Alle urne

Un'altra «battaglia» a Giornico

Alle prime elezioni del neonato Comune, in agenda il 6 aprile, si presentano 13 candidati per le cinque poltrone in seno all'Esecutivo - Sono della partita sei degli attuali dieci municipali, compreso il sindaco di Bodio Stefano Imelli, favorito per il seggio più ambito
Una veduta di Giornico, paese ricco di cultura e di storia. © CdT/Chiara Zocchetti
Alan Del Don
08.03.2025 06:00

«Siamo riusciti a risolvere parecchi problemi, altri sono in via di risoluzione, mentre altri ancora dovranno essere approfonditi e affrontati dal nuovo Comune (...). Noi siamo piccoli, non tutto è magnifico, ma possiamo affermare di vivere in un paradiso». I Municipi di Bodio e Giornico hanno preso carta e penna e - attraverso un’edizione speciale congiunta del bollettino informativo - scritto ai cittadini che domenica 6 aprile saranno chiamati ad eleggere le prime autorità del nuovo Comune di «Giornico». A governare l’ente locale bassoleventinese, nato dall’aggregazione fra i due paesi, saranno un Esecutivo di cinque membri ed un Legislativo di 25 (i papabili sono 54). In corsa, per entrambi i poteri, vi sono tre liste.

Focus sulle persone

Complessivamente i candidati al Municipio sono 13. La lista 1 è quella de Il Centro che presenta un «giusto equilibrio» fra giovani e chi ha esperienza politica. Il programma verte «sulla centralità della persona». In lizza vi sono Marco Colombo (imprenditore, municipale di Bodio), Petra Giudici (impiegata di commercio, municipale di Giornico), Stefano Imelli (direttore della scuola Media di Acquarossa, sindaco di Bodio dal 2016), Matteo Taglialatela (responsabile vendite, municipale di Bodio) ed Alessandra Tognola (casalinga, vicesindaca di Bodio). Non si è ricandidato l’odierno timoniere di Giornico, Rosolino Bellotti, alla testa del consesso da quattro anni. Ha lasciato pure l’attuale collega di Municipio Davide Rossi.

Nuovi ed indipendenti

La lista 2 è quella denominata Nuova Giornico Progressista. «Siamo nati da poco, siamo indipendenti dai partiti, abbiamo idee fresche e progetti concreti», sottolineano nel bollettino informativo. Ambiscono ad entrare nell’Esecutivo Massimo Brigatti (ferroviere e sindacalista), Giotto Roberti-Maggiore (biologo e ricercatore Agroscope) e Franco Romerio-Giudici (economista e storico, già docente all’Università di Ginevra, municipale di Bodio).

A favore del dialogo

Infine, terza ed ultima lista in corsa il 6 aprile prossimo, quella del PLR Bassa Leventina che si impegna a «promuovere un dialogo trasparente e trasversale» tra la popolazione e il Comune. I candidati al Municipio sono Maurizio Colombini (progettista CSI), Valerio Faretti (pensionato), Cesare Tengattini (selvicoltore e falegname), Edana Giudici (pensionata gerente) ed Ilva Ghilardini Lepori (docente pensionata). Non sarà più dela partita il vicesindaco di Giornico Tiziano Peduzzi. Da notare che, rispetto al 2021, sono «sparite» le liste Giornico futura (dell’attuale municipale Lorenza Ambrosini) e Giornico 2030 del compianto vicesindaco Donatello Poggi.

Il rilancio dell’ex Monteforno

Il nuovo ente locale della bassa valle conterà circa 1.700 abitanti. Avrà sede nella Casa comunale di Bodio e moltiplicatore d’imposta al 95%. Il Governo ha assicurato un sostegno di 3 milioni di franchi, di cui 1,2 per gli investimenti e uno per il risanamento finanziario. Fra i progetti individuati per assicurare prospettive rosee al paese citiamo il rilancio della zona industriale (con fulcro l’ex Monteforno), dando vita al Polo di sviluppo economico in collaborazione con Personico dopo che è naufragata l’ipotesi di accogliere le moderne Officine FFS; il rafforzamento del Campus formativo di Bodio, polo interaziendale attivo nell’industria metalmeccanica ed elettrica.

Un altro settore strategico è quello idrico ed energetico, ad esempio attraverso la valorizzazione dell’acqua che sgorga a 26-28 gradi dal tunnel di base di AlpTransit. E c’è infine l’idea di fare di Giornico (villaggio ricco di storia e cultura) un museo a cielo aperto, partendo dalla vecchia centrale della Biaschina.

Quel no a «Sassi Grossi»

Se «Giornico» ha visto la luce è anche perché… il 13 febbraio 2022 alle urne era stato affossato il progetto denominato «Sassi Grossi» che comprendeva pure Personico e Pollegio. Furono proprio questi ultimi due paesi a mostrare il pollice verso alla fusione, mentre Bodio e Giornico dissero sì rispettivamente con l’81% e l’84%. Dopo il fallimento delle nozze a quattro si è subito partiti con slancio ed entusiasmo per condurre in porto l’unione dimezzata, ma non per questo meno voluta e «sentita» dai cittadini, come dimostrato alle urne il 26 novembre 2023.

Il calo demografico

Il destino demografico dei due paesi è identico. «Negli ultimi quattro decenni assistiamo ad un preoccupante calo della popolazione, non solo nei nostri Comuni, ma in tutta la Leventina, provocato dall’attrattiva dei centri urbani del Ticino e della Svizzera interna», sottolineano i Municipi di Bodio e Giornico. Le classi di età comprese tra i 20 e i 59 anni sono più numerose nel primo ente locale per entrambi i sessi.

I cittadini fra i 15 e i 64 anni rappresentano il 60% della popolazione; gli anziani il 30%; mentre i giovani fino ai 14 anni il 10%. Terza età e famiglie saranno dunque al centro dei pensieri del futuro Esecutivo di «Giornico».

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