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Cauta apertura a Berna sulle piante geneticamente modificate

Introdurre una procedura di autorizzazione basata sui rischi per le piante geneticamente modificate tramite nuove tecnologie di selezione: è questa la pista che intende seguire il Consiglio federale in un ambito soggetto a vivaci discussioni
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Ats
02.04.2025 14:58

Introdurre una procedura di autorizzazione basata sui rischi per le piante geneticamente modificate tramite nuove tecnologie di selezione. È questa la pista che intende seguire il Consiglio federale in un ambito soggetto a vivaci discussioni. Parlando di cauta apertura, oggi ha avviato una procedura di consultazione su un progetto di legge in merito.

Con questo approccio si potrebbero ridurre i prodotti fitosanitari nell'agricoltura e aumentare la tolleranza alla siccità delle piante utili, sottolinea il governo in una nota, precisando che intende comunque tenere conto delle preoccupazioni della popolazione in materia di ingegneria genetica.

In linea generale, la procedura di autorizzazione terrà conto della proposta della Commissione europea, ma in più rafforzerà i meccanismi di controllo. Va puntualizzato che la nuova regolamentazione riguarderà piante che non contengono materiale genetico transgenico e che apportano un valore aggiunto per l'agricoltura, l'ambiente o i consumatori.

Sono considerate nuove tecnologie di selezione la mutagenesi (modificazione materiale genetico delle piante in punti precisi senza introdurre materiale genetico esogeno) e la cisgenesi (introduzione in una pianta di materiale genetico proveniente dalla stessa specie o da una specie strettamente imparentata) mirate.

Nella sua nota, il Consiglio federale evoca due procedure di autorizzazione distinte. La prima viene concessa sulla base della comparabilità delle piante ottenute mediante nuove tecnologie di selezione. In questo caso è possibile rinunciare a una valutazione dei rischi ambientali. La seconda invece prevede anche quest'ultimo passo.

Per garantire la libera scelta dei consumatori, è prevista un'etichettatura e flussi di merci separati rispetto ai prodotti tradizionali. Infine, a prescindere dalla procedura di autorizzazione, ai fini della messa in commercio le piante dovranno apportare un valore aggiunto comprovato per l'agricoltura, l'ambiente o i consumatori.

Il Consiglio federale intende trasmettere al Parlamento il disegno di legge nel primo trimestre del 2026. Al contempo, prevede di prorogare la vigente moratoria sull'ingegneria genetica di cinque anni. Le piante ottenute mediante nuove tecnologie di selezione saranno escluse da tale moratoria e, dall'entrata in vigore della nuova legge, potrebbero quindi essere autorizzate.