Moltiplicatore differenziato

Sconti fiscali, mezzo passo indietro: dopo le critiche, parola ai Comuni

Sarà una consultazione a stabilire se la misura, molto temuta dalla politica luganese, andrà corretta – Sul tappeto varie opzioni: lasciare tutto com’è o limitare la possibilità di ridurre, temporaneamente o definitivamente, l’imposizione delle aziende
©Ti-Press/Archivio

Negli scorsi mesi aveva subìto un vero e proprio fuoco di fila dalle rive del Ceresio. Lugano, infatti, non ha nascosto la sua preoccupazione per i possibili effetti negativi dell’introduzione di un moltiplicatore differenziato tra le persone fisiche e quelle giuridiche. Lo ha fatto con le parole del sindaco, Michele Foletti, e della politica cittadina, compatta auspicando dei correttivi puntuali. Ebbene, dalla riunione della piattaforma di dialogo tra Cantone e Comuni sono emerse importanti novità. La prima è che il Cantone ha mostrato apertura alla discussione, la seconda è che saranno gli stessi Comuni ad esprimersi nell’ambito di una consultazione.

Su sì, giù vediamo

«Abbiamo concordato di verificare con una consultazione presso i Comuni la possibilità di limitare la differenziazione al ribasso del moltiplicatore delle persone giuridiche in via transitoria o definitiva», conferma al Corriere del Ticino il direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia, Christian Vitta.

Insomma, spetterà ai Comuni stessi prendere posizione e mettere nero su bianco se, a loro avviso, il sistema va bene così come impostato attualmente oppure se modificarlo limitando (e in che misura) la possibilità di ridurre il moltiplicatore delle persone giuridiche rispetto a quello delle persone fisiche (lo scarto massimo concesso attualmente è di 20 punti percentuali). Di contro, «la differenziazione al rialzo non è messa in discussione in quanto permette ai Comuni che lo desiderano di neutralizzare a livello finanziario comunale i cambiamenti che entreranno in vigore nel 2025», ossia la riduzione dell’aliquota d’imposizione degli utili aziendali dall’8% al 5.5%.

L’incontro di quest'oggi, il 69.esimo della Piattaforma, ha visto Consiglio di Stato e rappresentanti dei Comuni disponibili ad aprire un dialogo e ad ascoltare le preoccupazioni di quei Comuni (soprattutto i grandi poli) che temono sostanziosi contraccolpi fiscali a partire dal gennaio del 2025. «Nell’ambito della Piattaforma di dialogo c’è stata apertura e disponibilità ad approfondire questo tema», chiosa Vitta. Se ne saprà di più a breve, probabilmente già nei prossimi mesi. Nel caso in cui dalla consultazione emergesse la necessità di un correttivo, occorrerà una piccola modifica della Legge organica comunale, che andrà avallata in ultima battuta dal Parlamento.

Lugano soddisfatta

Soddisfazione, ovviamente, viene espressa dal municipale di Lugano Tiziano Galeazzi, inviato alla Piattaforma in rappresentanza della Città. «Ho esposto le criticità del Municipio riguardo alle conseguenze negative che il moltiplicatore differenziato potrebbe avere per le finanze cittadine. E ho quindi chiesto che tale novità fosse messa in consultazione». Detto, fatto. «Ora quando la consultazione giungerà sul tavolo dell’Esecutivo prenderemo una posizione», afferma Galeazzi senza sbilanciarsi. Anche se, aggiungiamo noi, viste le critiche espresse più volte dal sindaco Michele Foletti per questa novità fiscale, è facile intuire che Lugano sarà perlomeno favorevole a qualche correttivo.  Chi, al contrario, sembra propendere per lo statu quo è Bellinzona. Il municipale responsabile delle finanze Fabio Käppeli spiega infatti che «considerate le tempistiche, a prima vista la soluzione e indicazione più chiara ai Comuni rimane quella di non mettere in discussione ora quanto deciso a suo tempo dal Gran Consiglio». Tuttavia, aggiunge, «a fronte delle preoccupazioni emerse, posso capire l’opportunità di una limitazione temporanea di questa facoltà, allo scopo di monitorarne gli effetti in una prima fase». La Città di Lugano potrebbe (ma il condizionale resta d’obbligo) trovare un alleato in riva al lago Maggiore. Come spiega il vicesindaco di Locarno, Giuseppe Cotti, esprimendosi a titolo personale, «le stesse preoccupazioni espresse da Lugano sono condivise dalla Città di Locarno». Ecco perché, appunto, anche da parte di Locarno questa consultazione viene vista di buon occhio.

Perché è stato introdotto?

Il moltiplicatore differenziato entrerà in vigore nel 2025 insieme all’ultima fase della riforma fiscale  per le aziende e - spiega il direttore del DFE - «è stato introdotto per dare la possibilità ai Comuni di neutralizzare per la parte comunale l’abbassamento dell’aliquota d’imposizione degli utili aziendali (alzando il moltiplicatore per le sole persone giuridiche oppure per rendersi fiscalmente più attrattivi (abbassandolo)».

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