Lutti

Addio ad Alain Delon, 50 anni di storia del cinema

L'incredibile carriera grande attore e divo francese – Il primo film nel 1957
© KEYSTONE (EPA/IAN LANGSDON)
Ats
18.08.2024 09:21

È morto il leggendario attore francese Alain Delon. L'icona del cinema francese e internazionale aveva 88 anni.

Alain Delon, uno dei più talentuosi e affascinanti attori francesi, era nato a Sceaux (Seine) l'8 novembre 1935. All'età di 17 anni, si arruolò nella marina militare francese e nel 1953 venne destinato al corpo di spedizione nel Sud-est asiatico che partecipava alla guerra d'Indocina. Congedato nel 1956, il giovane Alain iniziò a frequentare a Parigi l'ambiente degli intellettuali e il mondo dello spettacolo e a recitare in teatro, finché la sua singolare bellezza e la sua duttilità nell'affrontare ruoli anche modesti vennero notate da alcuni produttori cinematografici.

Fu così che per il giallo di René Clément Delitto in pieno sole (1960) l'attore, scelto inizialmente per una parte secondaria, ottenne invece quella del protagonista, il subdolo Tom Ripley che uccide un giovane miliardario per assumerne l'identità. Il film ebbe un buon successo e rappresentò per Delon un trampolino di lancio, proponendo per la prima volta quel personaggio controverso a lui estremamente congeniale.

Delon si impose sulla scena internazionale negli anni Sessanta alla scuola del regista Luchino Visconti, che aveva messo in luce il carattere ambiguo della sua bellezza nei capolavori Rocco e i suoi fratelli e Il gattopardo.

Alternando nel corso di tutta la sua carriera il cinema d'autore - a partire da L'eclisse di Michelangelo Antonioni dove affiancò Monica Vitti - a quello commerciale, Delon in patria fu diretto da registi quali René Clement, Jean-Pierre Melville e Jacques Deray che ne fecero risaltare lo sguardo freddo e cinico, in contrasto con il suo volto angelico, rendendolo anche l'interprete ideale dell'antieroe noir di molti polizieschi.

Per Melville fu il mafioso italo-americano Frank Costello in Frank Costello faccia d'angelo; dette il suo volto al gangster Roger Startet ne Il clan dei siciliani di Herny Verneuil e a Zorro nel film di Duccio Tessari.

Nel 1995 al Festival di Berlino, arrivò il meritato riconoscimento al suo talento: l'Orso d'oro alla carriera, mentre solo nel 2019 il Festival di Cannes gli ha conferito la Palma d'oro alla carriera. «È un po' un omaggio postumo, ma in vita», disse in quell'occasione Delon tra lacrime e un discorso dai toni testamentari. Nel 2012, gli era stato assegnato il Pardo alla carriera al Festival di Locarno.

In anni più recenti Delon ha rarefatto le sue interpretazioni cinematografiche (tra le più recenti si ricorda quella del 2008 nella pellicola Asterix alle Olimpiadi) per dedicarsi essenzialmente alla recitazione televisiva (tra le altre: Fabio Montale, 2002; Le lion, 2003; Frank Riva, 2003-04; Un mari de trop, 2010). Tra le sue interpretazioni successive quelle nella pellicola cinematografica S Novym godom, mamy! (2012) e nel docufilm Belmondo par Belmondo (2015), omaggio alla carriera dell'amico-rivale Jean-Paul.

Poi, in tarda età, il volontario esilio in campagna, e oggi la morte a 88 anni. 

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