Campi inagibili? La Città replica: «Sono solo critiche pretestuose»
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Il campo da calcio B sintetico accanto allo stadio Comunale di Bellinzona, sul quale da inizio anno si allena l’ACB, è tornato sotto i riflettori. Questa volta ad esprimersi sulla vicenda è Fabio Käppeli, capodicastero Finanze, economia e sport, nonché presidente di Bellinzona Sport che risponde con delle precisazioni «necessarie» a quanto affermato dalla Società. La questione - lo ricordiamo - era stata sollevata da un’e-mail inviata a Käppeli da Brenno Martignoni Polti, presidente del club ed ex sindaco di Bellinzona, in cui si rilevava l’inagibilità del campo di allenamento sintetico, usato dalla prima squadra granata per non rovinare il manto erboso del Comunale. «ACB 1904 SA è in possesso di risultanze peritali attestanti chiaramente lo stato non conforme del campo B sintetico», recitava la missiva. «Ne deriva la sua inagibilità da subito».
Questioni economiche
Partendo subito dalla questione del campo B, spiega Käppeli, «le varie lamentele ci hanno portato a fare ulteriori verifiche ma posso garantire che la manutenzione è sempre stata fatta regolarmente - l’ultima, straordinaria, nel 2024 - e che l’omologazione c’è. Prendiamo seriamente il nostro lavoro, le aspettative dei partner e soprattutto la sicurezza». Per il campo sintetico, quindi, «la questione non si pone». Di diversa opinione è invece il club, secondo il quale quella superficie non è omologata dal 2023, come avrebbe confermato la perizia condotta in tal senso.
Mentre per l’eventualità - sollevata dal club - di allenarsi sul campo di Gorduno, anche in questo caso la possibilità c’è assolutamente, ribadisce Käppeli. I termini tra le due parti «erano anzi già chiari e concordati bilateralmente, si trattava solo di definire qualche dettaglio. Dovevamo formalizzare il tutto non appena pagato l’importo dovuto da convenzione. O perlomeno così ci è stato detto». «La licenza - aggiunge ancora - sicuramente non è a rischio né per le condizioni del campo sintetico, né per quelle del campo principale. Ma semmai perché ci sono creditori, e sembra anche giocatori, che mantengono giustamente le proprie pretese di carattere finanziario».
Investimenti e prospettive
Venendo alle condizioni del campo principale, la questione è regolata dalle direttive del greenkeeper (responsabile della cura del prato, n.d.r.) per manutenzione e utilizzo. Un terreno che, secondo Käppeli, «sembra facciano di tutto per rovinare, con continui allenamenti non adatti a un campo che vogliamo preservare, per poi lamentarsi delle sue condizioni». Non solo. «L’obiettivo di tutte queste lamentele pretestuose è chiaro: da una parte la Società vuole distogliere l’attenzione dai risultati che arrivano dal campo, ben lontani dalle aspettative di inizio stagione, e dall’altra servono a mettere in discussione il pagamento dell’affitto». Una cifra che, specifica, «non è un affitto per il campo, ma una partecipazione a prezzo politico alle sole spese accessorie. Che il Consiglio comunale ci ha indicato dovrebbe essere ben maggiore». Insomma, «in queste condizioni è difficile costruire e instaurare un dialogo serio». «Siamo stufi di questa situazione. Così come sono stufi i tifosi e lo dimostrano tristemente i pochi spettatori presenti allo stadio ogni week-end». L’esasperazione, aggiunge Käppeli, deriva anche da «tutto quello che il Municipio sta facendo per portare avanti gli investimenti. Ma come facciamo a investire e a giustificare cifre milionarie a favore di un club senza seguito né prospettive?».