Calcio

Rodri suona l'allarme: «Calendario troppo fitto, sciopero vicino»

Il centrocampista spagnolo del Manchester City ha puntato il dito contro il continuo incremento delle partite: «Volete un calcio di alto livello? Allora dobbiamo riposare»
©EPA/ADAM VAUGHAN
Red. Sport
17.09.2024 17:29

La speciale settimana dedicata alla Champions scatta questa sera con l'esordio dello Young Boys - al Wankdorf contro l'Aston Villa - e, tra gli altri, Milan-Liverpool. Domani il Bologna di Freuler, Aebischer e Ndoye ospita lo Shakhtar Donetsk, ma a spiccare è soprattutto la ripetizione della finale del 2023: Manchester City-Inter.

A tenere banco, alla vigilia della super sfida all’Ethiad Stadium, sono intanto le parole di Rodri. Il centrocampista spagnolo, perno fondamentale della formazione inglese, ha puntato il dito contro un calendario oramai saturo. E, novità non indifferente, ha lasciato intendere che la corda potrebbe presto spezzarsi. «Uno sciopero da parte dei giocatori? Sì, credo che non manchi molto a qualcosa del genere».

Il nuovo formato della massima competizione UEFA, lo ricordiamo, ha portato da 6 a 8 le partite da disputare nella prima fase. La scorsa stagione Rodri è sceso in campo in una sessantina di occasioni. «Ma un giocatore può essere al top per 40-50 partite. Dopodiché un calo sul piano fisico e dell’intensità è inevitabile». Di qui, appunto, l’ipotesi di un’azione di protesta.

«Se le cose non cambiano, a un certo punto non avremo scelta» ha indicato il giocatore del City, precisando che la sua posizione è condivisa su larghissima scala. «Non so che cosa accadrà. So però che il tema ci inquieta, poiché è la nostra categoria a soffrire. A mio umile avviso, il carico dell’attuale calendario è eccessivo. Volete un calcio di alto livello? Allora dobbiamo riposare: i protagonisti di questo sport, o se preferite di questo business, sono i calciatori. Siamo noi». 

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