Riaperto l'aeroporto di Londra Heathrow

«Siamo ora in grado di riprendere in modo sicuro i voli, la priorità verrà data ai voli di riposizionamento». È con questo messaggio affidato a X che lo scalo londinese di Heathrow ha annunciato la propria riapertura dopo il blocco decretato questa mattina a causa di un blackout provocato da un incendio divampato nella notte in una sottostazione elettrica della zona. «Le nostre squadre hanno lavorato instancabilmente sin dal momento in cui si è verificato il problema per assicurare una rapida ripresa del traffico aereo», prosegue la nota dello scalo. «Chiediamo di non viaggiare in direzione dell'aeroporto a meno che non si abbia ricevuto un comunicato in questo senso dalla propria compagnia aerea».
Una riapertura, quella annunciata poco fa, solo parziale comunque. Per tornare alla piena operatività, si dovrà aspettare ancora un po'. «Speriamo di tornare a pieno regime domani», precisa l'aeroporto su X. «La nostra priorità rimane la sicurezza dei viaggiatori e quella delle persone che lavorano allo scalo. Ci scusiamo per gli inconvenienti legati all'incidente».
L'amministratore delegato dell'aeroporto Thomas Woldbye ha quindi detto, in dichiarazioni riportate sempre dalla BBC, che la priorità sarà data ai voli in arrivo dall'Europa, seguiti da alcune partenze da Heathrow». Egli ha poi precisato che quello di domani, allo scalo, dovrebbe scorrere come un giorno normale.
Riguardo all'incidente, Woldbye ha detto che esso è «senza precedenti» e che ha causato una grave perdita di elettricità equivalente a quella di una città di medie dimensioni.
Polemiche, intanto, sono sorte per via del fatto che sembrerebbe che lo scalo non abbia una fonte energetica di riserva in caso di problemi a quella principale. L'amministratore delegato dell'aeroporto ha sottolineato che Heathrow ha tre sottostazioni con un trasformatore di riserva, ma una di queste era rotta.
Intanto, come riporta sempre la BBC, British Airways ha ricevuto l'autorizzazione per otto voli a lungo raggio in partenza da Heathrow questa sera. Due di questi si recheranno a Johannesburg, altrettanti a Città del Capo, mentre gli altri andranno a Singapore, Riad, Sydney e Buenos Aires. I primi voli del vettore britannico partiranno dalle 19.00 (le 20.00 in Svizzera, ndr.).
Non è ancora chiaro, infine, chi sarà tenuto a pagare per i disagi causati oggi all'aeroporto.
«Non conosciamo ancora la causa dell'incendio» ha precisato il ministro dell'Energia Ed Miliband ha definito in un'intervista alla BBC. Il governo vuole fare piena luce su quanto accaduto e non ha al momento sospetti di un atto intenzionale. La polizia di Londra ha avviato un'indagine e la BBC ha confermato il coinvolgimento dell'antiterrorismo, seppure solo a titolo «cautelativo». Al momento, come detto, non sono emersi «indizi di sabotaggio» o di piste alternative alle cause accidentali, l'interessamento dell'antiterrorismo alle verifiche in corso a opera della polizia locale dei vigili del fuoco fa parte delle «precauzioni del caso», precisa l'emittente citando una fonte.
In un comunicato, la Metropolitan Police di Londra (Scotland Yard) – dipartimento da cui dipende il comando dell'antiterrorismo nazionale – ha confermato: «Stiamo lavorando con i vigili del fuoco della London Fire Brigade per stabilire le cause dell'incendio, che resta sotto investigazione. Sebbene al momento non vi siano indicazioni di possibili atti intenzionali, continuiamo a tenere la mente aperta» sulle ipotesi investigative.
Presto per valutare l'impatto dell'incidente
L'impatto, vero e completo, della chiusura odierna «si conoscerà soltanto quando tutti i servizi verranno ristabiliti e gli aeroplani dirottati verranno riposizionati», aveva detto, da noi contattata, EUROCONTROL, l'organizzazione intergovernativa, civile e militare cui partecipano 42 Stati europei – Svizzera compresa – e il cui scopo principale è, citiamo, lo sviluppo e il mantenimento di un efficiente sistema di controllo del traffico aereo a livello europeo.