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Un inizio di settembre segnato dall'anticiclone, e l'isoterma resta da record

Temperature miti e giornate soleggiate (a parte quella particolare di oggi, conseguenza indiretta dell'alta pressione) ci accompagneranno nella transizione verso l'autunno – Come sarà l'evoluzione nei prossimi giorni? Lo abbiamo domandato a Guido Della Bruna di MeteoSvizzera
© CdT/Chiara Zocchetti
Irene Solari
05.09.2023 19:30

C'è chi ne sta approfittando per godersi ancora qualche pomeriggio al lido, per fare un giro in centro gustando un gelato o una camminata in montagna. L'estate, insomma, non sta ancora finendo. No, ci sta regalando una dolce transizione verso il periodo autunnale. Come vi avevamo spiegato proprio ieri, le giornate in Svizzera continueranno a essere all'insegna del tempo stabile e delle temperature calde – anche fino a 30 gradi – almeno per tutta la settimana.

Una tendenza sottolineata anche da MeteoSvizzera, questa mattina, con un post sul suo profilo X: «Siamo a settembre o a luglio? La scorsa notte è stata tropicale in pianura in Ticino, e finora la più calda per settembre a Grono, Magadino, Locarno Monti e Lugano».

E proprio per fare il punto della situazione meteorologica e capire che cosa ci aspetta per i prossimi giorni, abbiamo rivolto qualche domanda a Guido Della Bruna di MeteoSvizzera.

Un fenomeno anticiclonico esteso

Una transizione verso l'autunno, dicevamo, con ancora qualche giornata dal sapore estivo. In Ticino ma anche in tutta la Svizzera. E non solo, come spiega Della Bruna: «Possiamo dire che questo fenomeno sta coinvolgendo un po’ tutta l'Europa centrale. Si tratta di una situazione di blocco anticiclonico centrata proprio su queste zone». Particolarmente toccata dall'aria calda, spiega il nostro interlocutore, è la parte centro-occidentale della Francia: «I colleghi francesi hanno addirittura attivato un’allerta canicola di grado 2 e, per queste regioni, sono previste temperature attorno ai 34 gradi, un po’ fuori stagione». Mentre in Svizzera? «Da noi la situazione è un po' al margine – risponde Della Bruna –, le temperature più alte sono attese soprattutto nella Svizzera romanda, zona più vicina alla Francia. Lì potremmo arrivare ai 30 gradi nei prossimi giorni. Un po’ meno verso la Svizzera tedesca, che sarà comunque sui 28–29 gradi. E anche in Ticino dovremmo restare attorno ai 28 gradi di massima, con temperature che sono comunque di 3–4 gradi al di sopra della norma stagionale».

La nuvolosità che abbiamo avuto oggi a Sud delle Alpi è una conseguenza indiretta dell’alta pressione, anche se non sembra

La nuvolosità particolare di oggi

Oggi, lo abbiamo visto, tutto il Ticino è stato ricoperto da una coltre di nuvolosità. Si tratta di un caso un po' particolare, come spiega Della Bruna: «La nuvolosità che abbiamo avuto a Sud delle Alpi è una conseguenza indiretta dell’alta pressione, anche se non sembra. È un fenomeno simile a quello della nebbia alta che c’è d’inverno sull’Altopiano. Oggi lo abbiamo avuto da noi». Una nuvolosità che è dovuta proprio al momento del rientro dell’aria fredda e umida dal Nord Italia, ci dice il meteorologo. «In effetti, al di sotto dei 2.200 metri, con il rientro di quest'aria più fresca abbiamo perso 7–8 gradi rispetto a ieri. In pratica, si è formata una forte inversione termica e si è formato anche questo strato nuvoloso che fa fatica a dissolversi ma che dovrebbe sparire in serata a poco a poco».

