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Lo ha chiesto la Casa Bianca in una nota sull'arresto del reporter del Wall Street Journal Evan Gershkovich – «Putin potrebbe recarsi in Turchia a fine aprile»: il Paese non ha aderito allo Statuto di Roma della Corte penale internazionale, e non ha quindi alcun obbligo di arrestare il presidente russo sul quale pende un mandato di arresto per crimini di guerra spiccato dalla stessa Cpi – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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22:13
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«Almeno 6 missili russi su Kharkiv»
Almeno 6 missili russi hanno colpito in serata Kharkiv: lo ha riferito il capo dell'amministrazione statale regionale di Kharkiv Oleg Sinegubov come riportano i media ucraini. «Il nemico sta di nuovo colpendo Kharkov. Sono stati registrati almeno 6 'arrivi' preliminari con gli S-300. Stanno bombardando dalla direzione di Belgorod. Non lasciare rifugi finché l'allarme non sarà terminato», affermano le autorità locali.
20:57
20:57
«Le accuse di spionaggio? Ridicole»
«Le accuse di spionaggio contro Evan Gershkovich sono ridicole». Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, in un briefing con la stampa a proposito dell'arresto in Russia del giornalista del Wall Street Journal ribadendo l'invito a tutti gli americani nel Paese a lasciare immediatamente la Russia.
20:32
20:32
Identificato l'intermediario tra Russia e Corea Nord
Gli Stati Uniti hanno identificato l'intermediario nelle operazioni della Russia per acquistare armi e munizioni dalla Corea del Nord. Si tratta di Ashot Mkrtychev, uno slovacco di 56 anni che ha contribuito a concludere gli accordi per la vendita di "oltre venti" tipi di armi e munizioni alla Russia tra la fine del 2022 e l'inizio del 2023, riferisce il dipartimento del Tesoro Usa senza tuttavia precisare se le operazioni siano state finalizzate.
In cambio, Pyongyang avrebbe dovuto ricevere contanti, aerei commerciali, merci e materie prime. Lo slovacco è stato immediatamente inserito nella lista nera del Tesoro americano. "Rimaniamo impegnati a limitare le capacità militare-industriali della Russia, nonché a denunciare e contrastare i tentativi russi di eludere le sanzioni e ottenere attrezzature militari dalla Corea del Nord o da qualsiasi altro stato disposto a sostenere la sua guerra in Ucraina", ha affermato la segretaria Janet Yellen in una nota.
Lo scorso settembre la Casa Bianca aveva dichiarato che la Russia stava acquistando proiettili di artiglieria e razzi dalla Corea del Nord. A novembre, il portavoce della sicurezza nazionale, John Kirby, aveva aggiunto che Pyongyang aveva iniziato a spedire armi alla milizia Wagner al soldo di Mosca.
18:50
18:50
Putin firma il decreto: 147 mila coscritti per primavera
Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto sulla chiamata di primavera per il servizio militare che riguarda 147.000 persone dai 18 ai 27 anni. Lo riportano le agenzie russe.
18:49
18:49
Casa Bianca: «Gli americani lascino subito la Russia»
Tutti i cittadini americani che si trovano in Russia devono lasciare immediatamente il Paese. Lo ha chiesto la Casa Bianca in una nota sull'arresto del reporter del Wall Street Journal Evan Gershkovich.
«Siamo profondamente preoccupati per le inquietanti notizie secondo cui Evan Gershkovich, un cittadino americano, è stato arrestato in Russia», scrive la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, sottolineando che già da ieri sera funzionari dell'amministrazione sono in contatto con il Wall Street Journal e con la famiglia del giornalista.
«È inaccettabile che il governo russo prenda di mira cittadini americani. Condanniamo l'arresto di Gershkovich con la massima fermezza», si legge ancora.
Anche il segretario di Stato Antony Blinken ha condannato l'arresto. «Condanniamo nei termini più duri i continui tentativi del Cremlino di intimidire, reprimere e punire i giornalisti e le voci della società civile», afferma Blinken, sottolineando che il Dipartimento di Stato è in contatto con il quotidiano USA.
