Il commento

Caro calcio, ma quanto ci costi? E dire che c'è chi critica il servizio pubblico

Di fronte al balletto dei diritti TV per la Serie A italiana fra Blue Sport, DAZN e Sky Svizzera sorridiamo rispetto a chi combatte il famigerato «canone più alto d'Europa»
Marcello Pelizzari
07.07.2024 06:00

Sorridiamo, e non poco, di fronte a certe critiche mosse al servizio pubblico e al famoso (o famigerato) «canone più alto d’Europa». Come se fosse il Monte Bianco della vergogna. Sorridiamo perché, da appassionati di pallone quali siamo, per vedere tutto siamo – e saremo – chiamati a sborsare una cifra superiore. Nettamente superiore, verrebbe da dire. Al punto che, a una certa, a molti potrebbe mancare l’ossigeno durante la scalata fra piattaforme più o meno rivali e frammentazione dell’offerta.

Il dato, per noi ticinesi, è uno: DAZN si è preso la Serie A a partire dalla prossima stagione e fino al 2027. In esclusiva. Lasciando di stucco chi, da anni, era abituato a Blue Sport. Bene, benissimo, al grido «viva la concorrenza». Peccato che, da un lato, Blue Sport non abbia abbassato di mezzo franco il costo dei suoi pacchetti («Eh no, perché ci siamo tenuti la Champions League e faremo vedere molte più partite con la nuova formula») mentre DAZN ha sparato alto, altissimo. Tradotto: per vedere tutto, tipo il Milan o l’Inter sia in campionato sia nelle coppe europee, bisognerà (stra)pagare. E attenzione, perché anche Sky Svizzera è della partita. Da noi contattata, infatti, l’azienda ha confermato che per la stagione 2024-25 proporrà «le partite più importanti della Serie A». Peccato (di nuovo) che nei suoi pacchetti attualmente in vendita Sky scriva che trasmetterà «tutte le partite» del massimo campionato italiano, per tacere del fatto che al momento offra pure abbonamenti a DAZN a prezzo ridotto. Una notizia positiva, di per sé, meno la posizione di Sky che, al riguardo, ci ha detto: «Siamo attualmente in trattativa con DAZN, ma al momento non possiamo fornire ulteriori informazioni».

Beato chi ci capisce qualcosa, insomma. Sorprende, in questo bailamme, che in pochi abbiano alzato la voce a livello politico. Come se spremere il cittadino, su lussi come lo sport, sia normale. E per certi versi pure giustificato. Sorridiamo, già. Ma amaramente. Benedicendo l’Europeo sulla RSI. In chiaro.

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