Il caso

Officine FFS, trattative (difficili) per le spese comunali

Arbedo-Castione: proseguono le negoziazioni tra le Ferrovie ed il Municipio per definire la chiave di riparto relativa agli interventi in programma per accogliere il futuro stabilimento - Intanto, in virtù del cantiere, sono in aumento le imposte alla fonte
La direttrice della Regione Sud delle FFS Roberta Cattaneo con il sindaco Luigi Decarli alla presentazione dei piani nel 2022. © CdT/Gabriele Putzu
Alan Del Don
16.11.2024 06:00

«Vogliamo spendere il meno possibile» disse a fine aprile 2022, durante una serata pubblica, il sindaco di Arbedo-Castione Luigi Decarli. Il riferimento era al progetto delle nuove Officine FFS previste in zona industriale e, nella fattispecie, alle opere viarie e di urbanizzazione. Sono trascorsi più di due anni e mezzo e, allo stato attuale, «non sono ancora definitivi gli oneri dovuti dal Comune» inerenti il moderno sito produttivo da almeno 755 milioni di franchi che dovrebbe venir inaugurato a fine 2028.

Canalizzazioni e acqua potabile

È quanto indica il Municipio nel preventivo 2025 (che stima un avanzo di 2.200 franchi con moltiplicatore d’imposta stabile al 91%) appena trasmesso al Legislativo che lo discuterà nella seduta del 16 dicembre prossimo. Fra le parti - quindi l’Esecutivo da un lato e le Ferrovie dall’altro - sono «tuttora in corso le negoziazioni concernenti la convenzione per la chiave di riparto». Con ogni probabilità la prima tranche - canalizzazioni (cifra da definire) ed acqua potabile (circa 770 mila franchi in questo caso) - dovrebbe essere versata nel 2027.

Due binari non paralleli

Le trattative non sono facili. Non lo sono mai state. Fin da subito, come confermato da più fonti al Corriere del Ticino. L’ex regia federale ed il consesso, per capirci, non viaggiano su binari paralleli. Secondo il Municipio l’azienda chiede troppo. D’altro canto quest’ultima ritiene quanto sottoposto al Comune giusto, soprattutto considerando l’importante investimento che - sempre secondo le FFS - darà lustro al comparto di Castione. Dove saranno attivi almeno 360 collaboratori ed un’ottantina di apprendisti che potranno creare indotto in paese. Oppure domiciliarsi. L’Esecutivo, dal canto suo, è onorato di poter accogliere l’impianto, tuttavia non vuole sobbarcarsi più del dovuto.

Popolazione preoccupata

Il sindaco Luigi Decarli e i colleghi hanno fatto proprie le preoccupazioni di buona parte della popolazione per le eventuali conseguenze finanziarie dell’Officina 2.0. Nel frattempo, grazie ai lavori preliminari dell’imponente cantiere, sono aumentate le imposte alla fonte (+200 mila franchi rispetto al preventivo 2024, per un totale che ha raggiunto quota 1,3 milioni: dovrebbe mantenersi stabile fino al 2028).

Questo perché è stata richiesta la parte fiscale agli artigiani al fronte, anche se la ditta non ha sede ad Arbedo-Castione. In crescita «in maniera esponenziale» pure le imposte speciali (+100 mila, per complessivi 400 mila franchi: in prospettiva l’importo è destinato a diminuire di 50.000/100.000 franchi).

Correlati
I costi sono più che raddoppiati
Nuove Officine FFS di Castione, nel 2017 si stimava un investimento di 360 milioni, ora salito a 755: arriverà a sfiorare il miliardo? - E sulla messa in esercizio inutile azzardare previsioni
Che faticaccia, cari progetti
Bellinzona, oggi il punto delle FFS sulle nuove Officine di Castione: il via al cantiere è slittato a causa di un ricorso - Le altre grandi opere non se la passano meglio in virtù di censure che potrebbero bloccarle per anni