Imbrattò due vagoni del treno a Como, condannato un cittadino svizzero

Lo avevano colto in flagrante. Ovvero, mentre graffitava due vagoni di Trenord ricoprendo anche i finestrini e, dunque, rendendoli inutilizzabili per motivi di sicurezza. Vagoni che, scrive oggi la Provincia di Como, erano stati lasciati fermi al binario numero 6 della stazione di Como San Giovanni. I fatti risalgono al 14 dicembre 2019. A lanciare l'allarme era stato un manutentore dei treni che, mentre stava lavorando, aveva visto due figure imbrattare i convogli con bombolette spray. Uno dei due era riuscito a scappare prima che sopraggiungessero le forze dell'ordine, il secondo – invece – era stato fermato e identificato. E chi era? Un cittadino svizzero, all'epoca trentaduenne, accusato di danneggiamento.
A distanza di anni, il cittadino elvetico è stato condannato, ieri, al pagamento di 800 euro di multa. Non per il danneggiamento dei due vagoni, bensì per deturpamento e imbrattamento degli stessi. Trenord, scrive sempre la Provincia, si è costituita parte civile in aula e ha chiesto un ulteriore risarcimento danni, quantificati in 2.500 euro. Risarcimento che verrà valutato in separata sede. Ma perché ci è voluto tutto questo tempo per arrivare a una sentenza? Il fascicolo, leggiamo, ha avuto delle lungaggini legate ai tempi necessari alle notifiche delle diverse fasi a cavallo del confine. A oltre cinque anni dai fatti, è infine arrivata la condanna in primo grado.
Nessuna notizia, invece, sull'altra persona che accompagnava il cittadino elvetico quella sera e che, appunto, si è dileguata. Nel corso del processo, il pubblico ministero aveva invocato una condanna a otto mesi proprio perché il reato ipotizzato, inizialmente, era quello di danneggiamento. La difesa, invece, aveva chiesto l'assoluzione. Il giudice, infine, ha optato per condannare il cittadino svizzero ma, come detto, per deturpamento e imbrattamento.