«Ma quant'è bello questo Natale a Locarno! E con Winterland... ancora di più»
A Locarno, la gettonatissima Winterland - tra l’altro preferita con la pronuncia tedesca, «Vinterland» - piace sempre di più. La manifestazione natalizia di Piazza Grande e dintorni, che si concluderà il 6 gennaio 2025, ha superato il giro di boa. Ma cosa ne pensano visitatrici e visitatori che, ogni sera, animano le varie attrazioni? Per saperlo, la scelta cade su una serata «tranquilla», lontana dal pienone del fine settimana. Anche se, tutto sommato, la frequentazione è degna di nota, come il pubblico, eterogeneo. A confermare l’attrattività dell’iniziativa. E così, nelle code che si formano per salire sul «kamikice» - lo scivolo a chiocciola -, per entrare nel fondue chalet San Bernardino, per farsi un giro sul grande carosello all’ombra della magnolia o per accedere alla pista di ghiaccio, troviamo anche chi ha imparato a muoversi in equilibrio proprio qui, in centro città. «Ho deciso di comprare dei pattini tutti miei», racconta al Corriere del Ticino Niccolò, trasferitosi nella «Regina del Verbano» per motivi di studio.
Più grande, collocato meglio
Il 19.enne ha appena finito di allacciarsi le stringhe ed è pronto ad aprire il cancello per trascorrere un paio d’ore scivolando con le sue lame, ma sacrifica alcuni minuti per dire la sua: «È una fortuna avere tutto ciò dietro la scuola, infatti sono qui tutti i giorni. E poi l’accesso è gratuito, incredibile», esclama. «Per non parlare del lavoro visivo proiettato sugli edifici, straordinario».
Con lui c’è la coetanea Iris, di Agarone, pure lei pronta a giravoltare sulla gelida distesa: «Rispetto all’anno scorso, la pista è più grande e posizionata meglio, come molte altre cose. Trovo che ci sia più spazio». La prima edizione di Winterland, in effetti, era stata messa a punto nel giro di poche settimane e in una forma meno rifinita. All’imbocco di via Franchino Rusca ecco Sophie, di Pazzallo. «È molto scenografica e attraente. Con queste luci, le casettine, una bella storia (“Un abbraccio di stelle”, proiettata su Palazzo Marcacci allo scoccare di ogni ora) e tante luci», evidenzia la 30.enne, la quale aggiunge di essere in attesa dei genitori.
Un carosello esclusivo
«Volevano farsi un giro e dovrebbero essere qui a momenti». Non ha ancora provato l’offerta di cibo, «solo il vino, per ora. Ed è buono», sorride soddisfatta alzando il calice. «Probabilmente mangerò qualcosa, niente di troppo pesante».
Entrando nel grande capannone trasparente, Maryleen tiene a bada le sue bambine. «Sono arrivata apposta da Roveredo», spiega la 46.enne, che però in Ticino ha vissuto a lungo, gestendo negli ultimi tempi una filiale Coop. «La pista e la piazza sono perfette per far divertire le bambine e far loro vivere un po’ della magia del Natale a Locarno. È tutto realizzato con cura e molto carino. Abbiamo fatto un giro sul carosello. Si vede di rado e l’ho apprezzato». La giostra, al momento, risulta però spenta a causa di un problema burocratico che gli organizzatori stanno risolvendo (vedi anche il comunicato ufficiale qui sotto).
Ma quale scivolo, solo «fifa»
Mentre le pargole reclamano la sua attenzione a gran voce, un’ultima domanda sullo scivolo: «Eh, no. Sono ancora troppo piccole e hanno avuto fifa», annuncia con una punta di allegria nella voce. Appena fuori, Laura e Martina si stanno godendo un classico aperitivo. «C’è un ambiente piacevole che dà una botta di vita alla città», afferma la prima, titolare di un negozio di abbigliamento ad Ascona. «È confortante sapere che puoi uscire una qualsiasi sera e trovare sempre qualcosa da fare». La 25.enne sottolinea di non aver ancora provato a pattinare, «ma lo farò sicuramente». In comune con la sua amica, docente di scuola elementare e residente in Valle Verzasca, ha il gradimento per la varietà enogastronomica a portata di mano: «Sì, abbiamo provato un po’ di tutto, ogni cosa è squisita. Fermarsi a cena è fantastico, perché l’ambiente è accogliente», dichiara la 26.enne, che apprezza molto anche i concerti, come quello di sabato scorso degli Sgaffy. Intanto, oltre la copertura, Nadia e Alex adocchiano le piadine di «Al Cantinone». Gli allenamenti di pallavolo hanno scatenato un certo languorino.
Castello e Palacinema
Per la 28.enne, che nella vita è operatrice socioassistenziale, l’aspetto migliore è «stare in compagnia, socializzare. Pensavo comunque di portare le mie nipotine, durante il giorno, a pattinare». Il compagno, 34.enne e impiegato della Città, ribadisce di essere colpito in maniera positiva «dall’illuminazione del Castello visconteo e del Palacinema».
Il comunicato ufficiale di Winterland a proposito del «fermo» intimato al carosello:
«È con grande rammarico che annunciamo la temporanea chiusura del carosello di Winterland Locarno a causa di motivi burocratici. Questa situazione ci addolora profondamente, soprattutto pensando ai tanti bambini e alle famiglie che non hanno potuto vivere la gioia e la magia di un giro sulla nostra giostra. Speriamo in una rapida riapertura. Desideriamo rassicurare il pubblico che ci siamo attivati immediatamente per risolvere la situazione nel minor tempo possibile. Stiamo lavorando per garantire la riapertura del carosello. Ringraziamo di cuore tutte le persone che ci stanno supportando in questo momento e invitiamo il pubblico a continuare a seguirci per aggiornamenti. Siamo determinati a restituire quanto prima la gioia del carosello, un simbolo del Natale che rappresenta anche un’occasione di unione per la comunità. Confidiamo nella comprensione e nel sostegno di tutti, e ci scusiamo per il disagio arrecato».