Quei terreni finalmente in fondo al SAC

L’altra questione aperta, secondaria rispetto all'aumento dei costi ed al ritardo nella messa in esercizio ma tutt’altro che marginale, riguarda la compensazione di 84 mila metri quadrati di terreni SAC (Superfici per l’avvicendamento delle colture) che verranno sacrificati a Castione per costruire le future Officine FFS.
Si aspettano i giudici
Pure in questo caso è pendente un ricorso, quello del Comune di Biasca che ha impugnato la licenza edilizia (senza tuttavia chiedere l’effetto sospensivo) di fronte al Tribunale amministrativo federale (Taf); non vuole perdere 25 mila metri quadri in zona industriale. Le Ferrovie, ci ha risposto il capoprogetto Federico Rossini, hanno già individuato un’eventuale alternativa qualora i giudici di San Gallo dovessero dar ragione al Borgo. Al momento non ha comunque voluto indicare se i fondi si trovano (sempre) in Riviera.
Mandato non contestato
Sta di fatto che le altre compensazioni inizieranno il prossimo settembre. In questo caso si tratta dei fondi trovati a Preonzo (meno di un ettaro), Camorino (3,15, nell’ex cantiere AlpTransit), Bellinzona (un ettaro lungo la Golena, all’altezza delle Semine) ed Iragna (1,17). Le superfici di Biasca rappresentano «solo» un terzo del totale; l’ex regia attende dunque fiduciosa la decisione del Taf anche perché - come visto - non è stata nel frattempo con le mani in mano.
«È proprio per questo motivo che possiamo iniziare», precisa Federico Rossini. Il mandato di quasi 2,9 milioni, come avevamo riferito lo scorso 17 luglio, se lo è aggiudicato il Consorzio SAC con alla testa la Casada SA di Malvaglia.