Tatuaggio dell'areola: "In Ticino si fa dagli anni Ottanta"

LUGANO - Ha fatto discutere l'articolo pubblicato lunedì (vedi suggeriti) relativo a una prestazione offerta dal Gynocentro Ticino di Sorengo: la ricostruzione dell'areola da parte di un tatuatore del Mendrisiotto dopo l'asportazione di un seno.
Fra gli specialisti che hanno scritto al Corriere del Ticino vi sono la dottoressa Francesca Casellini Ghiringhelli, specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica e la dottoressa Susanna Gandusio, medico internista formata con diploma universitario in dermopigmentologia medica, estetica e ricostruttiva.
Entrambe hanno sottolineato che questo tipo di prestazione non solo è già offerta in Ticino da metà anni Ottanta (quando nel Cantone arrivarono i primi chirurghi estetici: il compianto dottor Giorgio Bronz e il dottor Giacomo Martinoni), ma anche che, dal 2004 – anno dell'entrata in vigore del tariffario medico (TARMED) – la ricostruzione è da questo riconosciuta, e quindi coperta dalla cassa malati di base come parte integrante della ricostruzione del seno.
La dottoressa Casellini Ghiringhelli, che pratica questo intervento in Ticino dal 2000 ci ha spiegato che al sopraggiungere di carcinomi «la cassa malati non solo paga la ricostruzione del seno e la sua messa in simmetria con quello a fianco, ma anche la ricostruzione dell'areola e del capezzolo, se necessaria. Si tratta di una parte integrante della procedura di ricostruzione del seno, di un atto medico ai sensi della LaMal». Ciò significa che, per essere riconosciuta dalla cassa malati, la ricostruzione deve essere fatta da un chirurgo formato in questo senso.
«Il ricorrere al tatuaggio per ricreare l'areola è solo una delle tecniche a disposizione del chirurgo, che la applica se il caso specifico la richiede», ha inoltre specificato Casellini Ghiringhelli.
A tariffario una seduta di ricostruzione dell'areola costa attorno agli 80 franchi, più il costo del materiale. Solitamente servono fra le tre e le quattro sedute per completare il lavoro, mentre i prezzi possono lievitare parecchio se la ricostruzione è fatta fuori da quest'ambito da operatori, non medici, che applicano un tariffario libero.
La dottoressa Gandusio (che effettua principalmente interventi di dermopigmentologia in ambito estetico e ricostruttivo, non a carico delle assicurazioni sociali) ci ha spiegato la differenza fra la dermopigmentazione e il tatuaggio a scopo decorativo: «La dermopigmentazione include il trucco semipermanente, in cui l'inchiostro è iniettato meno in profondità nella cute rispetto a un tatuaggio, e con tecnica e strumenti diversi, usando altri tipi di colori e prestando particolare cura alle sostanze che li compongono. Il tatuaggio dell'areola si avvicina a questa tecnica per la necessità di delicatezza e precisione, vista la zona del corpo che viene pigmentata, e per le necessarie precauzioni dettate dalla patologia per la quale le pazienti sono state trattate".