Il caso

Bellinzona: tutti in sella, è cominciata l'ascesa più dura

Nei primi mesi del 2025 si affinerà ulteriormente il piano di miglioramento messo in atto per poter garantire l’equilibrio dei conti sull’arco di 4-7 anni – Fra le varie misure non è escluso l’aumento del moltiplicatore, fisso al 93% dal 2018
Il sindaco Mario Branda. © CdT/Gabriele Putzu
Alan Del Don
22.12.2024 18:30

«Il Municipio ha sempre attivo il sistema di controllo della spesa, che mira a garantire - per quanto possibile e di sua competenza - il rispetto dei crediti accordati dal Legislativo, così come mira ad assicurare un’evoluzione limitata alle necessità e alle opportunità. Ne è testimone, ad esempio, la capacità mostrata con il Preventivo 2025 di addirittura ridurre le spese di beni e servizi». I bellinzonesi hanno oramai imparato a farci l’abitudine. Da quattro anni abbondanti a questa parte la spending review è entrata a far parte anche del loro vocabolario.

Cifre poco rosee e molto rosse

Inevitabile, di fronte a prospettive finanziarie poco rosee ma molto rosse, tanto da stimare per l’anno alle porte un disavanzo record di 13,8 milioni di franchi. Nell’ottica di salvaguardare l’equilibrio dei conti, l’Esecutivo si è trovato a dover adottare delle misure e a prendere delle decisioni di cui avrebbe volentieri fatto a meno (ad esempio per quanto riguarda la tassa base dei rifiuti). Dovrà farlo anche a breve-medio termine, coinvolgendo maggiormente la Commissione della Gestione.

I vari scenari sotto la lente

Le prospettive fino al 2028 indicano altri deficit importanti, superiori a quello preconizzato per i prossimi dodici mesi. Mantenendo il tasso fiscale al 93% si avrebbero i seguenti risultati: -14,3 milioni (2026), -15,5 milioni (2027) e -15 milioni l’anno seguente. Ciò porterebbe ad un’erosione rilevante del capitale proprio, destinato a scendere da 48,4 (previsione al 31 dicembre prossimo) a 3,6 milioni. Pazzesco. Ecco perché il consesso guidato dal sindaco Mario Branda ha già elaborato un «piano di miglioramento» che va a rendere meno pesanti i disavanzi: -12,8 milioni (2026), -12,1 milioni (2027) e -9,8 milioni nel 2028. Così facendo, in quest’ultimo anno, il capitale proprio raggiungerebbe i 15 milioni. Un terzo di quello attuale, insomma.

Il gruppo di lavoro

In seno all’amministrazione è operativo uno speciale gruppo di lavoro che ha il compito di valutare «con i settori interessati le possibili misure di riequilibrio finanziario sul medio-lungo termine per poi, entro la prima parte del 2025, sottoporre al Municipio delle ipotesi di lavoro. Sulla scorta dei dati attuali di pre-consuntivo 2024 (un miglioramento di 5,3 milioni rispetto al Preventivo in rosso pari a 9,4 milioni; n.d.r.), dei suoi aggiornamenti, così come dei futuri dati di consuntivo 2024, l’Esecutivo valuterà quali delle misure attualmente in analisi dovranno e potranno concretizzarsi e in quali modalità».

Ogni punto vale 1,1 milioni

Tra i provvedimenti che potrebbero entrare in linea di conto per aumentare i ricavi figura pure l’eventualità di alzare il moltiplicatore, fisso al 93% dal 2018. Ogni punto vale circa 1,1 milioni. Capite che portandolo al 100% significherebbe incassare quasi 8 milioni di franchi aggiuntivi, dimezzando i deficit previsti nel triennio a venire. Per pareggiare i conti, per contro, occorrerebbe applicare un moltiplicatore aritmetico del 106-107%. Sia chiaro che non stiamo facendo nessuna distinzione fra persone fisiche e giuridiche; il Movimento per il socialismo, ricordiamo, attraverso un emendamento chiede che il tasso fiscale di queste ultime sia fissato al 97%. Un’altra misura ipotizzabile è la revisione dei tariffari delle prestazioni «ad uso privato (come, ad esempio, i parcheggi o l’accesso alle infrastrutture sportive)».

