Il caso

Le spese per il personale? Dall'aggregazione +25 milioni

Bellinzona: i costi dell'Amministrazione, finiti sotto i riflettori di alcuni partiti, sono passati dai 47,8 milioni della «vecchia» Città ai 105,5 milioni a consuntivo 2023 - Nei 12 ex Comuni, oggi quartieri, prima della fusione il totale ammontava a 32,8 milioni
Il sindaco Mario Branda, dal 2012... alla guida di Bellinzona. © CdT/Gabriele Putzu
Alan Del Don
13.02.2025 06:00

Cara Bellinzona, non prenderla... sul personale. La discussione sul preventivo a tinte rosso fuoco - approvato dal Legislativo il 4 febbraio scorso - ha posto sotto i riflettori le spese per gli oltre 1.400 collaboratori della Città. Ci sono stati partiti (PLR, Il Centro ed esponenti di Lega-UDC) che, attraverso emendamenti e risoluzioni, avevano chiesto di limitare le assunzioni e/o sospendere i potenziamenti alla luce del peggiore disavanzo (oltre 13 milioni) dall’aggregazione. «Bisogna risparmiare? Allora si cominci da lì», è stato in sostanza il succo del dibattito andato in scena durante la seduta straordinaria del plenum. Il Corriere del Ticino è quindi andato a spulciare l’evoluzione della voce nei conti della capitale nell’ultimo decennio.

L’evoluzione negli anni

Partiamo dal consuntivo 2017, presentato dal primo Municipio della Nuova Bellinzona una ventina di giorni dopo essere entrato in carica. Un documento che illustra i conti, a quel momento, di tutti e 13 i quartieri. Noi ci concentriamo su quello centrale, la Turrita. Solo la «vecchia» Città per il personale spendeva 47,8 milioni (+1,5% rispetto al preventivo), corrispondenti al 46% del totale. Negli altri 12 ex Comuni complessivamente «uscivano» 32,8 milioni. Nel consuntivo 2018 - quindi il primo «aggregato» - il totale era già salito a 116,5 milioni circa (con una quota parte sempre del 46%), in aumento rispetto a quanto stimato (+2,7%). Dodici mesi dopo le spese per chi lavora nell’Amministrazione turrita ammontavano a 99,2 milioni (+1,5% rispetto al preventivo), vale a dire il 48% del totale.

Le stime e le cifre

Dopo quel dato vi è stata una crescita costante. A consuntivo, nel 2020, il genere di conto faceva stato di 100,7 milioni (49%), con un lieve incremento su quanto preconizzato (+1,6%). Il bilancio 2021 registrava spese per il personale pari a 101,4 milioni (equivalenti al 48,1%), ma con una leggera flessione in relazione a quanto previsto (-0,3%). Si sale ancora l’anno seguente toccando quota 104,8 milioni (48,7%) e +2,3% rispetto al preventivo. L’ultimo consuntivo a disposizione è quello del 2023 ed il dato messo nero su bianco è il seguente: 105,5 milioni circa (-0,3%) corrispondenti al 46%. Del 2024 abbiamo solo il preventivo che indica spese per il personale per 108,9 milioni (47,3%), con un aumento se lo confrontiamo alle stime dell’anno precedente (+2,9%). Per quest’anno si preconizzano 112,5 milioni (+3,4% sul 2024) e una percentuale del 47,6%.

La Gestione chiede più tempo

Il messaggio sul preventivo entro il 15 ottobre e quello del consuntivo entro il 15 maggio. È la richiesta, contenuta in una mozione interpartitica, che i nove membri della Commissione della Gestione fanno al Municipio di Bellinzona. Allo stato attuale il termine per presentare i conti per l’anno seguente è fissato al 31 ottobre, ma ciò secondo il consesso presieduto da Patrick Rusconi (PLR) non consente di esaminarli «con la dovuta attenzione, facendo i dovuti e necessari approfondimenti». Visto che poi il preventivo va approvato prima della fine di dicembre da parte del Legislativo. Quest’anno, eccezionalmente, è stato discusso (ed accolto, ma contro il quale è stato inoltrato un ricorso al Consiglio di Stato, come anticipato dal CdT) ad inizio febbraio, appunto perché la Gestione aveva chiesto più tempo.

«Ottimizzare le risorse»

Commissione che, per analizzare nel dettaglio le prospettive finanziarie, si incontrerà due volte al mese con l’Esecutivo. L’obiettivo è «facilitare la collaborazione e la condivisione delle informazioni necessarie per una pianificazione finanziaria e strategica efficace». A livello di personale secondo la Gestione, come si legge nel rapporto di maggioranza, occorre ottimizzare le risorse: «L’attuale organizzazione amministrativa comunale è frutto di un progetto aggregativo non ancora compiuto, che sottostà a dei vincoli di legge e a nuovi bisogni legati alla nuova realtà urbana»

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