17:19
17:19
Almeno 2 mesi di arresto per il giornalista USA fermato a Ekaterinburg
Lo stato d'arresto del giornalista americano Evan Gershkovich, fermato a Ekaterinburg con l'accusa di spionaggio, durerà almeno due mesi, fino al 29 maggio.
Lo ha deciso la Corte di Lefortovo a Mosca, secondo quanto precisato dal suo servizio stampa all'agenzia Ria Novosti.
Daniel Berman, avvocato che difende Gershkovich, ha dichiarato che intende ricorrere in appello contro l'arresto del suo assistito ordinato dal tribunale e "chiedere di conoscere i materiali riguardanti l'arresto". Lo riporta la Tass.
16:04
16:04
Lavrov presiederà una riunione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU
Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov presiederà una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a New York la cui presidenza russa inizia il primo aprile. Lo ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova.
15:19
15:19
«Non voleva andare in guerra», condannato soldato in Crimea
Un tribunale militare russo in Crimea ha condannato un soldato a nove anni di reclusione con l'accusa di «diserzione». Secondo la pubblica accusa, il militare era in servizio a Sebastopoli e avrebbe lasciato arbitrariamente la propria unità.
Lo riporta l'ufficio stampa del tribunale, ripreso da Novaya Gazeta Europa. Secondo la corte, il militare avrebbe dichiarato di aver agito in questo modo perché non voleva prendere parte all'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe russe.
Secondo Mediazona, dopo l'inizio della mobilitazione parziale per la guerra in Ucraina, i tribunali militari di guarnigione in Russia hanno ricevuto almeno 536 procedimenti dove gli imputati sono accusati di aver lasciato le postazioni militari senza autorizzazione, di diserzione o di mancato rispetto di un ordine.
15:03
15:03
Almeno due mesi di arresto per il giornalista Gershkovich
Lo stato d'arresto del giornalista americano Evan Gershkovich, fermato a Ekaterinburg con l'accusa di spionaggio, durerà almeno due mesi, fino al 29 maggio.
Lo ha deciso la Corte di Lefortovo a Mosca, secondo quanto precisato dal suo servizio stampa all'agenzia Ria Novosti.
14:45
14:45
Confermato l'arresto del giornalista del Wall Street Journal
La Corte di Lefortovo a Mosca ha tramutato in arresto lo stato di fermo del giornalista americano Evan Gershkovich. Lo riferisce la Tass.
14:45
14:45
Il giornalista del Wall Street Journal è nel tribunale a Mosca
Il giornalista americano Evan Gershkovich, fermato a Ekaterinburg, è stato portato al tribunale del distretto di Lefortovo a Mosca, che dovrà decidere se e come prolungare lo stato di detenzione. Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti. L'udienza si svolge a porte chiuse.
13:34
13:34
«Il giornalista Gershkovich è andato in una città dove si producono i tank»
Oltre che a Ekaterinburg, il giornalista americano del Wall Street Journal Evan Gershkovich, fermato dai servizi d'intelligence, si era recato a Nizhny Tagil, un'altra città russa dove è situato uno stabilimento dell'industria della difesa Uralvagonzavod, che produce carri armati. Lo scrive il sito indipendente Meduza citando «giornalisti occidentali che lavorano a Mosca».
Media locali della regione degli Urali citano un fixer, Yaroslav Shirshikov, che ha accompagnato il giornalista nella sua visita a Ekaterinburg. Secondo Shirshikov, Gershkovich si era recato in questa città per raccogliere informazioni sull'atteggiamento della popolazione nei confronti del conflitto in Ucraina e la compagnia militare Wagner.
Richiesto di un commento da un giornalista del Daily Beast, il fondatore del Gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha risposto in tono sarcastico: «Se vuoi posso controllare la stanza delle torture di casa mia per vedere se è qui, ma non mi pare di averlo visto tra le decine di giornalisti americani che tengo lì».
