agli investimenti: «Vogliamo fissare un tetto annuo di 45 milioni – ha fatto sapere ancora Chiesa – anche identificando dei disinvestimenti». Il capodicastero non è entrato nei dettagli, ma il riferimento è alle vendite: di beni immobili o di pacchetti azionari. Il potenziale in questo ambito è grande: 250 milioni di franchi.
Il bilancio in breve
Per l’anno prossimo, il Preventivo ipotizza un disavanzo di quasi 24 milioni. Tra le varie voci di bilancio spiccano le spese di trasferimento (ossia i contributi al Cantone e ad altri enti pubblici e parapubblici per vari scopi) che ammontano a 204,1 milioni (per l’anno in corso sono previsti 197,7 milioni). Le spese per il personale dovrebbero toccare quota 162,8 milioni (contro i 162,2 ipotizzati per il 2024) mentre quelle per beni e servizi si attesterebbero a 90 milioni (91 quest’anno). Per quanto riguarda gli investimenti citati da Chiesa, Lugano nel 2025 dovrebbe spendere 82,9 milioni contro i 60,5 previsti per quest’anno, anche se su questo indicatore pesa l’incognita della manovra di risparmio, con alcuni progetti che potrebbero essere messi in stand-by o diluiti nel tempo.