I provvedimenti possibili

D’altro canto, per evitare di sbriciolare il capitale proprio, è necessario proseguire nella revisione della spesa. Le misure correnti di contenimento (come gli onorari dei consulenti) vengono già applicate, di anno in anno, dall’Esecutivo. Quelle straordinarie (la rinuncia alla sostituzione dei partenti nell’amministrazione, agli scatti salariali o al rincaro degli stipendi), spesso limitate nel tempo, richiedono invece il via libera del Consiglio comunale. I provvedimenti settoriali, sui quali a volte deve esprimersi il Legislativo, concernono l’adeguamento di certe convenzioni, la sospensione di incentivi, la ricerca di sinergie interne, eccetera.

Il Municipio, si legge a pagina 117 del Preventivo, considera «la possibilità di registrare (a consuntivo) anche uno o più disavanzi (pure relativamente importanti) a condizione, tuttavia, che sia possibile garantire l’equilibrio dei conti su un arco di tempo più lungo (4-7, anni a dipendenza della consistenza del capitale proprio)».

Colori che cambiano

Ad eccezione del 2018 e del 2019 (avanzo confermato) e del «tostissimo» 2020 segnato dalla pandemia (da avanzo a deficit), le cifre da preventivo a consuntivo, a Bellinzona, hanno sempre cambiato colore dopo l’aggregazione. Passando dal rosso del primo al nero del secondo. Ecco i dettagli: 2018 (da +1,9 circa a +2,8 milioni), 2019 (da +984 mila franchi a +2,1 milioni), 2020 (+1,4 milioni/-6,9 milioni), 2021 (-7,8 milioni/+732.500 franchi), 2022 (-3,4/+6,9 milioni) e 2023 (-5,4/+2,5 milioni). Nell’anno oramai agli sgoccioli a preventivo si stima un disavanzo di 9,4 milioni; a consuntivo dovrebbe aggirarsi sui -4 milioni.

Correlati
C'è da spostare il preventivo (dopo le feste)
Bellinzona, la discussione sui conti 2025 posticipata ad inizio febbraio: è passata la linea della Gestione che vuole essere maggiormente coinvolta dal Municipio - Rusconi: «Il nostro è un campanello d'allarme»
È una Bellinzona alla Van Gogh: rosso «acceso»
Per il 2025 si stima un disavanzo record di 13,8 milioni: invariato al 93% il moltiplicatore - Aumenterà però la tassa rifiuti e si rinuncia al contributo per le uscite scolastiche delle Medie - Ecco tutte le altre misure per contenere la spesa
Niente conti prima del panettone
Bellinzona: passa la linea della Commissione della gestione - Il Preventivo verrà discusso ad inizio 2025, idem l'importante messaggio riguardante il futuro quartiere alle Ferriere Cattaneo
La papera di Gobbi e la piscina che si svuota
Bellinzona, al di là del preventivo 2025 le prospettive non sono rosee – Bisogna proseguire con le misure di riequilibrio – E soprattutto ridiscutere le relazioni con il Cantone, ha ammonito il sindaco Mario Branda
Che faticaccia, cari progetti
Bellinzona, oggi il punto delle FFS sulle nuove Officine di Castione: il via al cantiere è slittato a causa di un ricorso - Le altre grandi opere non se la passano meglio in virtù di censure che potrebbero bloccarle per anni
Tutti vogliono ridurlo, ma c'è chi spinge e chi frena
Bellinzona: il moltiplicatore d’imposta per il 2024 rimarrà invariato al 93% anche se in seno al Legislativo Il Centro e Lega-UDC insistono per abbassarlo - Un’eventualità che, dal 2025, è però più probabile per le persone giuridiche che per quelle fisiche
Almeno altri 3.000 impieghi entro il 2035
Seppure confrontata alla necessità di contenere le spese, Bellinzona guarda con fiducia ai prossimi 10-15 anni: quando i progetti strategici daranno risultati concreti lo sviluppo socioeconomico sarà assicurato - Il Municipio: «Occorre continuare a dialogare con il territorio, ma non solo»