Nuove Officine FFS: «L'investimento è destinato a crescere»
Il caso ha voluto che, nello stesso giorno, martedì, sono andati in scena la comunicazione delle Ferrovie riguardo alla messa in esercizio a fine 2027 delle nuove Officine di Castione (con un anno di ritardo) e l’assemblea del Partito socialista di Bellinzona. Che c’azzeccano?, vi starete chiedendo. Sono legati eccome, perché colui che più di tutti si è speso per il trasferimento dello stabilimento industriale dal centro città ad un altro luogo - rompendo un tabù secolare durante la campagna per le elezioni del 2017 - è stato il sindaco Mario Branda. Il quale, davanti ai «compagni», l’altroieri, non ha palesato preoccupazione per lo sforamento della tabella di marcia. Anzi, si è detto soddisfatto per il fatto che i ricorsi inoltrati al Tribunale amministrativo federale dal Comune di Biasca e dall’Unione contadini ticinesi contro il rilascio della licenza edilizia per il futuro sito produttivo non hanno effetto sospensivo, come abbiamo riferito a più riprese nelle ultime settimane, permettendo così l’inizio del cantiere vero e proprio entro l’estate.
Le cifre sotto la lente
«E vedrete che anche l’investimento, oggi pari a 580,5 milioni di franchi, è destinato a crescere», ha affermato il timoniere, ribadendo altresì che i posti di lavoro saranno almeno 400. Dal canto loro le FFS, come abbiamo scritto il 13 dicembre dando spazio alle considerazioni del responsabile della comunicazione della Regione Sud Patrick Walser, continuano a parlare di 360 collaboratori più 80 apprendisti. Sui costi del moderno impianto, per contro, allo stato attuale non possono essere fornite indicazioni chiare. Bisogna aspettare la conclusione delle ultime procedure di appalto prima di conoscere l’ammontare esatto dell’investimento. L’ex regia federale sta facendo di tutto per ridurre «laddove possibile» i costi che superano in modo «significativo» l’importo noto fino a questo momento. Su questo punto se ne saprà di più nei prossimi mesi. L’aggiudicazione delle commesse è infatti prevista entro metà anno (finora ne sono state assegnate tredici per un totale di circa 130 milioni: i mandati sono andati tutti a consorzi ticinesi), così come l’inizio dei lavori di costruzione preceduto dalla simbolica cerimonia della posa della prima pietra.
Fra rumori e possibili disagi
È l’occasione, quindi, per capire quali interventi sono previsti a medio-lungo termine ricordando che le opere preliminari sono cominciate lo scorso 2 marzo. In una comunicazione trasmessa negli scorsi giorni alla Cancelleria di Arbedo-Castione i vertici di FFS Infrastruttura (nella fattispecie direzione generale di progetto e lavori) hanno illustrato il piano degli interventi in agenda nel corrente anno. «Per mantenere il traffico ferroviario regolare e puntuale, evitare la soppressione di treni e garantire la sicurezza dei collaboratori, dal 15 gennaio al 16 dicembre 2024 diverse lavorazioni lungo la linea ferroviaria vengono eseguite durante la notte, con emissioni di rumori. Siamo consapevoli del fatto che, purtroppo, i progetti di costruzione comportano spesso disagi per le persone che risiedono in prossimità dei cantieri. Facciamo il possibile per ridurre al minimo il rumore e le restrizioni e vi ringraziamo per la comprensione», si legge nella nota di due pagine.
La linea di contatto e i binari
Eccoci allora ai lavori notturni in programma nei pressi della stazione FFS. Quelli alla linea di contatto si concluderanno a fine febbraio. Poi ci si concentrerà, da marzo a fine giugno, di nuovo sulla linea di contatto: gli operai saranno attivi dalle 23.30 alle 6. Dal 27 giugno al 1. luglio, per 72 ore consecutive, ci si focalizzerà sui lavori del genio civile e della tecnica ferroviaria. Da luglio a fine ottobre proseguiranno le opere concernenti la linea di contatto, mentre da novembre a metà dicembre sono in agenda delle opere relative ai binari. Parallelamente, come puntualizzato dalle Ferrovie, a metà anno si aprirà finalmente il cantiere per la realizzazione delle future Officine. L’impianto si occuperà della manutenzione leggera e pesante dei nuovi elettrotreni (Giruno, ETR e Flirt TiLo), per un totale di 92 veicoli, e di un centinaio di locomotive. Ogni giorno saranno 26 i veicoli in entrata nello stabilimento.