Ieri, scrive Meduza, si era diffusa la voce che un uomo era stato fermato dalle forze di sicurezza nel ristorante Bukowski Grill di Ekaterinburg e portato via con la testa coperta da un maglione. Secondo Shirshikov si trattava proprio del giornalista americano.
13:16
13:16
Cremlino: «Giornalista WSJ colto in flagrante»
«Non si parla di sospetti, è stato colto in flagrante»: così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha commentato il fermo del giornalista americano del Wall Street Journal a Ekaterinburg. Lo riferisce Ria Novosti.
Peskov ha auspicato che gli Usa non compiano atti di rappresaglia per l'arresto del giornalista: «speriamo che ciò non avvenga, e non deve avvenire».
Ad una domanda circa un possibile scambio di prigionieri con gli Usa che coinvolga anche il giornalista del Wall Street Journal Peskov ha risposto: «non ho alcuna informazione, non ho nulla da dire in proposito».
La domanda si riferiva a un possibile scambio con Serghei Cherkasov, un russo detenuto in Brasile e incriminato nei giorni scorsi negli Usa con l'accusa di essere un agente dei servizi d'intelligence russi.
Da parte sua il vice ministro degli esteri russo Serghei Ryabkov, citato dalla Tass, ha detto che la questione «non è ancora stata discussa».
13:14
13:14
I fedeli respingono gli inviati del governo a entrare nel Monastero Grotte
I fedeli riuniti davanti al sito religioso hanno impedito oggi ai rappresentanti del governo ucraino di entrare nel Monastero delle Grotte di Kiev, dove avrebbero dovuto mettere i sigilli ad alcuni degli edifici per fare sgomberare i monaci della Chiesa ortodossa ucraina fedele a quella di Mosca. Lo riferiscono le agenzie russe citando i media locali.
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto che Mosca «condanna risolutamente la pressione delle autorità di Kiev» sui monaci del monastero. «Nessuno rimarrà indifferente al loro destino», ha aggiunto.
13:11
13:11
Il Wall Street Journal nega «con veemenza» le accuse al reporter arrestato
Il Wall Street Journal ha «smentito con veemenza» le accuse di spionaggio mosse da Mosca nei confronti del suo giornalista Evan Gershkovich, arrestato in Russia, e ne ha chiesto il rilascio immediato.
«Il Wall Street Journal respinge con veemenza le accuse dei servizi di sicurezza russi e chiede l'immediato rilascio di Evan Gershkovich, un giornalista affidabile e coscienzioso», ha dichiarato il giornale in un comunicato. «Siamo solidali con Evan e la sua famiglia.»
12:31
12:31
«I russi ora sganciano bombe alate modificate da 500 kg»
L'aeronautica russa ha cominciato a sganciare bombe da crociera di 500 chili che volano per decine di chilometri senza passare sopra la zona della contraerea ucraina. Lo ha dichiarato alla tv il portavoce dell'Aeronautica ucraina Yuriy Ignat, spiegando che ormai le bombe aeree alate modificate compaiono nella zona del fronte quasi ogni giorno.
«Questa è una nuova minaccia che ci si presenta: senza volare nella nostra zona di attacco della difesa aerea, stanno sganciando queste bombe. Bombe di 500 chili volano per decine di chilometri, queste bombe hanno una testata», ha detto Ignat.
12:30
12:30
AIEA: «La centrale di Zaporizhzhia non può essere protetta»
L'impianto nucleare ucraino di Zaporizhzhia «non può essere protetto»: lo ha dichiarato dopo la visita di ieri il capo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) Rafael Grossi, citato da Sky News International.
Secondo Grossi il numero di truppe nella regione dell'impianto, occupata dalle unità militari di Mosca, è aumentato in modo significativo e non è più possibile proteggerlo. «È ovvio che l'attività militare sta aumentando in tutta la regione. Quindi l'impianto non può essere protetto», ha dichiarato.
