Quei pozzi senza fondo

La sera in mezzo al golfo, sul battellino dopo l’ultimo trasporto di Barbera fatto col mulo, abbiamo visto anche noi le spirali luminose nel cielo che s’è poi scoperto essere state create da un razzo di Elon Musk. Asia s’è chiesta se stessero per arrivare gli alieni. A me è venuto in mente un vecchio film con Louis de Funès, «La soupe aux choux», che narra di due pensionati più o meno alcolizzati che una sera, sotto le stelle, cimentadosi in una gara di peti sprigionano dei lampi che un’astronave aliena interpreta come un segnale per atterrare nel giardino dei due vecchi. Non un capolavoro ma divertente.
La mia amica microinfluencer del lago e content creator non ha apprezzato. Lei che vuole aggregarsi alla missione di Musk di portare l’uomo su Marte nel 2029, non tollera che si scherzi sugli extraterrestri. Forse è nervosetta perché ha scoperto che quelle raccontate dal miliardario plenipotenziario alla Casa Bianca sono un po’ balle spaziali, stando almeno agli esperti secondo i quali è scientificamente impossibile raggiungere l’obiettivo in così pochi anni. Armiamoci di pazienza. Però è bello sognare, credere in qualcosa, immaginare un lieto fine. Anche nel nostro piccolo.
Dopo la decisione del Gran Consiglio di depennare i tagli sui sussidi, in una competizione partitica a chi è più bravo verso il ceto medio, come finirà con le prossime stangate sui premi di cassa malati e con le due iniziative popolari di Lega e PS? E con i vari casini al DECS dei malmostosi altezzosi? E con il caos al Tribunale penale, confermata la destitituzione dei giudici Quadri e Verda Chiocchetti? Asia, da buonista, è convinta che tutto si risolverà per il meglio. L’importante è essere positivi, con allegria. Basterà? Per esempio, il signor Medacta, Alberto Siccardi, negli scorsi giorni ha espresso critiche molto sensate su come Lugano gestisce i suoi grandi progetti per centinaia di milioni di franchi dei contribuenti, a cominciare dal PSE con le sue inutili parti extrasportive. Gli estremi si toccano: pareva infatti di leggere un pistolotto del Movimento per il socialismo di quel diavolo d’un Pino Sergi, abile nel ritrovarsi in alleanze impensabili, che ha messo in piedi un «comitato cittadino di sorveglianza del PSE», definito un «pozzo senza fondo» mentre la Città deve risanare le sue finanze. Poi c’è il Polo turistico e congressuale al Campo Marzio di cui si parla da una ventina d’anni, dieci dei quali tentando di partorire qualcosa ma, tra una pasticciata e l’altra, sempre tornando ai piedi della scala.
Adesso bisognerà investire qualche milione per evitare che al già fatiscente Padiglione Conza e ai capannoni adiacenti venga giù tutto alla prima gara di peti del Gigi di Viganello e dei suoi compari, in attesa del nuovo centro congressuale che potremmo forse vedere tra una decina d’anni quando dovrebbe entrare in funzione il tram-treno. Altra tegola, visto che, pare a causa delle lungaggini del progetto e dei rincari, il costo dell’opera ferroviaria avrà dei sorpassi di circa 200 milioni sul quasi mezzo miliardo preventivato. Era già successo uno scherzetto simile con la circonvallazione Agno-Bioggio. Alcuni affermano che se l’aspettavano, tutti si dicono molto preoccupati e il Governo è invitato a fornire spiegazioni. Fra le tante che verranno date, magari tecnicamente ineccepibili, la mia amica ne suggerisce una creata con l’intelligenza artificiale: il Ticino è diventato un centro d’eccellenza dei pozzi senza fondo.