Ticino

Navigazione, acque agitate tra CCL e cassa pensioni

I sindacati SEV, Unia e OCST hanno chiesto un incontro urgente con la direzione SNL: «Chiediamo massima trasparenza e risposte concrete alle domande specifiche poste dai lavoratori»
© CdT/Gabriele Putzu
Red. Online
14.04.2025 09:30

In casa della navigazione sul lago si parla di sindacati, contratti collettivi di lavoro e casse pensioni. SEV, Unia e OCST hanno chiesto un incontro urgente con la Direzione SNL e prendono posizione con un comunicato stampa.

Le condizioni di lavoro dei dipendenti SNL di Locarno sono regolate da un CCL sottoscritto dall’azienda con i sindacati SEV, Unia e OCST, mentre per quelli di Lugano sono in vigore condizioni discusse con l’Associazione del personale Trasporto lacuale e terrestre Ticino (APLT). Di fatto, il CCL di Locarno conta unicamente 5 dipendenti, ossia i reduci degli scioperi del 2017 e 2018, si legge nella nota. A partire dal 2018 la SNL ha reclutato personale per attività sul Lago Maggiore ma sottoponendolo alle condizioni di lavoro di Lugano e non al CCL per i dipendenti di Locarno. Durante la stagione turistica, sul Lago Maggiore sono impiegati una trentina di dipendenti SNL, la maggior parte dei quali è dunque sottoposta all’accordo concordato con l’APLT.

Alfine di garantire il servizio, i dipendenti SNL con condizioni APLT vengono impiegati da Lugano su Locarno ponendo di fatto una serie di questioni e quesiti sulla corretta applicazione delle norme sulla durata del tempo di lavoro previste dalla Legge federale (LDL e rispettiva Ordinanza). Sulla questione del tempo di lavoro e su segnalazione del SEV, l’Ufficio federale dei Trasporti era peraltro già intervenuto in modo energico nei confronti di SNL con una precedente decisione (del 29 giugno 2022).

«I dipendenti che lavorano prevalentemente sul Verbano non sono più d’accordo di sottostare alle condizioni concordate da APLT e chiedono di essere assoggettati al CCL come i colleghi con pianta stabile a Locarno. Il tentativo di voler aggirare il CCL siglato da SEV, Unia e OCST risulta essere più che palese», scrivono i sindacati.

Oltre al contratto e alla legittimazione del partner sociale, un’altra questione che viene sollevata dai sindacati riguarda la cassa pensioni. «I dipendenti hanno nuovamente ribadito l’importanza di ottenere da parte dell’azienda la massima trasparenza». «Tutti i dipendenti SNL dal 1. gennaio 2022 hanno una nuova cassa pensioni, la VALITAS, che permette all’azienda di scegliere a chi far amministrare il patrimonio. SNL ha deciso di farlo amministrare alla fiduciaria del gruppo Copernicus presieduta da Agostino Ferrazzini, pure presidente di SNL. Da rilevare che al momento dell’uscita dalla precedente Cassa Pensioni (Symova) a fine 2021 il grado di copertura era del 111.97% mentre presso VALITAS al 31.12.2022 il grado è sceso al 94.2%. Perché dunque uscire da una Cassa Pensioni sana e peggiorare la situazione? Pure i risultati in termini di performance risultano poco lusinghieri e nettamente inferiori se comparati con la CP precedente come pure verso il benchmark di riferimento di UBS. (Dati 2022: Valitas -16,51%, Symova -6,30%, UBS-PK Index -9,63%)».

A fronte di quanto sopra indicato i Sindacati chiedono massima trasparenza e risposte concrete alle domande specifiche poste dai lavoratori.

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