Tentata rapina in centro, disposta una perizia
Non solo un quinto arresto in relazione alla rapina avvenuta in centro a Lugano lo scorso 2 luglio. Un'altra novità riguarda uno dei quattro componenti della banda già dietro le sbarre e la cui carcerazione preventiva era stata confermata a inizio ottobre dal giudice dei provvedimenti coercitivi René Libotte. Stando a nostre informazioni, è stata disposta una perizia per capire fino a che punto si sia spinto, pistola in mano al momento dell’intervento dei due agenti di polizia, il 48.enne. L’uomo, ritenuto dagli inquirenti il più pericoloso del quartetto, aveva puntato l’arma carica mentre arraffava il bottino contro il poliziotto che aveva poi aperto il fuoco e si era poi dato alla fuga per venir poco dopo intercettato e arrestato in zona Cattedrale.
Che cosa sappiamo finora
Una conferma, qualora ce ne fosse bisogno, della pericolosità del quartetto – un 46.enne e un 34.enne, sedicenti cittadini croati residenti in Croazia, e un 48.enne e un 34.enne sedicenti cittadini serbi residenti in Serbia –, che gli inquirenti ritengono affiliati (o perlomeno vicini) al gruppo criminale dei Pink Panthers. Come riferito negli scorsi mesi, infatti, il 48.enne era stato condannato a sei anni per una rapina nel Canton Vaud nel 2019, mentre a un secondo uomo è stato contestato un altro colpo andato in scena a metà marzo a Ginevra. Come se non bastasse, nei confronti di due membri della banda vi sono pure procedimenti penali aperti all’estero (in Europa) per reati analoghi. Il quartetto si trova attualmente in carcere. Come detto, a inizio ottobre il giudice dei provvedimenti coercitivi ha disposto la loro carcerazione preventiva per altri tre mesi.
L’ultimo arrestato, ne avevamo riferito ieri, è invece un 49.enne cittadino austriaco. L’uomo – nei confronti del quale il procuratore pubblico Simone Barca aveva firmato un mandato di cattura internazionale – è stato fermato in Ungheria alla fine di settembre. Nelle scorse ore è stato estradato in Ticino e, stando a quanto abbiamo potuto apprendere, si è già svolto un primo interrogatorio. Il sospetto è che il 49.enne abbia contribuito logisticamente in fase di pianificazione della rapina e che abbia fatto da autista il giorno dei fatti. Anche lui dovrà rispondere dell’ipotesi di reato di rapina.