Stati Uniti

«Fight!», l'immagine di Donald Trump cambierà il volto della campagna

L'ex presidente è stato ferito all'orecchio da un colpo di Thomas Matthew Crooks – Le foto della sua reazione di incitamento alla folla, mentre veniva portato al sicuro dagli agenti, stanno facendo il giro del mondo
© KEYSTONE (AP Photo/Evan Vucci)
Red. Online
14.07.2024 12:39

Al netto del grosso, grossissimo pericolo corso a Butler, Pennsylvania, Donald Trump saprà sfruttare l’occasione per accrescere il consenso fra sostenitori e oppositori, scrive Giacomo Butti nel suo commento dopo l'attentato subito dall'ex presidente. Le immagini di quegli attimi sono già entrate nella Storia. Il tycoon stava parlando a un comizio quando i colpi di arma da fuoco – si parla di un fucile semiautomatico AR-15 – hanno iniziato a rimbombare tra la folla. Mano destra sul collo, sangue visibile sul volto e panico tra la folla. «Questa sera abbiamo avuto quello che chiamiamo un tentativo di omicidio contro il nostro ex presidente Donald Trump», ha detto in conferenza stampa Kevin Rojek, l'agente speciale responsabile dell'ufficio locale dell'FBI a Pittsburgh.

Ma dicevamo delle immagini. Protetto da un cordone di agenti, Trump ha alzato il pugno e ha reagito, nonostante l'orecchio destro sanguinante. La folla ha esultato e lui ha pronunciato per tre volte «Fight!» (lottate!). Un momento immortalato in uno scatto che è stato subito sfruttato dal figlio dell'ex presidente americano, Donald Trump Jr.: pugno alzato, rivolo di sangue sul volto, la bandiera degli Stati Uniti dietro di lui e il cielo azzurro della Pennsylvania sullo sfondo. «Non smetterà mai di lottare per salvare l'America», ha scritto su X. Il fratello, Eric Trump, ha pubblicato la stessa immagine con la didascalia: «Questo è il combattente di cui l'America ha bisogno!».

«Il Secret Service ha messo in atto misure di protezione e l'ex presidente è al sicuro», ha scritto il capo delle comunicazioni dei Servizi Segreti Anthony Guglielmi su X. «Si tratta ora di un'indagine attiva dei Servizi Segreti e ulteriori informazioni saranno rilasciate quando disponibili». Trump sta bene. E ha quindi inviato una e-mail ai suoi sostenitori. «Questo è un messaggio da parte di Donald Trump: non mi arrenderò mai!», si legge nel breve messaggio, accompagnato dalla sua firma e dal suo ritratto.

Il presidente Joe Biden ha subito dichiarato: «Non c'è posto in America per questo tipo di violenza. È una cosa malata, malata. È una delle ragioni per cui dobbiamo unire il paese. Non possiamo consentire che succeda. Non possiamo essere così, non possiamo accettarlo. Quello di Trump era un comizio che avrebbe dovuto svolgersi pacificamente senza nessun problema. Ma l'idea che ci sia violenza politica, violenza in America di questo tipo, è inaudito. Non è appropriato. Tutti devono condannarlo, tutti».

Una campagna infuocata

Lunedì, a Milwaukee, si apre la convention repubblicana. Le forze dell'ordine federali, statali e locali americane sono in massima allerta. Funzionari delle forze dell'ordine hanno riferito che è in corso un piano per espandere il perimetro della kermesse e creare zone cuscinetto attorno agli eventi. Insomma, le misure di sicurezza devono essere adattate.

In un nuovo post sui social, Donald Trump ha ringraziato i sostenitori e ha affermato che «è stato solo Dio a impedire che l'impensabile accadesse». «Amo davvero il nostro Paese, amo tutti voi e non vedo l'ora di parlare alla nostra grande nazione questa settimana dal Wisconsin», ha scritto. «In questo momento è più importante che mai rimanere uniti e mostrare il nostro vero carattere di americani, rimanendo forti e determinati e non permettendo al male di vincere. Non avremo paura – ha scritto ancora il tycoon –, ma resteremo resilienti nella nostra fede e sprezzanti di fronte alla malvagità. Il nostro amore va alle altre vittime e alle loro famiglie. Preghiamo per la guarigione di coloro che sono stati feriti e conserviamo nei nostri cuori il ricordo del cittadino che è stato così orribilmente ucciso».

Con quello che è accaduto, la campagna verso il voto del 5 novembre prende ora un'altra piega. I toni, nelle ultime ore si stanno alzando. Sul web c'è chi parla di clima d'odio contro Trump da parte dei democratici – «è inevitabile che poi qualcuno cerchi di colpirlo» –, ci sono trumpiani che reclamano rappresaglie e non manca chi addirittura parla di un «finto attentato per fare di Trump un eroe». Quel che è certo è che d'ora in poi non si parlerà solo dell'adeguatezza (o meno) di Joe Biden a governare, con una sua possibile uscita dalla corsa alla Casa Bianca, ma dall'altra parte ci sarà quel Donald Trump che «lotta», fra condanne e colpi di arma da fuoco.

© KEYSTONE
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Il video dell'attentato

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