Perché tutti stanno impazzendo per Baldur’s Gate 3
Impegnativo, lunghissimo, per ora è disponibile solo su PC e con una grafica lontana dal realismo. Per di più, è un gioco di ruolo, quindi appartiene a una nicchia che generalmente non macina i numeri da capogiro di titoli “mass market” come Call of Duty o Assassin’s Creed.
Abbiamo aspettato il nuovo Baldur’s Gate per 23 anni, ma ne è valsa davvero la pena. I primi due Baldur’s Gate, rispettivamente classe 1999 e 2000, sono considerati due capolavori del genere ed erano usciti nel periodo d’oro dei giochi di ruolo. Nonostante il loro successo, il franchise è rimasto “dormiente” per oltre 20 anni – certo, è uscito qualche spin-off ma non è andato benissimo.
Qualche anno fa, il developer belga Larian Studios (quelli degli eccellenti Divine Divinity) ha annunciato il terzo episodio, e tutti gli appassionati di giochi di ruolo fantasy hanno ricominciato a sperare: arriverà un seguito all’altezza e capace di rivitalizzare il genere dei giochi di ruolo bidimensionali e narrativa, o sarà l’ennesimo buco nell’acqua tra i tentativi di reboot anni ’90 andati male?
Spoiler alert: è andata bene. Abbiamo giocato a Baldur’s Gate 3 per una decina di ore – quindi in pratica abbiamo solo scalfito la superficie di questo gigantesco videogame da 80 e passa ore – ma è già chiaro che si tratta di un videogame monumentale, che rispetta la tradizione dei giochi di ruolo anni ’90 ma con un taglio moderno e accessibile a tutti. Lo dimostra anche la valanga di recensioni positive degli utenti (quasi 150.000 e con un rating superiore al 90%) sullo store digitale Steam, dove è possibile acquistarlo.
Per evitare pericolosi spoiler, vi raccontiamo solo l’inizio della avventura lasciandovi il piacere di scoprire come procede e come si conclude. Baldur’s Gate 3 è un gioco epico, che potremmo paragonare a saghe fantasy letterarie e del grande e piccolo schermo come Il Signore degli Anelli o Game of Thrones, ricco di colpi di scena e plot twist. La differenza è che qua la storia la decidete voi.
È già impossibile non farsi prendere dalla sequenza iniziale: non si sa bene perché, siamo intrappolati in una specie di nave volante dei Mind Flyer, degli esseri dagli enormi poteri mentali ma dall’etica quantomeno discutibile. Il nostro carceriere ci infila un vermiciattolo con decisamente troppi denti nell’occhio, e capiamo che il nostro futuro non è particolarmente spassoso. Per fortuna, la nave volante viene attaccata da uno stormo di draghi e viene abbattuta. Grazie a questo insperato intervento esterno, riusciamo a liberarci dai nostri aguzzini. Una volta usciti dalla nave schiantata, dovremo unire le forze con gli altri ex-prigionieri e scoprire un sistema per rimuovere il parassita dal cervello prima che ci faccia diventare un Mind Flyer.
Baldur’s Gate 3 utilizza il sistema di gioco di Dungeons and Dragons, il gioco di ruolo “da tavolo” più celebre al mondo – ci giocano i ragazzini protagonisti di Stranger Things, e recentemente è persino uscito un film più che vedibile e godibile, L’Onore dei Ladri. È il celebre (almeno tra i nerd!) setting che di fatto ha ispirato la maggior parte dei romanzi, film e serie TV fantasy occidentali, con milioni di giocatori e appassionati in ogni angolo del mondo.
Quando inizierete il gioco, durante la sequenza iniziale, potrete creare il vostro personaggio: razza (elfo, umano, nano e altri), sesso, classe e aspetto. Ogni razza e ogni classe hanno delle particolarità specifiche – per esempio, gli elfi vedono al buio mentre i nani sono molto più forti fisicamente. La classe in particolare cambierà il vostro modo di giocare – un Barbaro sarà più portato a spaccare tutto, un Mago a sfruttare la sua intelligenza superiore per risolvere le situazioni mentre un Ladro cercherà approcci più stealth e nell’ombra. A proposito, nel gioco non sono presenti acquisti extra o micro-transazioni di nessun tipo, ed è bene sottolinearlo subito.