Da parte sua il viceministro degli esteri russo Serghei Ryabkov, citato dall'agenzia Ria Novosti, ha sostenuto che l'Ucraina e gli USA, «che la coprono», hanno «una posizione distruttiva sulla zona di sicurezza» da istituire intorno alla centrale, sottolineando che Mosca ha comunicato all'AIEA la sua proposta su come dovrebbe funzionare la zona di sicurezza.
12:26
12:26
Zakharova: «L'attività del reporter del WSJ non era giornalismo»
Quello di cui si occupava a Ekaterinburg il giornalista americano del Wall Street Journal che è stato fermato «non ha nulla a che fare con il giornalismo». Lo afferma sul suo canale Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova.
«Purtroppo - aggiunge la portavoce - non è la prima volta che lo status di 'corrispondente straniero', il visto giornalistico e l'accreditamento vengono utilizzati da stranieri nel nostro paese per coprire attività che non sono giornalismo. Questo non è il primo noto occidentale ad essere 'pizzicato'».
11:17
11:17
Mosca: «Continueremo a notificare agli USA il lancio dei missili»
Nonostante abbia sospeso la sua partecipazione al trattato New START sugli armamenti nucleari, la Russia, «come gesto di buona volontà», continuerà a dare notifica agli Stati Uniti dei lanci dei suoi missili balistici intercontinentali e di quelli lanciati dai sottomarini. Lo ha detto il viceministro degli esteri Serghei Ryabkov citato da Ria Novosti.
10:37
10:37
La Cina è pronta a più scambi militari con la Russia
La Cina è pronta ad aumentare gli scambi con le forze armate russe al fine di approfondire la comunicazione, la cooperazione e la fiducia reciproca militare. È quanto ha detto il portavoce del ministero della difesa Tan Kefei.
A suo dire le relazioni tra i due paesi "non sono simili all'alleanza militare e politica durante la Guerra Fredda, ma trascendono il modello di relazioni statali e hanno la natura del non allineamento, del non confronto e del non prendere di mira paesi terzi". Tra i piani, ha aggiunto Tan nel briefing mensile virtuale, c'è anche quello su "regolari esercitazioni e pattugliamenti navali e aerei congiunti".
L'esercito cinese "è disposto a collaborare con l'esercito russo per attuare pienamente l'importante consenso raggiunto dai due capi di stato", Xi Jinping e Vladimir Putin, e "rafforzare ulteriormente la comunicazione e il coordinamento strategici, organizzare regolarmente pattugliamenti marittimi e aerei congiunti, nonché esercitazioni e addestramento congiunti", ha continuato il portavoce.
Si tratta di iniziative, ha concluso Tan, finalizzate ad "approfondire ulteriormente la fiducia reciproca militare" e a fornire "nuovi contributi al mantenimento della sicurezza e della stabilità internazionali e regionali".
10:18
10:18
Russia: arrestato giornalista del Wall Street Journal
(Aggiornato)
Un giornalista americano del Wall Street Journal, Evan Gershkovich, è stato arrestato a Ekaterinburg, in Russia, con l'accusa di spionaggio. Lo riferisce Interfax citando un comunicato dei servizi d'intelligence interni Fsb.
In un comunicato l'Fsb afferma che il giornalista, «agendo su istruzione della parte americana, raccoglieva informazioni coperte dal segreto di Stato sull'attività di una delle imprese del complesso industriale militare russo».
Gershkovich, regolarmente accreditato presso il ministero degli esteri, è accusato di spionaggio sulla base dell'articolo 276 del Codice penale, che prevede condanne fino a 20 anni di reclusione, ha precisato l'Fsb.
Il giornalista, i cui genitori vivono negli USA ma sono originari dell'ex Unione Sovietica, ha 32 anni e parla russo. Prima di essere assunto al Wall Street Journal aveva lavorato per l'agenzia Afp e per la testata russa in lingua inglese Moscow Times.
Il Wall Street Journal si dice «profondamente preoccupato» per la detenzione del suo giornalista, afferma il quotidiano americano in una dichiarazione pubblicata dall'agenzia russa Tass.
