Babilonia generale in una Turrita splendida splendente
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Verrebbe quasi voglia di riproporre i versi di Eugenio Montale, il sommo Poeta. Il quale, la domenica, si lasciava trasportare «da quest'onda così lenta e sicura» nelle sue passeggiate tra la folla delle vie cittadine italiane. Quella stessa folla che oggi ha invaso Bellinzona per l'appuntamento più atteso del carnevale Rabadan: il grande corteo mascherato. Che ha avuto l'alleato che fa la differenza, in questi casi.
Un sole che sembra di essere in Provenza tra le montagne, i paesaggi e i luoghi resi celebri da Cézanne e Van Gogh più che lungo il viale Stazione. La capitale splendida splendente si è vestita a festa e non ha deluso le attese dei presenti. Quanti? Secondo le nostre stime 30 mila; di sicuro più dell'anno scorso, quando erano stati oltre 25 mila. Fra alcune ore gli organizzatori sveleranno cifre e vincitori. E sapremo.
Viva il Ticino, viva la satira
Quello che è certo è che la cinquantina di numeri e i 3.200 figuranti stanno strappando sorrisi a non finire ai sudditi di tutte le età. Perché il bello dei bagordi è proprio questo: riunire anziani, famiglie, bambini, giovani sotto l'emblema del divertimento. E della satira. Che non manca. Prendendo di mira persino i funzionari di Berna per i calcoli sbagliati dell'AVS, il consigliere di Stato Norman Gobbi per le sue vicissitudini automobilistiche, l'ACB ed il suo patron Pablo Bentancur, l'allevamento di lumache, la palma invasiva, le pale eoliche e così via.
Un corteo aperto dalla guggen Reichenbacher Ruassgugga di Westhausen, in Germania, e che verrà chiuso dai giovani bleniesi della Sirena on tour di Malvaglia. Nel mezzo tutti i regnanti della Svizzera italiana (ben 170) ed il carro monarchico con Re e Regina Rabadan acclamatissimi dai sudditi.
Un'edizione coi fiocchi
Prima di procedere occorre fare un breve riepilogo dei numeri del Rabadan 2025. Un'edizione finora eccezionale, come abbiamo riferito stamattina dando la parola al presidente Giovanni Capoferri. Sia giovedì sia venerdì i festaioli sono stati 30.000. Sabato e ieri decisamente di più. Fatti due calcoli, i 140.000 dell’anno scorso sono già lì ad un passo. E mancano ancora due giorni di bisboccia; a questo punto non è affatto da escludere che si possa raggiungere quota 200.000. Sarebbe il record.
Domani, lunedì 3 marzo, la Città sarà nelle mani dei bambini. Dalle 14, nel capannone in piazza del Sole, giochi e merenda per i più piccoli. Alle 20 si esibiranno le guggen nelle agorà Nosetto, Collegiata e Governo. Poi un’ora più tardi a scatenarsi saranno i partecipanti del «Rabathlon», sfida di tiro alla fune; iscrizioni sul sito www.rabadan.ch oppure sul posto dalle 19. Infine un tuffo musicale negli anni Novanta prima di lasciarsi cullare da Morfeo.
La risottata popolare
Martedì l’appuntamento per antonomasia sarà quello del pranzo a mezzodì al capannone a base di risotto e luganighe; l’intrattenimento sarà assicurato dai Doppia Linea. L’edizione numero 162 andrà agli archivi sulle note dei deejay e della Jovaband beach party; nel mezzo la riconsegna delle chiavi al Municipio, rigorosamente a mezzanotte. Quando - come succedeva a fine Ottocento al teatro Sociale - andava in scena l’apoteosi dei festeggiamenti con il «gran veglione e la Babilonia generale».