Tornano sole e caldo

E per quanto riguarda l'evoluzione nei prossimi giorni? Vedremo ancora queste coltri nuvolose? «Possiamo dire che la situazione rimane stazionaria», risponde Della Bruna, «e avremo condizioni anticicloniche, accompagnate sempre però da un po’ di umidità residua che, appunto, potrà causare qualche banco nuvoloso la mattina presto». Da domani – precisa il nostro interlocutore –, questa nuvolosità non dovrebbe più restare così a lungo, «anche perché oggi è durata praticamente tutto il giorno», aggiunge sorridendo, «ma riguarderà soltanto la seconda parte della notte e la prima parte del mattino», per poi lasciare spazio al sole. Bel tempo, quindi, dopo qualche possibile nuvola mattutina. Avremo quindi anche un conseguente rialzo delle temperature? «Sì, se oggi abbiamo fatto fatica a superare i 22 gradi alle basse quote, domani dovremo arrivare a 27 e i giorni successivi saranno circa sui 28 gradi».

Rispetto al solstizio d'estate abbiamo già perso due ore e mezza di sole, quindi i giorni sono più corti, rispettivamente le notti più lunghe e c’è più tempo per il raffreddamento notturno

Nessuna nuova ondata

In ogni caso, non vedremo più ondate di caldo e canicola come in agosto. Dopotutto siamo già a settembre, con l’accorciarsi delle giornate e la diminuzione dell’irradiazione solare. Ancora Della Bruna: «Pensiamo al fatto che, rispetto al solstizio, abbiamo già perso due ore e mezza di sole. I giorni sono più corti, rispettivamente le notti più lunghe, e c’è più tempo per il raffreddamento notturno. Noi, al contrario di quanto sta avvenendo in Francia, non dovremmo arrivare alle soglie della canicola. Sfioriamo i 30 gradi, certo, però le minime notturne dovrebbero restare contenute entro e al di sotto dei 20 gradi». Quindi nessuna ondata di caldo come quelle gli scorsi mesi: «Non è il caso, resteremo comunque in temperature di almeno 7 gradi più basse rispetto a quelle che abbiamo misurato fino a dieci giorni fa».

Isoterma sempre da record

A destare qualche pensiero in più, al di là del potersi godere ancora qualche giorno di bel tempo e di temperature miti, è la questione dell'isoterma degli zero gradi. Già un paio di settimane fa vi avevamo parlato del nuovo record misurato dalla radiosonda di Payerne, che aveva toccato i 5.300 metri. Ora, la situazione non sembra migliorare. «A differenza di quanto succede alla basse quote, in alta montagna le temperature attuali e previste sono nettamente al di sopra della media stagionale», ci spiega Della Bruna. Che aggiunge: «Ieri abbiamo raggiunto già il secondo valore più alto mai registrato per l’isoterma di zero gradi, mentre quello di oggi sarebbe il quinto più alto. Quindi, praticamente, nelle ultime due settimane abbiamo ritoccato la top5 dell’isoterma di zero gradi almeno tre volte, con i valori più alti mai misurati da 70 anni». Ma come mai, verrebbe da chiedersi, l'isoterma è così alta anche se siamo ormai a settembre? Quello delle alte quote è un sistema differente, risponde il meteorologo: «L’isoterma di zero gradi non è influenzata direttamente dal soleggiamento, stiamo parlando di atmosfera libera e di misurazioni fatte nell’atmosfera libera, quindi non in vicinanza del suolo». Al suolo vige un altro meccanismo: «Il sole riscalda il terreno e il terreno a sua vola riscalda l’aria vicina», aggiunge Della Bruna. «Ma quello che succede in quota è dovuto prima di tutto alla massa d’aria che è arrivata dal Nord Africa verso la Francia e in parte anche verso le Alpi. E poi dalla presenza dell’anticiclone che causa delle correnti discendenti che comprimono l’aria e la riscaldano ulteriormente. È questo che causa delle temperature così alte in montagna».

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