Il caso

Fuga da X, l'alternativa è davvero Bluesky?

Sono oltre 19 milioni gli utenti iscritti al social che ha come icona dell'app una farfalla – La piattaforma di microblogging punta a diventare un competitor di Musk e Zuckerberg (Threads)
© Shutterstock
Jenny Covelli
19.11.2024 12:01

Ve ne abbiamo già parlato a più riprese. Lo schieramento di Elon Musk al fianco di Donald Trump sta portando a una vera e propria fuga dal social X, considerato da molti (ormai) come un semplice megafono al servizio del potere appoggiato dal suo proprietario. Tra i più rumorosi, c'è l'abbandono di X da parte del Guardian, secondo il quale il social «è una piattaforma mediatica tossica e Musk è stato in grado di usare la sua influenza per plasmare il discorso politico». Ma dove andranno a finire i disertori di X?

Seconda ondata di abbandoni

«In relazione a X, ricordiamo che c’era già stata una prima ondata di abbandoni quando Musk lo ha rilevato», ci ha recentemente spiegato Michele Sorice, ordinario di Sociologia dei processi culturali e comunicativi al Dipartimento di Comunicazione e ricerca sociale della Sapienza. «Un’ondata che aveva portato a un contemporaneo incremento di accessi al cosiddetto fediverso, cioè alla rete di server condivisi e orizzontali. Un’alternativa scelta da alcune università, enti di ricerca e istituzioni varie. (...) La realtà, è che i colossi del Big Tech raggiungono milioni di persone, mentre le alternative molte di meno. E c’è una sorta di pigrizia da parte delle istituzioni pubbliche europee, che non spingono su altri servizi che possono garantire maggiore trasparenza e maggiore indipendenza».

Quali sono le alternative?

La maggior parte di coloro che hanno lasciato X, ha dato appuntamento ai follower sugli altri social network già in uso, in particolare Facebook e Instagram. Ma si tratta di piattaforme «vecchie» e utilizzate in modo diverso rispetto a X, che negli anni è stato scelto (anche) come strumento di comunicazione «istituzionale» (non a caso il Guardian ha precisato che i suoi giornalisti continueranno a consultarlo).

Tra chi aspira ad accogliere i disertori di X c'è Threads che, però, dopo un iniziale entusiasmo non ha raccolto molti consensi. Forse anche perché l’iscrizione è legata all'account Instagram. La piattaforma di Meta, inoltre, ha già ricevuto critiche sulla trasparenza nella proposizione dei contenuti. Un comportamento che è tra i motivi degli attacchi a Elon Musk e che di conseguenza non attira i suoi disertori a buttarsi su Threads.

Dall'uccellino alla farfalla

Dalla vittoria di Donald Trump, pare che molti utenti in fuga dall'X di Elon Musk si stiano spostando su Bluesky. «Un altro giorno a Bluesky e sembra che la crescita non stia rallentando! Benvenuti!», si legge proprio in un tweet di domenica. Ieri mattina, un'altra vittoria: «Il numero di utenti di Bluesky è cresciuto di un altro milione. Benvenuti a tutti i 19 milioni di voi». E i numeri sembrano salire costantemente, nelle ultime ore.

Bluesky era partito come progetto interno dell'allora CEO di Twitter, Jack Dorsey, nel 2019 (finanziato inizialmente proprio da Twitter con 13 milioni di dollari), promettendo uno «standard aperto e decentralizzato per i social media». È stato accessibile solo su invito fino all'apertura al pubblico. Dal 2021 è un'azienda indipendente (Public Benefit Limited Liability Company) gestita da Bluesky Social, PBC, con Jay Graber come CEO. La quale precisa: «Vogliamo costruire qualcosa che garantisca agli utenti la libertà di muoversi e agli sviluppatori la libertà di costruire». Lo scorso maggio, Jack Dorsey ha lasciato Bluesky, esprimendo il suo sostegno a X in quanto «tecnologia della libertà». «Bluesky, letteralmente cielo blu. Lo stesso cielo, viene da pensare, dove un tempo volava l’uccellino di Twitter», scriveva due anni fa Marcello Pelizzari.

In che cosa si differenzia?

Bluesky – la cui icona è una farfalla – è una piattaforma social in cui le persone possono interagire come su X, postando, rispondendo e inviandosi messaggi su un'interfaccia utente verticale. Offre agli utenti la possibilità di moderare maggiormente la propria esperienza: include la possibilità di selezionare l'algoritmo che guida ciò che si vede, creando feed personalizzati. Inoltre, consente agli utenti di registrare un dominio come handle (il nome utente pubblico), ovvero di utilizzare come nome utente l'indirizzo del sito web. Questo, secondo le previsioni, potrebbe fungere da strumento di verifica per testate, giornalisti, atleti e personaggi pubblici, senza bisogno di badge o verifiche centralizzate.

Il cuore di BlueSky, scrive il Corriere della Sera, è la decentralizzazione. Diversamente da X r da Threads, che sono centralizzate sotto il controllo di un'unica entità, BlueSky è costruito sul protocollo aperto AT, un sistema open-source che consente l'interoperabilità tra diverse app social. Questo significa che BlueSky permette agli utenti di condividere post con altre reti che utilizzano lo stesso protocollo, come Mastodon. Questo approccio permette una maggiore libertà e controllo sui propri dati.

Solo un fuoco di paglia?

Come detto, al momento Bluesky esulta. Perché il social che ha come simbolo la farfalla continua a registrare nuovi iscritti. Non è dato sapere se sia solo l'effetto anti-Musk come alleato di Trump, o se si trasformerà in una nuova tendenza, rappresentando di fatto un competitor di X (e quindi di Elon Musk) e di Threads (di Mark Zuckerberg).

La CEO di X, Linda Yaccarino, nel frattempo smentisce. «L'utilizzo di X è al massimo storico e continua a crescere», ha twittato solo qualche giorno fa: «Avrete sempre un posto dove impegnarvi e partecipare alla conversazione globale in modo libero e sicuro».

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