Consiglio di Stato contrario al pedaggio al San Gottardo
«Forte preoccupazione». È il termine usato dal Consiglio di Stato ticinese in merito all’ipotesi di introdurre un pedaggio per il passaggio autostradale al San Gottardo. Il Governo ha scritto al Consiglio federale ribadendo la sua ferma opposizione a questa eventualità. «Si tratta di una misura inefficace per la riduzione del traffico e lesiva del principio di uguaglianza e di parità di trattamento dei Cantoni e della popolazione svizzera».
Secondo il Governo cantonale, l’introduzione di un pedaggio autostradale penalizzerebbe gravemente il nostro Cantone, l’unico interamente situato al sud delle Alpi, creando problemi dal lato economico, sociale e culturale, oltre che a risultare inefficace sul fronte della riduzione del numero di veicoli che annualmente transitano sotto il San Gottardo.
Alcuni esempi a livello internazionale – come il sistema di pedaggi autostradali italiani – dimostrano come un sistema di questo genere potrebbe rivelarsi inefficace e generare maggiori disagi alle vie di transito alternative quali i passi alpini e i tunnel autostradali del San Bernardino e Gran San Bernardo.
Il Consiglio di Stato rileva, inoltre, come la creazione di una barriera interna alla Svizzera sarebbe lesiva del principio costituzionale di uguaglianza tra i Cantoni e la popolazione svizzera con una misura che andrebbe ad aggravare quella cesura che il massiccio del San Gottardo ha storicamente rappresentato tra il nord e il sud del nostro Paese.
L’ipotesi ha anche sollevato una forte mobilitazione da parte del mondo economico ticinese, costituito soprattutto da piccole e medie imprese. Il Consiglio di Stato condivide tali preoccupazioni e anche per questo motivo ha deciso di segnalare la propria ferma contrarietà – contenuta nella lettera inviata all’attenzione del Consiglio federale – con l’auspicio che tale eventualità non riesca a fare breccia nel contesto politico nazionale.
La discussione
Secondo un sondaggio pubblicato da Tamedia e 20 Minuten, il 69% degli svizzeri sarebbe favorevole a introdurre una tassa per il tunnel autostradale. L’importo dovrebbe variare a seconda del periodo: la tariffa più alta andrebbe fatta pagare per Pasqua, Ascensione, Pentecoste ed estate mentre nei periodi più tranquilli il transito potrebbe anche essere gratuito. Solo il 28% si opporrebbe alla misura, che nelle intenzioni dei suoi promotori dovrebbe servire a ridurre il traffico lungo l’arteria alpina, dove la durata delle colonne sta facendo segnare nuovi primati.