10:14
10:14
Quattro dirigenti di Gazprombank condannati a Zurigo
(Aggiornato)
Quattro dirigenti della filiale svizzera delle banca russa Gazprombank sono stati condannati a Zurigo di aver violato i loro doveri di diligenza nei rapporti con il violoncellista Sergei Roldugin, considerato uno stretto confidente di Vladimir Putin.
I quattro imputati sono stati condannati dal Tribunale distrettuale di Zurigo a pene pecuniarie con la condizionale per l'accusa di carente diligenza in operazioni finanziarie (Art. 305ter del Codice penale).
Gazprombank Schweiz (GPBS) è una filiale del colosso russo del gas Gazprom, a maggioranza statale. Il suo Ceo è stato condannato in prima istanza a una pena pecuniaria di 180 aliquote giornaliere da 3000 franchi. Altri due membri della direzione a 180 aliquote da 3000 franchi e un consulente della clientela a 120 aliquote da 440 franchi. Tutte le pene sono sospese per un periodo di prova di due anni.
La sentenza non è ancora definitiva e i difensori dei quattro banchieri hanno subito annunciato che la impugneranno davanti al Tribunale cantonale. Un rappresentante del Ministero pubblico ha invece parlato di un «segnale importante per il rispetto dei requisiti di diligenza nelle transazioni finanziarie».
Ai banchieri veniva rimproverato di non aver verificato a sufficienza la provenienza di circa 50 milioni di franchi versati su due conti intestati a Roldugin - a nome di due società con sede rispettivamente a Panama e a Cipro - gestiti dalla banca fra il 2014 e il 2016, quando cioè la Russia aveva già annesso la Crimea. Il sospetto è che in realtà si sia trattato di fondi di persone vicine al Cremlino.
«Non è stato possibile determinare chi fosse l'effettivo proprietario» di quei fondi , ha dichiarato il presidente del Tribunale distrettuale di Zurigo presentando la sentenza. Per la corte, è tuttavia acclarato che non si poteva trattare di Roldugin.
Il violoncellista e direttore d'orchestra Sergei Roldugin è considerato un confidente di lunga data del presidente russo Vladimir Putin e sarebbe pure il padrino dalla sua figlia maggiore, Maria.
Facendo riferimento anche a notizie di stampa (nel 2014 Roldugin aveva ad esempio dichiarato al «New York Times» di «non essere milionario») il tribunale è arrivato alla conclusione che il rapporto d'affari avrebbe dovuto terminare al più tardi nel novembre del 2015. Invece è proseguito per circa un altro anno.
Nel corso del dibattimento che si è tenuto lo sorso 8 marzo, la pubblica accusa aveva chiesto di condannare ognuno dei quattro banchieri a sette mesi di detenzione con la condizionale. Gli avvocati della difesa si sono invece battuti per il proscioglimento dei loro assistiti.
La GPBS ha annunciato la fine delle sue attività nell'ottobre scorso e si trova attualmente in fase di liquidazione. Nel 2016 era finita sotto la lente della Finma, l'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari, sulla scia delle rivelazioni dei cosiddetti «Panama Papers».
Nel 2018, la Finma ha chiuso il procedimento contro GPBS in relazione ai «Panama Papers», certificando gravi carenze nella documentazione sul riciclaggio di denaro della banca.
09:45
09:45
«Putin decise con Patrushev di scatenare la guerra»
Solo tre o quattro persone nella cerchia ristretta del presidente russo Vladimir Putin erano a conoscenza dei preparativi per l'invasione dell'Ucraina. Insieme a lui ha preso in particolare la decisione di iniziare la guerra il segretario del Consiglio di sicurezza Nikolai Patrushev. Lo ha dichiarato in un'intervista a Gazeta.ua il portavoce dell'intelligence della Difesa ucraina Andriy Yusov.
«La decisione di scatenare una guerra - ha affermato - è la conseguenza del modello di governo russo. La Russia è una società chiusa, anche all'interno del verticismo dittatoriale. Le conseguenze sono catastrofiche», ha detto Yusov.
