Una ticinese a Valencia: «In città soffia un vento anomalo, sembra quello del deserto»
«Trovarsi in questo momento nel pieno centro di Valencia equivale a essere in una bolla totale». A parlare è Zara, una ragazza ticinese che si trova nel comune spagnolo. La regione è stata travolta dal forte maltempo, con vento e piogge torrenziali. Ma non la città. «Qui si percepisce un clima quasi paradossale. La popolazione conduce la vita quotidiana di tutti i giorni, le persone circolano per le strade in bicicletta, bevono il caffè in terrazza. Ma a cinque chilometri da qui le strade sono devastate, completamente inghiottite dal fango e dall'acqua. Una distanza irrisoria, praticamente il nulla», che spacca la regione in due realtà totalmente differenti.
Zara è una nomade digitale e si trova a Valencia dal 1. ottobre. Ripartirà il 6 novembre, verso lo Sri Lanka. «Sono qui da un mese», racconta, «quindi il mio viaggio non è stato influenzato dalle previsioni meteo. Mi sento molto fortunata, perché non sono stata toccata dalla devastazione». In centro città «soffia un vento anomalo, estremamente caldo. È talmente forte che si percepiscono spifferi insoliti nell'appartamento. Sembra il vento del deserto».
Nella serata di martedì, poco dopo le 20.00, i cellulari hanno cominciato a suonare all'unisono: «Abbiamo ricevuto un allarme inaspettato», prosegue Zara. «Sullo schermo del telefono è apparso questo messaggio: "Allerta della Protezione Civile". Diceva di prestare attenzione, rientrare al domicilio e non uscire per nessun motivo». Un invito alla prudenza estrema che è arrivato più volte nel corso della notte.
«È spaventoso sapere che la devastazione è così vicina e grave. La mia coinquilina è in contatto con le persone toccate da tutta questa distruzione. Siamo bombardate da foto e video di sofferenza, situazioni estremamente tragiche. Il disastro è enorme. Basta accedere a Google Maps per rendersi conto che tutto intorno a noi è fermo, le strade sono bloccate, i voli dirottati. Ci sono vittime e dispersi».
Anche nel centro di Valencia, comunque, le persone iniziano ad andare nei supermercati a fare scorte. Di acqua e di viveri. «Mi sento davvero molto fortunata», conclude Zara. «Spero in una tregua e che la popolazione possa riprendersi da tutto quello che sta accadendo».