Vi muoverete nel mondo di Faerûn dei Forgotten Realms guardando l’azione dall’alto, anche se è possibile zoomare fin quasi dietro le spalle dei personaggi: sebbene la grafica sia lontana dal quasi fotorealismo dei giochi più spettacolari e moderni, è comunque eccellente e assai funzionale all’evoluzione del gioco. Baldur’s Gate 3 offre un mondo vivo e assai interattivo, in cui sperimentare e curiosare è sempre un’ottima idea. Ogni volta che dovrete mettere alla prova un vostro talento, magari per convincere qualcuno in un dialogo a fare qualcosa per voi o usare la vostra forza per aprire un forziere, apparirà un gigantesco dado a venti facce, un po’ il simbolo di Dungeons and Dragons, e effettuerete un test sulla vostra abilità, proprio come succede nel gioco di ruolo da tavolo. Nelle oltre 80 ore di gioco, potrete seguire missioni e Quest di ogni tipo, e venirne a capo in modi molto diversi che riflettono la vostra personalità. Spesso, dovrete decidere in base alla vostra morale e etica, e non dovrete sorprendervi se vi metterete a ragionare per qualche manciata di minuti se uccidere un personaggio o salvarlo, se prendere una scorciatoia moralmente discutibile o meno.
Quando dovrete combattere, cosa che succederà piuttosto spesso, il gioco passa a una struttura a turni: lo scontro diventa una questione tattica, simile a una partita di scacchi. Dovrete decidere come sfruttare ogni abilità dei vostri personaggi – per esempio, un ladro potrà nascondersi e colpire un nemico alle spalle con effetti devastanti, un Mago lanciare una potentissima palla di fuoco (ma occhio a non colpire anche gli amici) mentre il Barbaro scatenare la propria ira e seminare fendenti che colpiscono tre e più nemici per volta. Per fortuna, si può salvare la situazione su disco in ogni momento e se la battaglia va male, potrete ricaricare per tentare un approccio diverso. Il gioco è estremamente realistico e pieno di possibilità: per esempio, potreste preparare lo scontro versando olio sul pavimento e incendiarlo con un incantesimo quando i nemici ci passano sopra, oppure tendere un’imboscata e colpirli con archi e balestre da una posizione sopraelevata e irraggiungibile. Il bello è che queste possibilità non sono “precostituite”, ma le può escogitare il giocatore.
Arrivati già al quinto o sesto livello, i nostri personaggi sono già diventati delle macchine da guerra che riescono a sconfiggere anche piccoli eserciti di nemici. Gli scontri rimangono sempre molto interessati e coinvolgenti, in particolare con i “boss” che rimangono particolarmente impegnativi – probabilmente vi ricorderete di queste battaglie per parecchio tempo.
Per gli appassionati veterani dei giochi di ruolo dell’epoca d’oro, Baldur’s Gate 3 è un clamoroso e rincuorante tuffo nel passato ma con un vestito moderno e scintillante. Chi ha giocato ai primi due episodi del franchise, alla serie Ultima di Richard Garriott, a Arcanum o Planescape: Torment si troverà immediatamente a casa. Chi invece non ha toccato finora un gioco di ruolo su PC nemmeno con un bastone, partirà per un nuovo, meraviglioso viaggio in cui scoprirà quanto possa essere coinvolgente, profondo e soddisfacente un titolo del genere, che narrativamente è pari se non superiore a molti romanzi fantasy e come gioco offre scelte che avranno una reale influenza su quello che succede dopo. Non è un gioco immediato, da provare per qualche decina di minuti quando avete una pausa, in cui immergersi per ore e ore, come quando leggere un romanzo di J. R. R. Tolkien o di G. R. R. Martin. Ed è un gioco pensato per un pubblico maturo con tematiche adulte.
Baldur’s Gate 3 è disponibile su PC tramite il negozio digitale Steam; a settembre arriverà anche per PlayStation 5, mentre è stata annunciata una versione Xbox che al momento non ha una data precisa di pubblicazione. Il gioco ha un PEGI età disponibile 18+ visti i contenuti maturi (sesso e violenza non sono secondi a Game of Thrones!) e i testi sono tradotti in italiano.