09:43
09:43
Arrestato il padre dell'adolescente russa no-war
Sarebbe stato arrestato a Minsk, in Bielorussia, Alexei Moskalev, l'uomo russo fuggito dopo la condanna a due anni con l'accusa di aver screditato la Russia sulle reti sociali seguita a un disegno della figlia sulla pace. Lo riporta il «Guardian».
Moskalev è stato separato dalla figlia Masha, di 13 anni, da quando è stato messo agli arresti domiciliari. L'adolescente, che ha disegnato dei razzi lanciati contro una famiglia ucraina, è stata trasferita in un centro di accoglienza statale.
L'avvocato di Moskalev, Dmitry Zakhvatov, ha detto alla testata dell'opposizione Dozhd, citata dal sito Meduza, che sarebbero stati i servizi segreti bielorussi (Kgb) in collaborazione con quelli russi (Fsb) ad arrestare il suo assistito.
Secondo Zakhvatov, che dice di basarsi su «informazioni indirette», agenti del Kgb bielorusso hanno fatto irruzione nell'appartamento in cui Moskalev si nascondeva a Minsk e lo hanno portato in un luogo sconosciuto.
Il legale ha sottolineato di non avere informazioni dirette che confermino l'arresto di Moskalev, che non è stato annunciato ufficialmente né da fonti russe né bielorusse.
Secondo Zakhvatov, l'operazione è stata «condotta al più alto livello» con la partecipazione dell'Fsb.
08:57
08:57
Mosca potrebbe arruolare altri 400.000 soldati
Secondo i media russi le autorità si stanno preparando ad avviare una grande campagna di reclutamento per arruolare 400.000 soldati, e le amministrazioni regionali cercano di raggiungere l'obiettivo costringendo gli uomini ad arruolarsi.
Lo scrive nel suo ultimo rapporto postato su Twitter l'intelligence del Ministero della difesa britannico, il quale spiega che Mosca ha scelto un «modello di volontariato» per minimizzare il dissenso, ma è altamente improbabile che la campagna possa attirare 400.000 veri volontari.
06:26
06:26
Il punto alle 06.00
Oggi è il 400. giorno di guerra in Ucraina. Ieri sera, nel suo consueto discorso serale, il presidente ucraino Zelensky ha lodato la premier italiana Giorgia Meloni. «Ho parlato oggi con Giorgia Meloni. L'ho ringraziata per i suoi principi, per la sua determinazione, per la vera forza europea che si avverte nelle sue parole e nelle sue azioni in difesa della libertà. Abbiamo discusso sia delle relazioni bilaterali che della situazione generale nella nostra difesa contro l'aggressione russa - ha ribadito -. L'ho informata della situazione sul campo, dei nostri bisogni. Nei prossimi mesi potremo essere più attivi al fronte. E faremo di tutto per garantire che il sostegno dei nostri passi da parte del mondo sia il più efficace possibile».
«Siamo con l'Ucraina. Ho confermato il nostro impegno e parlato dell'obiettivo di una pace giusta e duratura». Dal canto suo, questa è stata la risposta della premier Giorgia Meloni a un tweet del presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky.
Putin potrebbe andare in Turchia a fine aprile
Il presidente turco Tayyip Erdogan ha annunciato che Vladimir Putin potrebbe recarsi in Turchia il prossimo 27 aprile per l'inaugurazione della centrale nucleare turca di Akkuyu, nel sud del Paese, finanziata dalla russa Rosatom.
«Il progetto per costruire la centrale nucleare di Akkuyu sta procedendo con successo. È probabile che Putin venga per partecipare alla cerimonia del 27 aprile. Probabilmente parteciperemo online insieme», ha detto Erdogan al canale televisivo A Haber, citato dalla Tass.
La Turchia non ha aderito allo Statuto di Roma della Corte penale internazionale, e non ha quindi alcun obbligo di arrestare il presidente russo sul quale pende un mandato di arresto per crimini di guerra spiccato dalla stessa Cpi.