«È un'edizione finora eccezionale su tutti i fronti»
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Il compianto Plinio Grossi, cantore della Turrita, lo chiamava il «Biscione mascherato». Perché anche a Bellinzona - che spesso viene etichettata come una città un po’ spenta per quanto riguarda gli eventi e la movida - è semel in anno licet insanire. Ossia è lecito fare pazzie (sempre con assennatezza) almeno per pochi giorni. Succede, eccome se accade, al carnevale Rabadan, che sta vivendo un'edizione (la numero 162) indimenticabile.
E oggi c'è il corteo
Si viaggia alla grande verso il record di due anni fa (complessivamente quasi 190.000 presenti). Il primato potrebbe essere addirittura a rischio. E oggi, dalle 13.30, lungo il viale Stazione sfilerà il corteo mascherato: una cinquantina di numeri per 3.200 figuranti. Siamo pronti a scommettere che vi saranno due ali di folla; nel 2024, ricordiamo, erano in oltre 25.000. In totale la Turrita, nei sei giorni/notti, era invece stata invasa da 140.000 amanti dei frizzi e lazzi.
Qualche diffida
Al giro di boa i bagordi si presentano con un bilancio (parziale) soddisfacente anche dal punto di vista della sicurezza. Non si sono registrati episodi gravi o danni rilevanti. A confermarci che tutto sta procedendo per il verso giusto è il presidente della Società Rabadan Giovanni Capoferri, il quale da ex capitano della Polizia cantonale in pensione ha naturalmente sempre un occhio di riguardo per l’ordine pubblico.
«Finora è un'edizione eccezionale. Di più non potevamo certamente chiedere, su tutti i fronti. Siamo contentissimi. Non è successo nulla di grave. Certo, vi sono state delle diffide (nella scorsa edizione erano state 54, trenta in meno della precedente; n.d.r.) e qualcuno è andato un po' sopra le righe, ma con così tante persone è da mettere in conto», rileva il numero uno.
Educazione e rispetto
Il quale tiene a sottolineare il comportamento soprattutto dei giovanissimi che a suo dire negli ultimi anni è cambiato in meglio, chiaramente. C’è solo voglia di fare festa... con la testa. In allegria. «Negli ultimi anni abbiamo riscontrato più consapevolezza, rispetto ed educazione. Chi partecipa al Rabadan ha capito che va vissuto come un'occasione per divertirsi. E basta. L'importante, quando succede qualcosa, è intervenire subito per evitare che la situazione degeneri», puntualizza il nostro interlocutore. Per la sicurezza gli organizzatori quest'anno hanno investito 330 mila franchi. Il Villaggio dei bagordi è monitorato da 140 agenti di sicurezza e dal dispositivo messo in campo dalla Polizia comunale e da quella Cantonale.
I bagordi danno i numeri
Riepilogando, sia giovedì sia venerdì i festaioli sono stati 30.000. Ieri decisamente di più; la sera/notte c'era il pienone. Ed oggi (azzardiamo) anche. Fatti due calcoli, i 140.000 dell’anno scorso sono già lì ad un passo. E mancano ancora due giorni di bisboccia; a questo punto non è affatto da escludere che si possa sfiorare quota 200.000, dicevamo. Sarebbe il record. Soprattutto se il bel tempo reggerà, come assicurano da MeteoSvizzera. Il Re, la Regina e la Corte sono pronti - se serve - pure... a sudare sotto i loro maestosi abiti per far splendere il sorriso (e non esclusivamente il sole) sui volti dei fedeli sudditi.