Volo LX 1885 di Swiss atterrato a Graz: «Non tutti i portelloni d'emergenza erano aperti»

Lo scorso 23 dicembre, un Airbus A220 di Swiss in volo da Bucarest a Zurigo (sigla LX 1885) ha dovuto effettuare un atterraggio d’emergenza a Graz, in Austria. Il motivo? Un problema a un motore («precedentemente sconosciuto») e la conseguente presenza di fumo in cabina e nel cockpit. L’episodio, purtroppo, ha avuto anche risvolti tragici: un membro dell’equipaggio, infatti, è rimasto gravemente ferito ed è poi morto in ospedale.
Come da prassi, la procura austriaca ha immediatamente aperto un’inchiesta. E lo stesso ha fatto, parallelamente, il Servizio d’inchiesta svizzero sulla sicurezza (SISI) il 7 gennaio. Le indagini hanno sollevato più di un interrogativo e scatenato non poche polemiche, complici i tanti, troppi errori che avrebbero commesso gli inquirenti austriaci. La Procura di Graz, a proposito dell’inchiesta e della morte del membro di equipaggio di Swiss, sta indagando per omicidio colposo e lesioni personali colpose. Domani, per contro, il SUB, l’Ufficio federale d’inchiesta sulla sicurezza in Austria, pubblicherà un rapporto intermedio sull’accaduto. Rapporto cui il Blick, in anteprima, ha avuto accesso.
Un primo, nuovo elemento riguarda le uscite di sicurezza. I membri di cabina di Swiss, durante la loro formazione, vengono sensibilizzati sul fatto che, in caso di emergenza, tutte le vie d’uscita devono essere aperte. Il 23 dicembre, tuttavia, il portellone anteriore e quello posteriore, sulla destra, sono rimasti chiusi durante l’evacuazione dell’Airbus A220. Erano bloccati o, peggio, il personale di cabina non ha rispettato le consegne? Un passeggero, al riguardo, ha segnalato all’Ufficio federale dell’aviazione civile (l’UFAC) che ci sono stati problemi proprio con un portellone. Nello specifico, un membro dell’equipaggio, che non era in grado di aprire la portiera da solo, ha dovuto ricorrere all’aiuto di terzi. In totale, solo quattro portelloni su sei sono stati utilizzati.
Il motore difettoso, oggetto di analisi negli Stati Uniti, è stato installato l’8 luglio scorso. «Una revisione dei registri di manutenzione conferma che tutte le operazioni di manutenzione programmata sono state eseguite in conformità con le procedure e le scadenze in vigore» si legge nel rapporto.
Finora, si conosceva soltanto l’età del membro di equipaggio deceduto. Nel rapporto intermedio, per contro, vengono fornite anche le età del capitano (41 anni) e del copilota (35), oltre a quelle di due altri membri dell’equipaggio di cabina (55 e 57 anni). Un membro di cabina ha subito gravi ferite, mentre i due piloti e l’altro membro di cabina hanno riportato ferite di natura lieve. Stando al rapporto, dal cockpit è stato effettuato un tentativo di contattare i membri di cabina via telefono. Senza successo. Tre, per contro, i passeggeri leggermente feriti.
E poi, che cosa è successo di preciso? Le inchieste e le indagini delle differenti autorità proseguono. «L’atterraggio di emergenza del volo LX 1885 e la morte del nostro collega continuano a essere di grande preoccupazione per noi» ha fatto sapere Swiss, citata dal Blick. «Vogliamo sapere che cosa è successo, ed è per questo che accogliamo con favore qualsiasi nuova informazione che aiuti a trovare risposte».